VISURA CATASTALE ONLINE: DALLA RICHIESTA ALLA STAMPA

Esploriamo il catasto, un passo dopo l’altro

La visura catastale è un documento pubblico, fruibile da qualsiasi cittadino agente nel rispetto dei principi istituzionali del catasto – in particolar modo quello di pubblicità immobiliare. In Italia, i sistemi di pubblicità immobiliare fanno capo ai cosiddetti principi di trascrizione ed intavolazione (ove il primo fa riferimento al catasto ordinario e il secondo al catasto tavolare, o fondiario). Questo vuol dire che chiunque può richiedere una visura catastale online, senza limitazioni date dal possesso dei diritti reali su un bene immobile, a condizione che sia in possesso dei dati catastali o anagrafici associati a quel bene per poterlo rintracciare, ma come avviene questa ricerca?

I servizi di consultazione delle visure catastali on line sono stati disvisura catastale onlineciplinati e canonizzati, nel tempo, da numerosi provvedimenti emessi dall’Agenzia delle Entrate, l’organo preposto alla conservazione, all’archiviazione e all’erogazione di tutte le visure. La consultazione avviene mediante procedure di interrogazione a mezzo di terminale delle banche dati dei vari archivi catastali. È possibile richiedere tali interrogazioni presso un qualsiasi sportello degli uffici delle varie Agenzie del Territorio presenti sul suolo italiano. Da alcuni anni inoltre è possibile richiedere visure catastali anche online, interfacciandosi con dei provider ufficiali di tali servizi. I tipi di visura catastale richiedibili online, proprio come presso gli uffici del catasto, sono due: la visura catastale in modalità ordinaria e la visura catastale storica. La visura storica è un documento simile a quella standard, ma che pone attenzione alla storia dell’immobile dalla sua edificazione all’attualità, e per questo leggermente più concisa.

Per comprendere il processo alla base dell’estrazione di ciascuna visura catastale online è necessario conoscere per sommi capi la struttura del catasto, o come è meglio dire, dei vari database che costituiscono il catasto italiano. I database del catasto sono organizzati secondo un criterio di divisione in cinque sotto-archivi, che agiscono in correlazione tra di loro. Gli archivi del catasto terreni e del catasto fabbricati – anche detti comunemente “archivi amministrativo-censuari” – sono quelli preposti alla custodia e amministrazione di tutte le informazioni in merito agli identificativi catastali (comune, provincia, sezione urbana, foglio, particella o mappale e subalterno) e ai dati tecnici degli immobili di tutti i catasti (metratura, numero di vani, categoria e classe catastale, zona censuaria ed eventuale microzona, consistenza, rendita catastale o reddito dominicale).

Al catasto terreni fanno capo anche tutti i documenti cartografici e le mappe catastali, così come il catasto fabbricati custodisce anche l’immenso corpus delle planimetrie catastali e degli elaborati planimetrici.

Infine vi è un database dei soggetti, unico archivio in comunicazione diretta con il catasto terreni e con quello dei fabbricati, agganciato a sua volta ad un sub-archivio, detto “delle titolarità”, in grado di connettere ciascun soggetto con gli atti, le volture ed i documenti che attestano appunto le titolarità e il possesso. Ciò che mette in comunicazione questa macchina così grande è il concetto di identificativo catastale, che consente in qualunque momento di risalire ad un dato immobile o soggetto in base a determinati codici, intimamente connessi con la mappatura del territorio italiano e con la posizione geografica di ciascun bene immobile localizzato sul territorio nazionale.

Per dettagli sulla visura catastale è possibile consultare il manuale gratuito dedicato alla visura catastale online.

COSA C’È DIETRO UNA VISURA CATASTALE ONLINE?

