VISURA CAMERALE: TUTTO CIÒ CHE C’È DA SAPERE!

La visura camerale può essere uno strumento importante per molti. Lo è per l’impresa che può, grazie alle informazioni ivi contenute, operare decisioni delicate nel campo del business, prendendo esempio (e perché no, talvolta anche le distanze!) dalla storia e dall’esperienza di altre imprese italiane. Ad esempio, un’impresa può aver bisogno di acquisire dati ufficiali ed affidabili sulle aziende concorrenti, dalla fondazione al giorno d’oggi, così come vengono elencati dalle visure camerali storiche.

La visura camerale può rappresentare la linea guida primaria di un professionista alla ricerca di informazioni sicure, precise ed incontrovertibili: essa riporta infatti le principali informazioni amministrative, economiche e legali di ciascuna impresa iscritta al Registro delle imprese; aiuta a monitorare l’andamento e valutare la solvibilità delle aziende, e permette addirittura di effettuare approfondimenti sui suoi soci e amministratori.

Anche il singolo cittadino ha innumerevoli vantaggi dal richiedere una visura camerale. E anche se normalmente non è un pensiero immediato, (quanti di voi si saranno spesso chiesti: “a cosa può mai servirmi una visura camerale?”) è ormai una certezza che questo tipo di documenti possano essere impiegati a tutela del consumatore. Le visure camerali sono persino utili a chi è alla ricerca di un lavoro. In che modo? I dati contenuti in una visura camerale permettono di effettuare un bilancio e una valutazione partendo da molti parametri, poiché offrono informazioni su diversi ambiti, partendo dall’ambito finanziario fino ad arrivare alla struttura e l’assetto di una società. Al privato cittadino alla ricerca di un lavoro, la visura può offrire informazioni utili sull’organigramma, sui ruoli e sulle figure professionali di interesse per una data impresa. Al proprietario di casa che deve rinnovare il proprio appartamento la visura camerale può garantire l’affidabilità di un’impresa edile, e così via…

La richiesta di una visura camerale online è un’operazione agevole per chiunque e la ricerca di una specifica impresa può avvenire mediante semplici criteri: la ricerca per denominazione, per codice fiscale, per partita IVA o per codice REA (che è il codice identificativo di ciascuna azienda contenuta nel registro imprese provinciale). Basta veramente poco!

La visura camerale online consente di entrare nel dettaglio di ogni impresa attraverso una lista di occorrenze che soddisfano le condizioni richieste e che elencano i dati essenziali di ogni azienda.

A seconda delle specifiche necessità è possibile richiedere una visura camerale ordinaria o una visura camerale storica, entrambi i documenti offrono informazioni sulle imprese, ma mentre la visura ordinaria riporta i dati sull’azienda relativi al momento presente, la visura storica fornisce un quadro completo dalle sue origini al momento attuale.

Da qualche mese la visura camerale in inglese è una realtà: un sussidio ulteriore ad esempio per chi vuole fornire ad autorità straniere la documentazione richiesta per attività di import-export.

VISURA CATASTALE E VISURA CAMERALE: FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Ancora oggi, per alcune persone è comune fare un po’ di confusione tra la visura catastale e la visura camerale. Ingarbugliarsi linguisticamente è facile, dato che le nomenclature si assomigliano, ma in realtà le due visure sono completamente diverse, perché si riferiscono ad ambiti differenti e riportano dati differenti. Oggi vedremo perché.

Come sappiamo, la visura catastale è un documento che fornisce dati e parametri su un immobile, fabbricato o terreno. Per legge tutti questi beni devono essere censiti presso il Catasto; ciò vuol dire che il Catasto deve conoscere la loro posizione fisica sul territorio e deve poterli classificare in base ad alcuni parametri (ecco il perché di foglio, particella, subalterno, ma anche di zona censuaria, microzona, categoria, classe ecc). Secondo lo Stato Italiano, poi, la proprietà di un immobile (fabbricato o terreno) è un parametro sufficiente e necessario a determinare una contribuzione -le nostre tasse- che il cittadino è tenuto a versare allo Stato. Ecco perché attraverso la rendita catastale, presente sulla visura catastale, siamo in grado di pagare i contributi. La visura catastale infine, permette di certificare che quel dato immobile sia di proprietà di un cittadino. O nel caso di una visura catastale storica, addirittura, di quali siano stati i passaggi di proprietà di quell’immobile (e quindi, in un certo qual modo, di quale sia stata la sua “storia”, dalla costruzione al momento presente). Sappiamo già che questa certificazione non è data dalla sola ufficialità della visura catastale, ma può derivare solo da una dichiarazione e attestazione di corrispondenza dei dati contenuti nella visura con la realtà.

