Come rottamare l’auto?

Quali documenti servono e cosa verificare prima di rottamare l’auto

Di solito, quando non si può rivendere un veicolo usato si come rottamare auto visura praricorre alla demolizione per poter usufruire di incentivi e sconti sull’acquisto di una nuova auto. I centri di autodemolizione si occuperanno di tutto; anzi, nella maggior parte dei casi, ti interfaccerai solo con la concessionaria che vende la tua nuova auto. Tua responsabilità sarà solo presentare i documenti necessari. Ma quali sono?
Scopriamo insieme quali documenti occorrono per la rottamazione dell’auto.

Chi può rottamare l’auto?

A rottamare l’auto può essere solo il proprietario del veicolo. Più precisamente, solo l’intestatario della vettura al PRA può rottamare un’automobile.
Per questo, il primo documento che ti occorre controllare la visura PRA, il documento depositato presso il Pubblico Registro Automobilistico che riporta tutti i dati del veicolo e tutti i dati del proprietario.

Come ottenere la visura PRA?

Puoi richiedere la visura PRA online, presso servizi specializzati come Prontocatasto.
La procedura è molto semplice: ti basta inserire la targa del veicolo e seguire le istruzioni. Il documento viene consegnato nel giro di 2 ore.

Visura PRA e fermo amministrativo

Verificare la visura PRA prima di effettuare la rottamazione di un veicolo è importante anche per un altro motivo. Contenendo tutti i dati relativi all’automobile, la visura PRA ti consente di verificare che il veicolo in questione non sia soggetto a fermo amministrativo. Questo è estremamente importante perché non è consentito rottamare un veicolo sottoposto a fermo amministrativo.

Chi può rottamare l’auto: eccezioni

Può rottamare un veicolo anche chi non è intestatario della visura PRA se dimostra di essere l’effettivo proprietario del veicolo. E’ questo, spesso, il caso degli eredi o di chi possiede un atto di vendita a proprio favore (quando il passaggio di proprietà non è ancora stato registrato al PRA).

Come rottamare un auto: altri documenti

Dopo aver verificato l’intestazione della visura PRA, ti basterà consegnare, oltre al veicolo munito di targa, anche la carta di circolazione e il certificato di proprietà (o foglio complementare).

Cosa verificare prima dell’acquisto di un’auto?

Quando si acquista un auto usata è importante controllare tutti i dettagli: lo stato del veicolo, i chilometri percorsi, la manutenzione effettuata, e così via. Non è da trascurare, poi, tutta la documentazione relativa al veicolo, e in questo articolo ci concentriamo proprio su questo punto: quali sono i documenti da verificare prima dell’acquisto di un veicolo usato, specialmente se lo compriamo direttamente da un privato?

Il Pubblico Registro Automobilistico (PRA)Cosa verificare prima del acquisto di un auto

Il Pubblico Registro Automobilistico, conosciuto come PRA, è l’ente che raccoglie le iscrizioni relative a tutti i veicoli in circolazione, secondo le norme previste dal codice civile. E’ importante controllare la documentazione di un veicolo presso il PRA per sincerarsi che il venditore sia il legittimo proprietario dell’auto, e che il bene in questione sia libero da ipoteche, fermi amministrativi, o altri vincoli.
Quale documentazione richiedere, quindi?

 

La Visura Cronologico Proprietari PRA

Oltre alla visura PRA, il documento che contiene le informazioni relative al proprietario del veicolo, è importante avere visione anche della visura cronologico proprietari PRA. La visura cronologico proprietari PRA offre un quadro completo della storia di un veicolo. Questo documento, infatti, registra la storia di tutte le vicende giuridico-patrimoniali che hanno interessato l’auto in questione. Se il veicolo, quindi, è stato mai soggetto ad ipoteca, a fermo giudiziario, o se è ancora soggetto a vincoli, con la visura cronologico proprietari PRA ne verrai facilmente a conoscenza. La visura cronologico proprietari PRA contiene anche i dati anagrafici di tutti i proprietari presenti e passati dei veicolo.

Come richiedere la Visura Cronologico Proprietari PRA

Effettuare un controllo sulla documentazione PRA è facilissimo, perché richiedere la visura cronologico proprietari PRA è facilissimo. Puoi farlo comodamente online tramite una piattaforma specializzata che offre questo servizio. Ti basterà fornire pochi dati, come la targa e il tipo di veicolo, per avere accesso in pochi minuti alla documentazione. Il costo del servizio è molto contenuto (circa 11 euro + IVA). E’ sempre conveniente, pertanto, effettuare questo tipo di controllo prima dell’acquisto di un qualsiasi veicolo usato.