La visura non è una mera sintesi di dati e atti catastali relativi ad un immobile. Prima di tutto essa è un documento che permette di acquisire dati identificativi e reddituali di terreni e fabbricati (i vari: sezione, foglio, particella, subalterno) mediante i quali è possibile rintracciare fisicamente sul territorio urbano proprio quella data unità. Poi, ciascuna visura catastale online permette la consultazione di dati anagrafici delle persone fisiche e giuridiche aventi diritto di proprietà sui suddetti terreni e fabbricati. Grazie ai dati catastali risultanti dalla visura catastale on line è possibile ottenere anche dati grafici di terreni (mappa catastale) o di unità immobiliari urbane (planimetria catastale online). La planimetria catastale online infatti consente di desumere – in conformità alle regole catastali – contorni, suddivisione e distribuzione dei locali interni di un immobile, dati metrici e altre informazioni.

Un’altra importante caratteristica della visura catastale, tuttavia, è il suo essere una sorta di “promemoria fiscale”, promemoria e garanzia assieme, per il proprietario dell’immobile. La visura deve riportare per legge tutte le informazioni principali relative ad un immobile regolarmente registrato e censito in catasto. Le informazioni contenute devono essere sempre aggiornate e precise. In particolare tra esse quella della rendita catastale, che rappresenta il valore fiscale attribuito a tutti i fabbricati (per i terreni esiste il reddito dominicale ed agrario, che ha la stessa funzione ed importanza della rendita catastale) censiti sul suolo italiano e che costituisce un parametro fondamentale per la determinazione delle imposte sugli immobili. La rendita catastale è importantissima anche per la stipula di atti di compravendita, di donazione e di successione. Essa determina, in definitiva, il valore di un immobile, cambia infatti in base alla categoria, alla classe, e al Comune in cui l’unità immobiliare si trova.

COS’È UNA VISURA CATASTALE STORICA?

La visura catastale storica è quel documento fornito dagli uffici dell’Agenzia del Territorio, che riassume in forma di schema, tutte le caratteristiche fondamentali di un’unità immobiliare dal punto di vista tecnico, economico e fiscale, oltre che dal punto di vista legale (a chi appartiene l’immobile e in quale percentuale). Differisce da una normale visura catastale online nel fatto di offrire una lunga e dettagliata timeline o storia (ecco appunto perché “storica”) corredata di annotazioni circa gli avvenimenti importanti dal punto di vista legale, tecnico e fiscale che hanno riguardato l’immobile.

È possibile richiedere una visura storica avendo a disposizione due semplici parametri: come la visura catastale on line è possibile ricercare un dato immobile (fabbricato o terreno) per parametri catastali attuali (foglio, particella, subalterno) o per dati del soggetto intestatario della proprietà del bene. Talvolta le visure storiche richieste per dati catastali non producono il risultato sperato, questo non corrisponde alla possibilità che l’immobile non esista più, ma può far riferimento alla soppressione dei dati catastali originari (in possesso del richiedente), e la sostituzione degli stessi con nuovi dati catastali aggiornati. Per ovviare a questo problema comune è sufficiente conoscere i dati anagrafici del soggetto proprietario, sarà così possibile venire in possesso sia della visura che dei nuovi dati catastali che riconducono all’immobile.

Ricapitolando: una visura catastale storica è utile a chi ha bisogno di ricostruire tutta la storia di un fabbricato o di un terreno, permettendo di verificare anche tutti i passaggi di proprietà con relative indicazioni dei dettagli di volture e atti di proprietà, di successione o di variazione catastale (es. nella destinazione d’uso) e/o del valore finale della rendita catastale.

Per ulteriori dettagli è possibile consultare il manuale gratuito dedicato alla visura catastale online.

GUIDA ALLA VISURA CATASTALE

Oggi esaminiamo una visura catastale passo per passo, e spieghiamo in cosa differisce dalla sua versione in formato storico.

La visura catastale online appare come una scheda dell’immobile, aggiornata ad una data che viene sempre indicata sotto il suo titolo che appare in alto, centralmente (nella sezione: situazione atti informatizzati al … e data).

