VISURA CATASTALE E VISURA CAMERALE: FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Ancora oggi, per alcune persone è comune fare un po’ di confusione tra la visura catastale e la visura camerale. Ingarbugliarsi linguisticamente è facile, dato che le nomenclature si assomigliano, ma in realtà le due visure sono completamente diverse, perché si riferiscono ad ambiti differenti e riportano dati differenti. Oggi vedremo perché.

Come sappiamo, la visura catastale è un documento che fornisce dati e parametri su un immobile, fabbricato o terreno. Per legge tutti questi beni devono essere censiti presso il Catasto; ciò vuol dire che il Catasto deve conoscere la loro posizione fisica sul territorio e deve poterli classificare in base ad alcuni parametri (ecco il perché di foglio, particella, subalterno, ma anche di zona censuaria, microzona, categoria, classe ecc). Secondo lo Stato Italiano, poi, la proprietà di un immobile (fabbricato o terreno) è un parametro sufficiente e necessario a determinare una contribuzione -le nostre tasse- che il cittadino è tenuto a versare allo Stato. Ecco perché attraverso la rendita catastale, presente sulla visura catastale, siamo in grado di pagare i contributi. La visura catastale infine, permette di certificare che quel dato immobile sia di proprietà di un cittadino. O nel caso di una visura catastale storica, addirittura, di quali siano stati i passaggi di proprietà di quell’immobile (e quindi, in un certo qual modo, di quale sia stata la sua “storia”, dalla costruzione al momento presente). Sappiamo già che questa certificazione non è data dalla sola ufficialità della visura catastale, ma può derivare solo da una dichiarazione e attestazione di corrispondenza dei dati contenuti nella visura con la realtà.

La visura camerale invece, è uno strumento erogato dal Registro delle Imprese, che fornisce dati, parametri e informazioni sulle società italiane. Come la visura catastale, anche la visura camerale porta ad un indirizzo, ad una condizione e ad un “proprietario”: troveremo infatti notizie sulla forma giuridica, sull’attività svolta, sulla sede legale (eventuali sedi secondarie e unità locali) e sugli organi di amministrazione dell’impresa censita, ed anche sul suo capitale sociale, le cariche sociali ecc. La visura camerale storica (proprio come la visura catastale storica) elenca le informazioni sull’impresa a partire dalle sue origini, permette quindi di conoscere dati preziosi (quali ad esempio passaggi di proprietà, trasferimenti, acquisizioni, fusioni e scissioni ecc) sulla “storia” della società. Anche la visura camerale non ha valore di certificato! Perché lo abbia, è necessaria anche in questo caso la presenza di una dichiarazione di conformità dei dati (questa è un’informazione importante che non ci stancheremo mai di ripetere!)

Tutti e due i documenti possono essere ottenuti in due modi: rivolgendosi alle relative strutture che sono depositarie delle informazioni, o tramite l’acquisto di una visura catastale online o di una visura camerale online. In entrambi i casi, dopo l’immissione di pochi, semplici dati è possibile visionare e scaricare le visure. Formalmente, quindi, nella loro struttura entrambe le visure sono simili: esse si basano sullo stesso criterio, che è quello di classificare, ordinare e censire, ma le finalità della classificazione, come abbiamo appreso, sono ben diverse. Mai più confusione, tra visura camerale e visura catastale!