Visura PRA – Attenzione ai siti truffa

Ad Agosto 2022, la Polizia Postale e delle Comunicazioni con un avviso pubblicato sul sito del “Commissariato Online” avvertiva di una truffa che riguardava falsi siti che offrono visure automobilistiche. Scopriamo di cosa si tratta e come mettersi al sicuro da tale truffa.

La visura PRA, o visura automobilistica, è un documento che, oltre a permettere di verificare tutti i dati tecnici che riguardano il veicolo (marca, numero di telaio, cilindrata, cavalli e così via…), contiene anche i dati anagrafici del proprietario e la presenza di eventuali ipoteche. E’ un documento rilasciato dal PRA, Pubblico Registro Automobilistico, e che deve essereVisura PRA - Attenzione ai siti truffa aggiornato ogni qual volta avvenga un’operazione che comporti cambiamenti nella proprietà di un veicolo. La visura PRA, quindi, va aggiornata, ad esempio, in caso di ipoteche sull’auto, ma – ed è il caso più frequente – anche quando vi è un passaggio di proprietà dell’auto. Ed è proprio quest’ultima circostanza che viene sfruttata dai truffatori.

Ad Agosto, la Polizia Postale ha avvertito di una truffa ai danni di soggetti che mettevano in vendita la propria auto, specialmente su siti internet di vendita di usato. La truffa avviene con la seguente modalità:

Dopo aver pubblicato un annuncio per la vendita della propria auto, il venditore viene contattato da un potenziale acquirente via whatsapp che si mostra molto interessato ad un acquisto celere. Durante la conversazione, il truffatore chiede al venditore di effettuare la visura presso un sito internet che il suo meccanico gli avrebbe consegnato, inviando il link al venditore.

A questo punto, il venditore richiede la visura PRA presso il sito truffa pagando una piccola somma di denaro, inconsapevole di star fornendo i dati della propria carta di credito direttamente al truffatore.

Per la richiesta della visura PRA, la Polizia Postale e delle Comunicazioni consiglia di utilizzare esclusivamente servizi affidabili, regolarmente registrati alla Camera di Commercio.

Intestatari dei veicoli e visure PRA

Le visure PRA consentonoVisure PRA di stabilire il reale intestatario di un veicolo. Il passaggio di proprietà di un veicolo richiede infatti, la registrazione al PRA obbligatoria. Il PRA è un registro pubblico (la sigla corrisponde a Pubblico Registro Automobilistico) che ha per scopo l’archiviazione dei dati di tutti i veicoli e i rimorchi registrati presso la motorizzazione civile.

Indipendentemente dalle condizioni originali del veicolo, sia esso nuovo o usato, secondo la procedura standard spetta al rivenditore trascrivere il passaggio di proprietà al PRA, indicando il nuovo intestatario: è una sua responsabilità in primo luogo perché in caso contrario continuerebbe a figurare come il reale intestatario, risultando quindi perseguibile civilmente e penalmente per ogni abuso commesso eventualmente dal nuovo intestatario. La visura PRA consente di ottenere dunque informazioni circa il reale intestatario di un veicolo o di risalire ad esso; fornisce i dati del veicolo (targa, telaio, omologazione, data di immatricolazione e rilascio della carta di circolazione; dati ancora più specifici sul veicolo, quali l’alimentazione, i cavalli fiscali, il numero di posti e la classe o l’uso.

Ma è possibile anche procedere “al rovescio”: tramite la visura PRA è possibile stabilire il nome e il cognome, il codice fiscale, la data di nascita, il comune di residenza e l’indirizzo dell’intestatario. Non è infrequente che il calcolo bollo auto non possa essere regolarmente effettuabile. Se l’iter non è stato eseguito correttamente è possibile rivolgersi ad un Tribunale (se l’importo tra ex-intestatario e nuovo non eccede i cinquemila euro) oppure è altresì possibile iscriversi nuovamente al pra mediante un nuovo atto, di solito tramite una scrittura privata le cui spese ricadano sul rivenditore.

VISURA PRA E AUTO IN EREDITA’

Oggi parliamo di visura pra e di auto in eredità.