Il primo box dall’alto riporta i dati della richiesta di visura: Comune e Provincia in cui l’immobile è sito, e, se la visura è stata chiesta per dati catastali, i principali dati catastali (foglio, particella e subalterno) oltre alle informazioni circa il tipo di catasto (fabbricati o terreni) che ne custodisce e di seguito emana, visura ufficiale; oppure i dati salienti dell’intestatario, se la visura è stata chiesta partendo da un nominativo.

Il secondo box della visura catastale online riporta in forma di schema i dati salienti dell’immobile o degli immobili. È possibile – se la ricerca è stata fatta per nome dell’intestatario – che compaiano di seguito più immobili nello stesso schema. In testa sono indicati sezione, foglio, particella e subalterno (i parametri catastali per trovare fisicamente l’immobile nello spazio urbano); poi zona censuaria, microzona, categoria, classe, consistenza e rendita (i cosiddetti dati di classamento, che individuano tipologia e rendita dell’unità immobiliare, i parametri per individuare la base imponibile su cui calcolare l’ammontare delle tasse da pagare per il possesso dell’appartamento), infine si possono trovare altre informazioni importanti, quali ad esempio l’indirizzo, le eventuali variazioni catastali ecc.

Nel terzo box dall’alto la visura riporta i dati relativi all’intestatario/i dell’immobile: dati anagrafici, codice fiscale e l’indicazione dei diritti e degli oneri reali sul bene.

Nel caso di una visura catastale storica, le informazioni sopraelencate saranno indicate in maniera più sintetica, per far posto alla cronologia degli eventi dell’unità immobiliare dalla sua edificazione ad oggi. La visura catastale storica infatti permette di avere informazioni anche circa eventuali lavori e modifiche avvenute sull’originale disposizione dell’unità, passaggi di proprietà e variazioni in ambito di diritti ed oneri reali.

Per ulteriori dettagli è possibile consultare il manuale gratuito dedicato alla visura catastale online.

DA APRILE È OBBLIGATORIO L’AGGIORNAMENTO DEL SOFTWARE DOCFA ALLA VERSIONE 4.00.3

Il software DOCFA 4.00.3 è una novità dell’Agenzia delle Entrate che consente la compilazione autonoma e online dei modelli di “Accertamento della Proprietà Immobiliare Urbana”. È infatti possibile, tramite questa prassi, presentare dichiarazioni di variazione catastale riguardanti fabbricati urbani – di vecchia e nuova costituzione, presso il Catasto. Per il Catasto la comunicazione delle variazioni è obbligatoria, e la DOCFA è quella procedura d’ausilio al perito e al professionista che consente di comunicare, celermente ed in sicurezza, le modifiche dei dati indicati dalla visura catastale online o dalla planimetria catastale online che vanno ad influire sul classamento o sulla consistenza degli immobili. Per quanto riguarda la visura catastale online si è tenuti a comunicare la variazione tramite DOCFA per tutte le modifiche alle griglie di classamento che derivano dalla costituzione di nuovi immobili per edificazione urbana (i dati di classamento: foglio, particella e subalterno sono quei coefficienti numerici che conducono all’identificazione univoca di un bene immobile nello spazio fisico) o per una modifica intervenuta nello stato dell’unità immobiliare stessa (come ad esempio un cambio di destinazione, una fusione o frazionamento di un immobile che “va a pesare” sulla consistenza finale). Nel campo della variazione della planimetria catastale online, invece, si parla di modifiche tali (come l’abbattimento o la creazione di muri portanti o tramezzi o di una nuova distribuzione degli spazi interni) da apportare anche in questo caso una differente consistenza all’appartamento.

La dichiarazione di variazione, sempre a carico degli intestatari dell’unità immobiliare, deve normalmente avvenire con la presentazione di un atto ufficiale di aggiornamento, debitamente stilato da un professionista del settore abilitato alla redazione di tale pratica (lo sono architetti, dottori agronomi e forestali, geometri, ingegneri, periti agrari ed edili, ecc). Dallo scorso mese di aprile, il software DOCFA è stato aggiornato alla versione 4.00.3 e tutti i tecnici tenuti alla presentazione di atti e dichiarazioni dovranno servirsene. L’utilizzo della precedente versione del software non sarà infatti più possibile.

