VEICOLO IN EREDITÀ: ECCO COSA FARE

Oggi parliamo di veicoli ed eredità. Come dobbiamo comportarci all’arrivo di un’eredità che comprende un veicolo? Qual è la procedura corretta da seguire per non incorrere nel pagamento di spiacevoli sanzioni? É necessario effettuare un nuovo calcolo bollo auto? Tante domande che possono venire in mente, a cui speriamo di dar presto risposta.

Ogni veicolo che ci viene intestato va registrato al Pra, e un veicolo ricevuto in eredità non fa eccezione. Il documento principale legato ad un’eredità è l’autentica della firma apposta sull’atto di accettazione dell’eredità, che va depositato presso uno qualsiasi dei numerosi uffici provinciali del Pra assieme alla richiesta di registrazione, da presentarsi entro e non oltre 60 giorni dalla data dell’autentica (sia che l’accettazione della firma sia avvenuta con un atto pubblico o una scrittura privata). In seguito alla registrazione, il Pra potrà rilasciare il nuovo Certificato di Proprietà digitale (CDPD), che ricondurrà immediatamente il veicolo al nuovo intestatario, come sarà possibile verificare semplicemente chiedendo una visura pra.
Qualora la registrazione dell’atto di accettazione dell’eredità venisse presentata oltre i sessanta giorni dall’autentica della firma, la legge prevede che la possibilità di consegnare i documenti previo pagamento di una sanzione pari al trenta per cento dell’importo dell’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) dovuta, in aggiunta agli interessi legali dovuti sulla sola IPT e, ovviamente, la cifra dell’ITP stessa.

Il secondo atto necessario al completamento della procedura di intestazione di un veicolo ricevuto in eredità è l’avanzamento di una richiesta da presentare all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) per ottenere un aggiornamento della Carta di Circolazione per quel veicolo. Se la presentazione dell’autentica avviene presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) del Pra o della Motorizzazione Civile, si consiglia di eseguire la richiesta di registrazione contestualmente alla presentazione del documento. È infatti proprio la contestualità ad essere considerata garanzia giuridica per l’aggiornamento dei registri del Pra. (In sede di accertamento su strada, il soggetto trovato sprovvisto di un CDPD o Carta di Circolazione, o con uno o entrambi i documenti non aggiornati è costretto per legge a pagare una sanzione monetaria, e subirà il ritiro della propria Carta di Circolazione).

Una volta completata la procedura il veicolo può essere considerato a tutti gli effetti intestato al beneficiario dell’eredità. Solo a questo punto il nuovo proprietario non dovrà dimenticare di effettuare il calcolo bollo auto per il nuovo veicolo di sua proprietà.
Consigliamo, come sempre dopo aver effettuato procedure simili, di richiedere una visura pra sul veicolo. Un’attenzione così piccola ci permette di tenere sotto controllo e verificare in tempo reale i dati registrati al Pra, evidenziando tempestivamente eventuali difformità da correggere.

COME FARE PER RE-ISCRIVERE AL PRA UN VEICOLO D’EPOCA CHE È STATO RADIATO

Possiedi un auto da collezione che è stato precedentemente radiato dal pubblico registro automobilistico, e vuoi che sia re-iscritto al PRA? Oggi spieghiamo come fare per re-iscrivere un’auto d’epoca al PRA!

I veicoli di interesse storico o collezionistico possono essere re-iscritti al PRA, se targhe e documenti originali sono stati conservati. È possibile che un veicolo incorra nella radiazione dal PRA anche solo per non aver effettuato il calcolo bollo auto e per non aver pagato la tassa automobilistica per più di tre anni consecutivi. Bisognerà fare attenzione! L’ufficio del PRA presso cui recarsi deve essere quello sito nella provincia in cui il nuovo intestatario ha la residenza (nel caso in cui il veicolo si debba intestare ad una persona diversa dal precedente proprietario), nel caso in cui il proprietario non cambi, la prassi resta invariata: l’ufficio PRA autorizzato deve essere nella stessa provincia di residenza del suo intestatario. Una volta avanzata la richiesta, il PRA provvederà a comunicare i dati del veicolo d’epoca nei registri della motorizzazione civile (UMC). Da questo momento anche le nuove informazioni sul veicolo (proprietario, intestatario, targa, numero di telaio, ecc) saranno da disponibili per chiunque debba richiederne una visura PRA. Se l’intestatario dispone solo delle targhe originarie, ma non ha la carta di circolazione, sarà necessario richiedere una re-immatricolazione del veicolo con la stessa targa alla Motorizzazione Civile. Ottenuta la re-immatricolazione, una nuova carta di circolazione sarà rilasciata, e questo potrà garantire la re-iscrizione al PRA.

Se non si possiedono le targhe originarie, bisognerà re-immatricolare il veicolo con l’attribuzione di un nuovo numero di targa. Per effetto della re-iscrizione al PRA, verrà ripristinato l’obbligo del calcolo bollo auto e sarà necessario pagare la tassa automobilistica dal periodo in corso fino alla data di richiesta. Le attestazioni di esenzione per il pagamento della tassa rilasciate dal Ministero delle Finanze in favore di veicoli storici specificatamente individuati non avranno più valore. Da questo momento in avanti il veicolo storico è nuovamente riconosciuto dal pubblico registro automobilistico, sarà quindi possibile per tutti richiederne i dati attraverso una visura pra.