Presupponiamo di ricevere in eredità un’auto, magari d’epoca, da un proprio familiare. Come procedere per uniformarsi alle procedure previste per non incorrere in sanzioni?visura pra

Se abbiamo ereditato un veicolo è nostro dovere, in quanto eredi, innanzitutto di far autenticare la nostra firma apposta sull’atto di accettazione dell’eredità. E poi far registrare l’atto presso uno qualsiasi degli uffici provinciali dell’Aci-Pra entro e non oltre i sessanta giorni dalla data dell’autentica. L’accettazione dell’eredità può avvenire sia mediante atto pubblico o  scrittura privata purché la firma sia considerata autenticata o accertata giudizialmente.

A questo punto il Pra è tenuto a rilasciare un Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) aggiornato. Tale certificato riconduce il veicolo direttamente a noi, così come potrà certificare anche una semplice visura pra per targa o una visura pra per telaio.

Qual è il passo successivo? Per poter ottenere l’aggiornamento della Carta di Circolazione, altrimenti ancora legata al precedente proprietario, è necessario avanzare richiesta presso l’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC). In caso di mancata richiesta di aggiornamento del Certificato di Proprietà Digitale o della Carta di Circolazione, sono previste conseguenze. Per l’articolo 94 del Codice della Strada si è soggetti, anche in seguito ad una banale procedura di controllo su strada, al pagamento di una sanzione monetaria, nonché al ritiro della Carta di Circolazione stessa.

Se l’autentica della firma dell’erede sull’atto di accettazione dell’eredità avviene allo STA del Pubblico Registro Automobilistico o allo STA della Motorizzazione Civile, per legge, al nuovo proprietario viene imposto di richiedere contestualmente la registrazione dell’atto. È proprio la contestualità a garantire la certezza giuridica dell’aggiornamento dell’archivio del Pra.

Attenzione! È possibile che un veicolo donato in eredità sia dato a più beneficiari contemporaneamente. Durante la registrazione dell’atto di eredità, sia che siano previsti più eredi ma un solo intestatario finale, che in caso di vendita di tutte le quote ad un terzo erede, la procedura differisce di poco. Innanzitutto bisogna registrare l’atto di accettazione di eredità, intestando il veicolo a nome di tutti gli eredi. Poi è necessario registrare (sempre contestualmente) l’atto di vendita delle quote ereditate in favore di uno solo dei beneficiari, o dell’acquirente; che da quel momento in avanti si potrà considerare unico proprietario del veicolo.

Il Pra garantisce la possibilità di presentare un atto unico, in alternativa a due atti separati. L’atto unico deve contenere sia l’accettazione dell’eredità che l’atto di vendita del veicolo in favore dell’altro erede. Stessa procedura nel caso in cui il nuovo proprietario sia un terzo acquirente.

Se la registrazione dell’atto di accettazione dell’eredità del veicolo viene presentata oltre i sessanta giorni dall’autentica della firma è previsto quanto segue. La legge stabilisce che sia possibile consegnare i documenti in ritardo, previa sanzione per ritardato pagamento. Tale sanzione ammonta al 30% dell’importo dell’IPT dovuta, più gli interessi legali dovuti sull’IPT. A questa cifra va ovviamente sommato l’ammontare per l’IPT.

Come ultima cosa, consigliamo di richiedere una visura pra sul veicolo ereditato. Questa semplice accortezza spesso consente di saltare ulteriori inutili code presso gli sportelli del Pra. Solo così è possibile verificare rapidamente che tutti i dati e le nuove informazioni immesse siano state registrate correttamente. La visura pra e la visura cronologico proprietari pra sono gli unici documenti in grado di fugare ogni dubbio sulla riuscita dell’operazione effettuata. Ricordiamo che la semplice visura pra riporta solo ed esclusivamente i dati attuali. Mediante visura cronologico proprietari pra è invece possibile seguire tutti i passaggi di proprietà. Un vero e proprio elenco dal proprietario originario del veicolo, al suo ultimo acquirente.

 

SEI DOMANDE SULLA VISURA PRA

Sei domande importanti sui veicoli e sulle visure pra

visura pra

  1. Cos’è una visura Pra?

Una visura pra è un documento ufficiale, contenente tutti i dati relativi ad un veicolo immatricolato nel Pubblico Registro Automobilistico. I dati forniti da tale documento sono molteplici e possono essere suddivisi in questo modo:

  • Informazioni di natura tecnica sul veicolo (numero di targa, numero di telaio, data di immatricolazione, numero di cilindrata, KW, tipo di alimentazione, ecc)
  • Informazioni sul proprietario del veicolo: dati anagrafici del proprietario (nome e cognome del proprietario, indirizzo di residenza, data e comune di nascita, codice fiscale) o dati anagrafici del conduttore, in caso di leasing.
  • Informazioni su eventuali gravami o ipoteche sul veicolo, con relativi dati anagrafici degli attori ecc.
  1. Come è possibile ottenere una visura pra?

È possibile ottenere una visura pra presso tutti gli uffici dell’Aci, anche se ormai è molto semplice acquistare le visure anche online. Per farlo è sufficiente essere in possesso del numero di targa o di telaio del veicolo per cui si desidera la visura e poter pagare con carta di credito o altro metodo di pagamento online. Le visure vengono inviate a mezzo posta elettronica e sono in tutto e per tutto identiche a quelle richieste presso l’ente ufficiale. Le visure pra sono documenti pubblici, ecco perché possono essere richieste da chiunque e per sono fornite per tutti gli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi presenti nel PRA.

  1. Quando è consigliabile richiedere una visura pra?

La visura pra è indispensabile quando si deve accertare l’identità del proprietario di un veicolo (specialmente se usato) durante una compravendita, inoltre, è lo strumento migliore per verificare che su un veicolo non pesino gravami, ipoteche o procedure di fermo amministrativo. Un’auto sottoposta a fermo amministrativo non può circolare su strada, non può essere venduta e non può essere neppure demolita!

  1. Quali documenti servono per demolire un veicolo?

Solo il legittimo proprietario di un veicolo o un suo delegato – purché munito di documenti e delega firmata – possono demolire un veicolo. I documenti necessari alla demolizione sono la Carta di Circolazione e il Certificato di proprietà del veicolo (in sua mancanza si deve presentare il Foglio Complementare) le due targhe e tutti quegli atti sostitutivi e ufficiali che potrebbero servire nel caso in cui la proprietà del bene è condivisa o messa in dubbio da condizioni particolari. Se i documenti ufficiali dell’auto sono stati smarriti o rubati, al demolitore va consegnata anche la dichiarazione e denuncia ufficiale fatta presso Polizia o Carabinieri.

  1. Che cos’è una visura cronologico proprietari? Quando si richiede?

La visura cronologico proprietari del Pra è un tipo particolare di visura che permette di conoscere informazioni più dettagliate sullo storico dei proprietari del veicolo. Mediante visura cronologico proprietari è possibile ricostruire la storia del veicolo dalla sua produzione al momento presente, venire a conoscenza di eventuali cambi di targa e proprietari e alcuni dati fiscali aggiuntivi sul veicolo.

  1. Quali sono le tempistiche per la registrazione di un passaggio di proprietà di un veicolo?

Il passaggio di proprietà di un veicolo deve essere comunicato al Pra entro e non oltre sessanta giorni dall’autentica della firma apposta sull’atto di vendita o di cessione. Se i sessanta giorni sono scaduti e l’atto non è stato ancora registrato, il Pra impone una sanzione per ritardato pagamento.

VISURA PRA E CONTROLLI DA FARE

Oggi parliamo di visura pra e di controlli da fare quando si vuole acquistare un usato. Prima di finalizzare l’acquisto di un veicolo usato è sempre bene porsi delle domande e, ovviamente, di trovare delle risposte convincenti. Quali sono le operazioni da fare prima di procedere?

Il primo passo è senza dubbio accertarsi (mediante una visita di persona al Puvisura prabblico Registro Automobilistico o la richiesta di una visura pra), che sul veicolo di nostro interesse non sussistano ipoteche di alcun tipo, o vincoli che ne limitino la disponibilità a circolare, come, ad esempio sequestri, pignoramenti, fallimenti o fermi amministrativi. Un’altra verifica importante è quella che ci permette di appurare che il veicolo sia regolarmente registrato al Pra o che non ne sia stato cancellato. Il Pubblico Registro Automobilistico è infatti tenuto ad immagazzinare e conservare tutte le informazioni riguardanti ciascun veicolo.