La visura camerale invece, è uno strumento erogato dal Registro delle Imprese, che fornisce dati, parametri e informazioni sulle società italiane. Come la visura catastale, anche la visura camerale porta ad un indirizzo, ad una condizione e ad un “proprietario”: troveremo infatti notizie sulla forma giuridica, sull’attività svolta, sulla sede legale (eventuali sedi secondarie e unità locali) e sugli organi di amministrazione dell’impresa censita, ed anche sul suo capitale sociale, le cariche sociali ecc. La visura camerale storica (proprio come la visura catastale storica) elenca le informazioni sull’impresa a partire dalle sue origini, permette quindi di conoscere dati preziosi (quali ad esempio passaggi di proprietà, trasferimenti, acquisizioni, fusioni e scissioni ecc) sulla “storia” della società. Anche la visura camerale non ha valore di certificato! Perché lo abbia, è necessaria anche in questo caso la presenza di una dichiarazione di conformità dei dati (questa è un’informazione importante che non ci stancheremo mai di ripetere!)

Tutti e due i documenti possono essere ottenuti in due modi: rivolgendosi alle relative strutture che sono depositarie delle informazioni, o tramite l’acquisto di una visura catastale online o di una visura camerale online. In entrambi i casi, dopo l’immissione di pochi, semplici dati è possibile visionare e scaricare le visure. Formalmente, quindi, nella loro struttura entrambe le visure sono simili: esse si basano sullo stesso criterio, che è quello di classificare, ordinare e censire, ma le finalità della classificazione, come abbiamo appreso, sono ben diverse. Mai più confusione, tra visura camerale e visura catastale!

IL SISTEMA CATASTALE: UN PO’ DI STORIA

Il sistema catastale italiano così come lo conosciamo noi ha in realtà origini non proprio recenti, bisogna infatti tornare al 1 marzo del 1886, con la legge Messedeglia (o Legge della Perequazione Fondiaria, Legge n. 3682), che trasforma il Catasto Urbano (istituito nel 1877) in Catasto Unico Italiano, e vede la nascita del Nuovo Catasto dei Terreni (NCT) e del Catasto Edilizio Urbano (CEU). Precedentemente, la compresenza sul territorio italiano di ben 24 catasti ufficiali era fonte di grande disomogeneità nel metodo di determinazione delle imposte catastali (un fenomeno noto come sperequazione fondiaria, appunto), spinta primaria dietro la creazione della legge n. 3682.

La legge n. 3682 inoltre ebbe il merito di uniformare anche il sistema cartografico italiano, con l’adozione di un sistema di rappresentazione cartografico unico (il “Cassini-Soldner”). La validazione e conservazione degli atti catastali e della maggior parte dei documenti inerenti le pratiche catastali (visure catastali, planimetrie catastali, mappe catastaliecc) oggi spetta all’Agenzia del Territorio.

L’Agenzia del territorio, che dal 6 luglio 2012 è stata incorporata nella ben nota Agenzia delle Entrate, era inizialmente una delle quattro agenzie fiscali italiane, istituite nell’ambito della riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze. Ne facevano parte anche l’Agenzia delle Dogane, l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia del Demanio. Sono tutti organismi preposti a svolgere attività tecnico operative precedentemente ottemperate dal Ministero delle Finanze.

Qualsiasi sportello dell’Agenzia del Territorio può, dietro esplicita richiesta, rilasciare informazioni su terreni o fabbricati (se regolarmente registrati presso il Catasto), attraverso documenti come visure e planimetrie, a chiunque sia detentore del diritto di proprietà. Alla persona che non è legalmente proprietaria di un immobile e che si presenta presso uno degli uffici dell’Agenzia del Territorio necessitando di avere una visura catastale, occorre fornire i propri dati anagrafici e le informazioni più importanti circa l’immobile in questione, pagare un contributo e compilare alcuni moduli. Dal 31 marzo 2014 l’Agenzia del Territorio ha attivato anche uno sportello per i servizi catastali online che consente ai proprietari di richiedere la propria visura catastale online dopo essersi registrati ai servizi telematici Entratel/Fisconline. La maniera più veloce, di fatto, per ottenere una visura catastale è però quella di avvalersi di un servizio privato, che mediante la semplice immissione di dati può erogare i seguenti servizi: