VISURA CATASTALE E PROVINCE A STATUTO SPECIALE

Perché non è possibile ottenere una Visura Catastale, una Mappa Catastale o un Elaborato Planimetrico per Bolzano o Trento?

Chiunque abbia già richiesto una visura catastale o un elaborato planimetrico prima d’ora, sa bene che i dati degli immobili presenti su tutto il territorio nazionale sono consultabili presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia del Territorio (purché siano essi inseriti in una banca dati informatica) o ottenibili online seguendo una procedura molto snella e l’immissione di pochi semplici dati. Trento e Bolzano, in quanto Province autonome, fanno eccezione.

Nelle province di Bolzano, Trento, Trieste e Gorizia, vige il sistema del catasto fondiario, derivante dal Catasto Austro-Ungarico, ed entrato a far parte del Catasto Italiano dal 1861. Prima di questa data infatti, nel nostro paese il catasto era formato da nove compartimenti; con l’inserimento del Catasto Austriaco nasce il decimo compartimento catastale, quello delle Nuove Province.

È quindi corretto dire che in Italia, attualmente, coesistono due sistemi di pubblicità immobiliare: da una parte la trascrizione delle vecchie province (improntata alla Legge Francese del 23 marzo 1855) e dall’altra il sistema detto Tavolare o Libro Fondiario, in vigore nelle nuove province di Trento, Bolzano, Trieste, Gorizia e in alcuni comuni delle province di Udine, Brescia, Belluno e Vicenza.

Ecco perché i dati relativi alle province suddette non sono presenti all’interno della banca dati del Catasto. A partire dall’entrata in vigore della L.R. 14 agosto 1999 n.4 e il successivo regolamento di esecuzione (D.P.G.R. 4 maggio 2000 n.4/L) tuttavia, anche le suddette province hanno iniziato una pratica di informatizzazione del libro fondiario, per giungere ad una trasposizione di tutte le informazioni sullo stato giuridico degli immobili su supporto tecnologico, sforzo volto a creare una banca dati per quei territori.