La cancellazione dal Pra è un procedimento che può avvenire in seguito ai più svariati motivi: per demolizione, a causa della definitiva esportazione al di fuori delterritorio italiano e persino a causa della distruzione dello stesso in contesti dolosi, come ad esempio durante un incendio. È importante verificare che un veicolo non sia stato cancellato o radiato dal Pra soprattutto nel caso in cui esso sia stato immatricolato molti anni fa (numerosi veicoli acquistati per interesse storico o a fini collezionistici rientrano in questa casistica), poiché qualora un veicolo fosse stato cancellato dagli archivi del Pubblico Registro Automobilistico non avrebbe più l’autorizzazione a circolare su strada, previa nuova immatricolazione.

La cosa migliore per venir rassicurati e per conoscere la storia completa di un veicolo sotto tutti i punti di vista (anzianità, caratteristiche tecniche, dati fiscali, precedenti proprietari, ecc ecc) è, oltre a richiedere una visura cronologico proprietari pra (anche detto estratto cronologico). La visura cronologico proprietari pra, come una normale visura pra, si può richiedere sulla base della targa, o sul numero di telaio.

Se il veicolo che andiamo ad acquistare è dotato di antifurto sbloccabile con chiavi codificate o di un apparecchio radio protetto da codice, è opportuno controllare, al momento del ritiro delle chiavi, che ci venga consegnata anche la chiave master, unica in grado di generare duplicati in caso di smarrimento delle altre, oltre a codici e tessere che riportano tutti i codici di attivazione/disattivazione dei devices tecnologici.

È consigliabile controllare sempre anche il numero di telaio del un veicolo e che questo corrisponda esattamente con quello indicato sulla Carta di Circolazione e sul Certificato di Proprietà. Anche in questo caso un controllo mediante visura pra sarà sufficiente a fugare i nostri dubbi, se non disponiamo ad esempio, ancora del veicolo o dei documenti in questione. Il numero del telaio è inscritto nel vano motore (talvolta è indicato anche sul parabrezza del veicolo, sul montante della portiera o altrove, il concessionario o il precedente proprietario dovrebbero, per correttezza, fornire indicazioni in merito). Il medesimo controllo va ovviamente effettuato anche su eventuali duplicati dei documenti indicati.

Se il veicolo è relativamente nuovo sarebbe opportuno ricevere il libretto di circolazione con i tagliandi di garanzia già eseguiti. Il libretto di circolazione corrisponde un po’ ad una “cartella clinica” del veicolo: esaminandolo attentamente è possibile infatti avere maggiori informazioni sui chilometri effettivamente percorsi. Ulteriore verifica da compiere è quella relativa al bollo auto. Per effettuarne il calcolo, ormai, la procedura è molto semplice, ma chi sta acquistando un usato farebbe bene a controllare che anche i precedenti proprietari abbiano sempre pagato il bollo. Il mancato pagamento del bollo auto è una delle principali cause per l’avvio di un procedimento di fermo amministrativo, ecco perché c’è sempre da fare grande attenzione!

Un’ultimo piccolo consiglio – spesso sottovalutato da chi si accinge ad acquistare un’auto usata –  è quello di accertarsi di entrare in possesso anche del libretto d’uso e manutenzione dell’auto che stiamo acquistando. Senza le informazioni ivi contenute talvolta non risulta facile eseguire anche le più semplici operazioni di manutenzione e reperirlo su internet o richiederlo alla casa produttrice spesso non è un’operazione di facile o rapida realizzazione.

FERMO AMMINISTRATIVO E VISURA PRA

Visura Pra e Fermo amministrativo: parole che fa bene ricordare assieme. Scopriamo perché.

Il fermo amministrativo è un procedimento mediante cui le amministrazioni o gli enti competenti (Comuni, INPS, Regione, Stato, Agenzia delle Entrate, ecc) possono bloccare un bene mobile iscritto nei pubblici registri, al fine di venire in possesso del credito dovuto da un debitore insolvente. Il credito non pagato può fare riferimento a tributi o tasse di varia natura: ne sono un comune esempio un mancato pagamento IVA, IRPEF o della tassa del bollo auto, il fermo però può derivare anche da multe per infrazioni del Codice Stradale non saldate.

In caso di un pagamento mancato della cartella esattoriale entro i termini previsti dalla legge, il concessionario della riscossione può imporre il fermo del veicolo intestato ad un soggetto, mediante un’iscrizione del provvedimento di fermo amministrativo nel PRA (pubblico registro automobilistico).