VISURA O PLANIMETRIA CATASTALE?

La visura e la planimetria catastale online sono due servizi relativi ai beni immobili, che spesso possono venir confusi nella loro funzione e rappresentazione. Cominciamo ad evidenziarne caratteristiche, similitudini e differenze:

  • La visura catastale online è l’unico documento che elenca i dati di classamento dell’immobile: la classe e la categoria catastale, il numero di vani, la superficie in mq, la zona censuaria (con eventuale microzona), la consistenza e la rendita catastale – se si tratta di un fabbricato, o il reddito dominicale se si tratta di un terreno.
  • La planimetria si presenta come un disegno, o una piantina in scala di un fabbricato. Grazie ad essa è possibile avere una panoramica della disposizione dei vani dell’unità, delle relative pertinenze (cantine, giardini, box ecc) ed altri dati di natura tecnica, quali ad esempio l’altezza dei vani, la destinazione degli stessi e persino l’indicazione dell’orientamento dell’unità immobiliare rispetto al Nord. Anche la planimetria riporta l’indicazione della superficie totale e di ciascun vano all’interno di un’unità abitativa. Ma lo fa aggiungendo il supporto grafico, che è sempre importantissimo.
  • Genericamente la planimetria catastale viene utilizzata da chi deve avere informazioni di natura tecnica su un bene immobile, mentre la visura è richiesta principalmente per avere informazioni di natura fiscale o circa la proprietà di un bene, ma non è sempre solo così. La planimetria infatti ha una grandissima importanza nelle compravendite, dal momento che è diventata un documento indispensabile per la stipula di contratti, l’unico documento atto a comprovare la conformità catastale.
  • La visura catastale online si può riferire ad un fabbricato o terreno regolarmente censito (o “accatastato”) presso uno degli Uffici del Territorio che fanno capo all’Agenzia delle Entrate. La planimetria invece può fare riferimento soltanto ad un fabbricato; per una rappresentazione grafica di un terreno si può richiedere una Mappa catastale.
  • La visura evidenzia dati censuari sull’immobile: Comune, sezione urbana, foglio, particella, subalterno come in una griglia, lo fa anche la planimetria catastale online, ma in maniera differente, semplicemente per identificare il fabbricato a cui fa riferimento.

COSA FARE QUANDO I DATI DI VISURA E PLANIMETRIA NON CORRISPONDONO?

Ecco un piccolo vademecum per tutte le persone che hanno riscontrato errori sulla visura catastale o sulla planimetria catastale online. A chi non è capitato di richiedere una visura per un immobile e di notare difformità con i dati forniti per lo stesso immobile da una planimetria? Visure e planimetrie sono documenti molto diversi. La visura fornisce i dati identificativi dell’immobile (sezione, foglio, particella e subalterno, che servono a rintracciare il luogo in cui l’immobile si trova fisicamente, sulla base degli schemi catastali), l’indirizzo, i dati anagrafici del proprietario (e di eventuali usufruttuari o nudi proprietari, se la proprietà è condivisa e la visura è una visura per immobile lo segnalerà), e i dati cosiddetti “di classamento”. I dati di classamento indicati dalla visura catastale online corrispondono a categoria, classe, numero di vani e/o metri quadri, zona censuaria ed eventuale microzona – se presente per il catasto -, consistenza, rendita e reddito dominicale per i terreni.

La planimetria catastale online invece, altro non è che un disegno, una piantina. Piantina che rappresenta graficamente  gli spazi interni dell’immobile. Ad un primo sguardo, in presenza di una planimetria catastale è possibile distinguere la distribuzione interna dei vani dell’appartamento, e individuare dove si trovano le camere, la cucina, il soggiorno, i bagni e persino eventuali pertinenze dell’unità immobiliare, quali cantine, ripostigli, cantinole e giardini. In secondo luogo la planimetria riporta i dati catastali (proprio come la visura catastale online) e altri dati tecnici, quali ad esempio l’altezza dei vani, le varie destinazioni dei locali, l’orientamento dell’immobile rispetto al nord e l’indicazione del piano dell’unità abitativa.

