Mediazioni: Agevolazioni Fiscali per la Registrazioni di Ipoteca

L’Agenzia delle Entrate ha di recente chiarito che, nel momento in cui si registra un’ipoteca a garanzia di un credito riconosciuto da una mediazione, la registrazione non gode delle esenzioni fiscali previste per la mediazione stessa.

Il 13 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti per quanto riguarda le agevolazioni visura-ipoteca-online fiscali per l’iscrizione di un’ipoteca giudiziale a garanzia di un credito riconosciuto in un accordo di mediazione.

Il contesto al quesito al quale l’Agenzia si è trovata a rispondere è il seguente: un soggetto ha ereditato un credito di circa € 20.000 (soldi che alcuni debitori dovevano al defunto padre) per il quale ha ottenuto un accordo con i debitori che si sono impegnati a rimborsare la somma entro 5 anni oppure alla vendita della loro proprietà.

Il creditore ha chiesto di registrare un’ipoteca giudiziale sulla proprietà dei debitori basandosi sull’accordo di mediazione come garanzia del credito. Ha quindi inoltrato un’istanza all’Agenzia delle Entrate chiedendo se la registrazione dell’ipoteca potesse beneficiare delle esenzioni fiscali previste relativamente agli accordi di mediazione.

L’Agenzia ha chiarito che tali agevolazioni fiscali (sul pagamento di bollo e altre imposte) si applicano solo ai documenti relativi al processo di mediazioni. L’iscrizione dell’ipoteca, verificabile tramite visura ipotecaria, è un passaggio successivo e autonomo rispetto alla mediazione e non gode, pertanto, delle esenzioni fiscali previste per quest’ultima.

Mutuo agevolato ipotecario INPS: domande fino al 30 novembre

Acquisto di casa per gli impiegati delle PA

Come ogni anno, anche nel 2024 sarà possibile, per gli impiegati delle Pubbliche Amministrazioni, richiedere il mutuo agevolato INPS.mutuo-agevolato-ipotecario-inps-2024

Possono beneficiare del mutuo agevolato coloro che risultano iscritti al Fondo di Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali (ex Inpdap) da almeno un anno, compresi i pensionati. L’agevolazione è tuttavia riservata a chi non è proprietario di nessuna abitazione sul suolo nazionale, e non è agevolabile l’acquisto di beni di lusso.

I dipendenti statali che rientrano nei requisiti possono fare domanda telematica di mutuo attraverso il portale dell’INSP dal 15 febbraio al 30 novembre del 2024. Per poter accedere alla piattaforma – l’unica via per poter richiedere il mutuo ipotecario INPS – i richiedenti devono essere in possesso di SPID (oppure Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi).

I soggetti che hanno già acceso un mutuo presso una comune Banca possono trasferirlo in INSP.

Il mutuo in questione, è bene esserne consapevoli, è un mutuo ipotecario. Per poterne beneficiare, quindi, i richiedenti devono iscrivere un’ipoteca come garanzia sul mutuo stesso. L’ipoteca può essere iscritta sul bene immobile il cui acquisto viene finanziato dal mutuo stesso oppure su un altro bene materiale, purché su di esso non sia già pendente un’ipoteca.

Per verificare che un immobile sia libero da ipoteca occorre accedere alla sua visura ipotecaria. Si può richiedere la visura ipotecaria di qualsiasi immobile online su Prontocatasto. La ricerca dell’immobile può essere effettuata a partire dalla persona fisica o giuridica proprietaria dell’immobile, oppure attraverso i dati catastali dell’immobile. Occorrono appena due ore per verificare, comodamente online, se su un bene immobile sono attive ipoteche.

Il mutuo agevolato INPS continua a rappresentare un’opportunità significativa per gli impiegati delle Pubbliche Amministrazioni e i pensionati nel 2024. Con requisiti specifici e procedure digitali accessibili, offre la possibilità di ottenere finanziamenti ipotecari vantaggiosi per l’acquisto di abitazioni.

Ipoteche brevi a tassi elevati: cosa conviene fare?

Da giugno 2023 le ipoteche brevi sono più care di quelle a lungo termine. I tassi scenderanno?

In ambito ipoteche, in questo 2023 sta succedendo una cosa insolita:Ipoteche visura ipotecaria online le ipoteche a tasso fisso di corta durata stanno costando di più di quelle a lunga durata. Ovviamente, è colpa dei tassi.

A fine giugno, mentre i tassi indicativi delle ipoteche a tasso fisso è calato anche se di poco (2,8% rispetto al 3% di inizio anno), quelli delle ipoteche brevi (di tre anni) sono aumentati fino ad allinearsi a quelli delle ipoteche “lunghe”.

A cosa è dovuto l’aumento dei tassi sulle ipoteche brevi?

L’aumento dei tassi sulle ipoteche brevi è dovuto alla decisione della BNS (Banca Nazionale Svizzera) di aumentare i tassi guida di mezzo punto percentuale a marzo, e poi di un ulteriore 0,25% a giugno.

Cosa conviene fare?

Nel primo semestre del 2023, non vi è stata una chiara tendenza. Metà dei soggetti che hanno stipulato un’ipoteca è convinto che i tassi scenderanno. L’altra metà, ha optato per un ipoteca a lungo termine in quanto giudicata più conveniente.
Allo stato dei fatti, escludendo le predizioni, la scelta dell’ipoteca lunga è più conveniente, per quanto inusuale questo possa essere. Ovviamente conviene continuare a monitorare la situazione.

Come verificare la presenza di un’ipoteca

Il documento che permette di verificare la presenza di un’ipoteca, come anche altri tipologie di gravami, su un immobile è la visura ipotecaria. La visura ipotecaria si può comodamente ottenere online tramite servizi appositi, come quello offerto da Prontocatasto.

Per richiedere la visura ipotecaria con Prontocatasto, ti basterà accedere al servizio ed effettuare una ricerca per persona fisica, persona giuridica, o attraverso i dati catastali dell’immobile. Il servizio è quasi immediato: occorrono appena 2 ore per ottenere la documentazione desiderata. Richiedere la visura ipotecaria con Prontocatasto costa solo €12,00 + IVA.