A seguito di fermo amministrativo la disponibilità del veicolo risulterà limitata, fino a quando il debitore non avrà saldato il proprio debito e non avrà provveduto a cancellarne le tracce dal registro del PRA. Se sottoposto a fermo amministrativo il veicolo sarà impossibilitato a circolare (qualora dovesse essere accertata la violazione di tale divieto, il titolare sarebbe sottoposto ad una ulteriore sanzione, per cui attenzione!), non potrà essere radiato dal pubblico registro automobilistico, né essere demolito od esportato. Inoltre, un ipotetico acquirente di un veicolo sottoposto a fermo amministrativo “erediterà” per quel veicolo il medesimo procedimento di fermo. Anche in questo caso al veicolo sarà impedito di circolare o di venir radiato dal PRA.

In ultima analisi, se il debitore non salderà ancora il proprio debito, il concessionario della riscossione avrà il potere di agire forzatamente per la vendita del veicolo sottoposto al fermo. È questo l’unico caso in cui un veicolo in stato di fermo amministrativo non conserverà tale stato pur non essendo stata avviata la pratica di cancellazione.

Come ci si può tutelare contro la possibilità di acquistare un veicolo (magari usato) sottoposto a fermo amministrativo? Molto semplice: è sufficiente richiedere una visura pra prima di procedere con l’acquisto.

La visura pra, infatti, è l’unico documento in grado di fornirci informazioni di natura giuridico-amministrativa su un qualsiasi veicolo iscritto al PRA. Come abbiamo già detto, il procedimento di fermo è sempre comunicato al PRA, fino a quando il debitore non ne richiede cancellazione dopo aver saldato il suo debito. Quindi, ecco come è possibile verificare che sul veicolo non risultino iscritte ipoteche di alcun tipo, e controllare che non sia soggetto a vincoli che ne limitano la disponibilità (come nel caso di sequestri, pignoramenti, fallimenti o, appunto, fermi amministrativi).

Per la cancellazione di un fermo su un veicolo occorre presentare ad un ufficio del PRA il provvedimento di revoca in originale (quello rilasciato dal concessionario della riscossione dopo che il debito è stato saldato): un documento che contiene i dati del veicolo del debitore e l’importo del credito per cui si richiede la cancellazione.

Altri documenti fondamentali acciocché il procedimento vada a buon fine sono: il certificato di proprietà o CdP (va bene anche quello in formato digitale, CDPD) sul cui retro è stata compilata la nota di richiesta o il foglio complementare, il modello NP-3 (se manca la nota di richiesta del CdP) ed infine la certificazione dell’avvenuto versamento di un’imposta di bollo del valore di 32 € (per chi utilizza il retro del CdP o il CDPD come nota di richiesta) o di 48 € per il modello NP-3. Se la richiesta di cancellazione soddisferà tutti questi requisiti, il PRA provvederà immediatamente a cancellare l’iscrizione del fermo sul proprio registro e rilascerà al proprietario del veicolo un nuovo Certificato di Proprietà Digitale aggiornato al nuovo stato.

VISURA PRA E ROTTAMAZIONE AUTO 2017

La rottamazione di un’auto è una procedura formale che prevede la demolizione definitiva di un veicolo. Quest’operazione avviene generalmente presso un centro autorizzato. È consuetudine che lo stesso concessionario presso cui si sta acquistando un nuovo veicolo si occupi di consegnare la vecchia auto da demolire al centro raccolta autorizzato allo smaltimento. A seguito della rottamazione è necessario presentare presso il PRA una richiesta di cancellazione del veicolo dai suoi registri. Il PRA è l’ente preposto all’erogazione della visura pra e altri documenti utili riguardanti i veicoli (auto, moto e rimorchi), ma non è l’ente a cui è dovuto il pagamento e il calcolo bollo auto.

La cancellazione dal PRA avviene mediante domanda di “cessazione della circolazione per demolizione”. Una volta che un veicolo è stato cancellato dai registri del PRA non sarà più possibile richiederne una visura pra, poiché esso cesserà di esistere anche per le banche dati telematiche dell’Aci, della Motorizzazione Civile e dello stesso PRA . La cancellazione esonera inoltre il proprietario dal pagamento e dal calcolo bollo auto per le successive annualità, che generalmente termina con la cessazione della “vita” del veicolo. Vediamo come è possibile richiedere la demolizione di un’auto, moto o altro veicolo, a chi rivolgersi e a quale costo.