È possibile che talvolta i dati catastali indicati da visura e planimetria non corrispondano. Come procedere in questi casi?

Per tutti gli utenti con credenziali già registrate sulle piattaforme Entratel o Fisconline, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione uno sportello online che permette la correzione degli errori che non richiedono l’intervento diretto di un perito. Le planimetrie catastali fanno casistica a sé, richiamando praticamente sempre l’intervento di un professionista per la verifica della corrispondenza con lo stato di fatto. Se l’errore riguarda però inesattezze circa i dati del proprietario dell’immobile (nominativo o codice fiscale errati, luogo e data di nascita errati ecc) sia su visura che su planimetria, è possibile presentare richiesta di correzione tramite il Contact Center dell’Agenzia delle Entrate. L’utente dovrà trovarsi in possesso dell’atto notarile di acquisto (o un altro atto pubblico), della dichiarazione di successione, la domanda di voltura catastale, o, se presente, di una copia della denuncia di nuova costruzione o di variazione, così come presentate al catasto. Se invece l’errore riportato dalla visura riguarda più direttamente i dati dell’immobile o altro (es: variazioni nel numero di vani o dei metri quadrati dichiarati dell’unità), sarà necessario essere in possesso dell’identificativo catastale dell’immobile e gli estremi di uno dei seguenti documenti: atto notarile di acquisto, dichiarazione di successione, una denuncia al catasto per nuova costruzione o di variazione (e tutti gli altri eventuali documenti che possano aiutare ad attestare le avvenute variazioni).

TUTTO SULLA VISURA CATASTALE

La visura catastale online è la consultazione degli atti e dei documenti catastali relativi ad un dato immobile. Ciascun immobile è censito in catasto tramite una serie di parametri, collettivamente conosciuti come “dati identificativi” che corrispondono al nome di foglio, particella e subalterno – per quanto riguarda i fabbricati -, e foglio e particella soltanto per quanto riguarda i terreni. Ciascun comune italiano ha infatti stabilito una suddivisione del proprio territorio secondo questo schema: al foglio corrisponde l’unità territoriale catastalmente più grande (mediamente una superficie di 1 km²) che è difatti suddiviso in particelle (o mappali); la particella indica la porzione di terreno o di fabbricato di proprietà di uno stesso individuo o società all’interno di ciascun foglio; e il subalterno, cui corrisponde in maniera univoca un’unità immobiliare riconducibile ad un determinato proprietario.

In una visura catastale on line per soggetto proprietario, la concomitanza di più subalterni in relazione alla stessa particella indica quindi la quantità di unità immobiliari (così come risultano all’interno dell’entità immobiliare maggiore, ovvero la particella), separate riconducibili al medesimo proprietario. In questo modo due numeri di subalterno diversi afferenti alla stessa particella possono ricondurre la proprietà di due immobili in uno stesso fabbricato, o la proprietà di un appartamento e di un box auto.

Tramite visura catastale online ciascun soggetto può venire in possesso di informazioni sui dati identificativi e reddituali di beni immobili, dati anagrafici di persone (fisiche o giuridiche, purché siano intestatarie di beni immobili) e persino informazioni su passaggi di proprietà, lavori e variazioni catastali effettuate su un dato bene immobile (trattasi questa però di una richiesta per visura catastale storica, che fornisce informazioni storiche sull’unità immobiliare, dalla sua edificazione al momento presente).

Le visure catastali non vanno confuse con la mappa catastale (dati grafici di un terreno) o la planimetria catastale (rappresentazione grafica in scala di unità immobiliari urbane. A partire dal 9 novembre 2015, tutte le visure delle unità urbane a destinazione ordinaria, regolarmente iscritte in catasto e corredate da planimetria, devono offrire anche il dato della superficie dell’immobile calcolata in metri quadrati e sulla base del Dp 138/1998.