Cosa ricordare prima di effettuare la rottamazione di un’auto nel 2017?

La procedura per la rottamazione differisce, nei modi e costi, a seconda che di essa sia incaricato un concessionario (caso di acquisto di un veicolo sostitutivo) o meno. A variare sono soprattutto i costi: acquistando un veicolo nuovo è spesso possibile beneficiare di particolari offerte o incentivi auto per veicoli meno inquinanti. Non è infrequente che la concessionaria auto o la casa di produzione riduca di molto – spesso eliminando del tutto – i costi della demolizione della vecchia auto.

In caso di demolizione senza nuovo acquisto i costi variano da punto raccolta a punto raccolta. È sempre possibile rottamare presso l’Aci. Le modalità da seguire per una rottamazione sono sempre le stesse, la cosa importante è prestare la massima attenzione e selezionare un ente fidato, dal momento che il punto demolizione deve essere autorizzato dalla Regione e deve poter rilasciare uno specifico certificato che consente la cancellazione del veicolo demolito dai registri del PRA.

Inoltre, la distruzione del veicolo solitamente produce uno scarto di rottami altamente inquinanti che devono essere smaltiti in sicurezza, rispettando le norme previste dal decreto legislativo 22 del 5 febbraio 1997, che riguarda appunto i rifiuti pericolosi. In ultima analisi è consigliabile richiedere sempre una visura pra sul veicolo da rottamare, per verificare che su di esso non esista un procedimento di fermo amministrativo, che ne impedirebbe la cancellazione dal PRA fino al saldo delle somme iscritte a ruolo.

La visura pra è l’unico documento in grado di produrre l’elenco di eventuali gravami (ipoteche, fermi amministrativi, ecc) iscritti sul veicolo.

 

VISURA PRA ONLINE E RIVOLUZIONE DIGITALE

La rivoluzione digitale che ha investito l’intero settore terziario non ha risparmiato il settore delle pratiche auto e della visura pra online. Molti dei documenti, tradizionalmente gestiti dal PRA – acronimo del pubblico registro automobilistico – o dalla motorizzazione civile, sono infatti ora disponibili anche online. Dal 18 ottobre 2015 è sparito l’obbligo di esporre sul parabrezza dell’auto il tagliando dell’assicurazione, precedentemente cessava di esistere anche il certificato di proprietà dell’auto.  Oggi esiste il “libretto digitale”, personale e protetto da password, consultabile e scaricabile online, che unisce libretto di circolazione e certificato di proprietà. Già dal gennaio 2016 è iniziato il processo di smantellamento del PRA, che molto presto cesserà di esistere assieme a tutte le pratiche auto relative alla proprietà del mezzo, dall’atto di vendita ai vari passaggi tra i proprietari.

Ma non è finita qui! Dal sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile effettuare il calcolo bollo auto per determinare l’entità dell’importo da pagare. In completa autonomia, seguendo semplicemente la procedura guidata e immettendo i dati relativi a targa, KW o CV è anche possibile pagare la famosa tassa automobilistica regionale. Precedentemente il calcolo bollo auto era da effettuare presso le sedi dell’Aci.

Tramite poche semplici informazioni di partenza (numero di targa, numero di telaio) è ora possibile scaricare dal proprio computer la visura pra online. Acquistando una visura pra online è possibile venire in possesso di tutte le informazioni di natura giuridico-patrimoniale su autoveicoli, motoveicoli o rimorchi senza la scomodità di doversi recare più presso gli uffici dell’Aci.

L’importanza della visura pra online è indiscussa: non esiste maniera migliore di prevenire gli innumerevoli problemi derivanti dall’iscrizione di un’ipoteca su un’auto. La visura pra online serve anche a verificare che un veicolo non sia soggetto a vincoli che ne limitano la disponibilità: è questo il caso di sequestri, pignoramenti, fallimenti o fermi amministrativi. Quest’ultimo, in particolare, è di estrema importanza: il fermo amministrativo è infatti un atto con cui gli enti di competenza (Agenzia delle Entrate, Comune, INPS, Regione, Stato, Centri di riscossione tributi) hanno il potere di fermare il veicolo del debitore al fine di riscuotere il credito dovuto. L’ipotetico acquirente di un veicolo sottoposto a fermo amministrativo “eredita” per quel veicolo il medesimo procedimento di fermo: esso infatti non può né circolare, né essere demolito od esportato.