Per ulteriori dettagli è possibile consultare il manuale gratuito dedicato alla visura catastale online.

COSA SONO GLI IDENTIFICATIVI CATASTALI DI UN IMMOBILE?

Oggi spieghiamo nel dettaglio quali sono e a cosa servono gli identificativi catastali di un immobile.

Ciascun immobile presente sul territorio italiano è censito, e i suoi dati sono contenuti all’interno di una banca dati telematica. Se si pensa ad una visura catastale come a una “carta di identità” dell’unità immobiliare, e ai suoi parametri come agli identificativi mediante i quali è possibile risalire a quell’immobile, tutto diviene di facile comprensione. L’Agenzia del Territorio è l’ente preposto all’amministrazione, archiviazione, conservazione ed erogazione di questi dati; ed è quindi all’Agenzia del Territorio che ci si rivolge per ottenere una visura catastale. Persino per ottenere una visura catastale online (che può essere acquistata dal proprio dispositivo in qualunque momento e luogo) è necessario che il fornitore del servizio sia autorizzato dall’Agenzia, e anche la provenienza dei dati deriva sempre dalla medesima fonte. Per effettuare una ricerca su un immobile i criteri quindi sono gli stessi, e costituiscono l’unico prerequisito necessario. Ecco di seguito alcune precisazioni sull’uso e il significato di questi parametri.

Il Comune catastale: è un parametro obbligatorio quando si deve richiedere una visura. Solitamente, per tutti i Comuni, confini territoriali individuati catastalmente e confini amministrativi coincidono. Quasi tutti i richiedenti possono quindi far riferimento al Comune amministrativo quando devono indicare il Comune catastale in cui l’immobile è sito. Il codice relativo al comune amministrativo è un codice a quattro cifre corrispondente a quello indicato su ciascun codice fiscale (dalla 12̂ alla 15̂ cifra). È però possibile che per risalire ad alcuni Comuni (soprattutto alcuni tra quelli più “giovani”, a causa di un mancato aggiornamento dei dati catastali) sia necessario fornirsi del codice di riferimento catastale originariamente attribuito a quel territorio. Per questo motivo il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate fornisce un elenco di tutti quei Comuni non risultanti come Comuni catastali, fornendo il codice corretto da inserire, per permettere a tutti coloro i quali richiedono una visura catastale di riuscire a farlo in autonomia e senza alcun problema.

Sezione amministrativa (solo per il catasto fabbricati): è una suddivisione presente solo in alcuni contesti territoriali, e per questa ragione non richiesto per tutte le visure catastali. Corrisponde a un codice di una lettera e una denominazione, e risulta un dato obbligatorio soltanto se presente nell’identificativo dell’immobile richiesto.

Sezione urbana (solo per il catasto fabbricati): anche questo parametro non è sempre richiesto (perché non tutti i territori comunali sottostanno a questa divisione del territorio) e va indicato solo ed esclusivamente se presente nell’identificativo di una specifica unità immobiliare.

Sezione censuaria (solo per il catasto terreni): è una suddivisione ulteriore del Comune catastale. Non costituisce un dato obbligatorio se non specificato chiaramente in visura.

Foglio: indica un parametro obbligatorio, identificativo di una porzione specifica e circoscritta del territorio in cui l’immobile è sito. Si fa riferimento al foglio sulla visura catastale on line, così come è indicato dalle mappe cartografiche del catasto.

Particella: anche detta mappale (o numero di mappa). È quella parte di territorio, all’interno di un foglio in cui è sito il fabbricato (o la sua area di pertinenza). Il mappale è sempre identificato da un numero ed è un parametro obbligatorio contenuto in ciascuna visura catastale.

Denominatore: questo è un dato esclusivo di quegli immobili registrati e presenti nel Catasto fondiario (quindi per le province di Trieste, Trento, Gorizia e alcune porzioni di quelle di Udine e Belluno).

Subalterno: rappresenta la porzione di territorio minima all’interno della quale è presente un bene immobile. Per il catasto fabbricati ciascun immobile presente in un fabbricato possiede un proprio subalterno (qualora il fabbricato fosse costituito da un’unica unità immobiliare la visura potrebbe non indicarne alcuno) utile ad identificare una singola ed univoca unità immobiliare. Per il catasto terreni, il subalterno si riferisce ai fabbricati rurali.

Per ulteriori dettagli consultare il manuale gratuito dedicato alla visura catastale online.

COME SI LEGGE UNA VISURA CATASTALE ON LINE?

Come si legge una visura catastale online?

La visura catastale è un documento pubblico, contenente le principali informazioni custodite dalla banca dati telematica dell’Agenzia del territorio, è richiedibile da chiunque, e viene regolarmente rilasciato anche online. Ottenere una visura catastale online è molto semplice, ma spesso i dati possono risultare un po’ criptici, soprattutto a chi non ha mai avuto davanti agli occhi una visura.

La visura catastale si presenta generalmente come un documento della lunghezza di una pagina che, mediante una tabella riassuntiva, fornisce informazioni circa le unità immobiliari (elencate e raggruppate per comune di appartenenza), circa la loro intestazione (cioè l’indicazione dei dati anagrafici e delle quote di possesso dei proprietari, eventualmente anche sugli usufruttuari), sull’ubicazione dell’immobile (il comune e l’indirizzo dove si trova) e i dati catastali relativi ad esso (rendita, classe, categoria, ecc).

È possibile richiedere una visura per soggetto o per immobile, una visura catastale in modalità ordinaria o una visura catastale storica.

La visura catastale con ricerca per soggetto elencherà tutti gli immobili intestati ad una data persona (il soggetto, appunto) così come risultanti in catasto.

La visura catastale con ricerca per immobile (che è del tutto identica nella sua forma ad una visura per soggetto), evidenzierà i dati catastali e gli intestatari di un singolo immobile, individuabile da una ricerca per indirizzo di locazione o per specifici dati catastali (foglio, particella e subalterno).

Il foglio è la porzione di terreno comunale che dalle mappe cartografiche catastali indica la posizione dell’immobile, via via scendendo maggiormente nello specifico, all’interno di un foglio, la particella o mappale (porzione di mappa) indica la porzione di terreno o di fabbricato all’interno del quale è presente l’immobile. È indicato da un numero e come il foglio, non può essere omesso da una visura catastale. Infine, il subalterno indica una singola unità immobiliare presente su una particella. Questo dato è fondamentale per l’identificazione univoca di un immobile tra tanti

La visura catastale ordinaria differisce da una visura catastale storica solo per il fatto che quest’ultima riporta tutti i dati sull’immobile, partendo dalla sua edificazione per giungere fino al momento presente; una visura ordinaria invece si limita a fornire dati recenti e aggiornati alla data in cui è stata estratta.

I dati di classamento contenuti nella visura catastale online sono quelli più importanti, soprattutto ai fini della determinazione delle imposte sul reddito. La categoria catastale indica la tipologia delle unità immobiliari e differisce in base alle caratteristiche che determinano la destinazione ordinaria o permanente dell’immobile. La classe indica “il grado di produttività” delle unità immobiliari presenti sulla visura catastale e si suddivide in A, B e C. La visura può riportare la dicitura “classe unica” in assenza di una ripartizione in classi della redditività nella zona censuaria. La consistenza indica la dimensione dell’unità immobiliare. Per gli appartamenti e gli uffici si esprime in vani, per negozi, magazzini e altre attività appartenenti alla categoria di tipo C, in metri quadrati. La rendita catastale infine, corrisponde ad un parametro che si ottiene moltiplicando la consistenza dell’immobile per una tariffa unitaria specifica per Comune, zona censuaria e corrispondente a categoria e classe di quel determinato immobile. In base al valore della rendita catastale è possibile determinare l’entità di imposte quali Imu, Tasi e imposte di registro.

Per ulteriori dettagli consultare il manuale gratuito dedicato alla visura catastale online.