Verifiche quinquennali gratuite sui terreni agricoli 2023

Come comunicare una modificazione colturale del terreno agricolo all’Agenzia delle Entrate e sfruttare la verifica delle segnalazioni gratuita del 2023.

Il DPR 917/1986 consente ai possessori di terreni terreni agricoliagricoli di richiedere la variazione del reddito dominicale all’Agenzia delle Entrate la quale, con cadenza quinquennale, verifica gratuitamente queste segnalazioni. Il 2023 è l’anno di scadenza di un quinquennio: ecco quello che c’è da sapere.

Il reddito dominicale su un terreno agricolo si riferisce all’entrata netta che il soggetto ricava dalla proprietà del terreno stesso (non si riferisce esclusivamente al reddito ricavato dall’attività agricola, ma a quello relativo alla proprietà dei beni). Un DPR del 1986 consente di modificare tale reddito quando la qualità della coltura nel terreno viene sostituita o quando si verifica una diminuzione della capacità produttiva del terreno ascrivibile a cause specifiche. L’Agenzia delle Entrate, ogni cinque anni, compie una verifica gratuita delle segnalazioni.

Nel corso del 2023, quindi, l’Agenzia delle Entrate ha proceduto con le verifiche. Anche se siamo a metà ottobre, tuttavia, i proprietari di terreni agricoli sono ancora in tempo per godere di questo beneficio: basta presentare la denuncia dei cambiamenti (ribadiamo: cambio coltura oppure diminuzione della capacità produttiva del terreno) presso l’Ufficio Provinciale Territorio dell’Agenzia delle Entrate competente entro il 31 gennaio 2024.

Come presentare la denuncia di variazione colturale?

La denuncia dei cambiamenti colturali si può presentare:
1. di persona, recandosi presso l’Ufficio Provinciale-Territorio dell’Agenzia delle Entrate locale e compilando l’apposito modulo;
2. online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, all’interno della sezione Fabbricati e Terreni – Variazioni Colturali;
3. online, utilizzando la procedura DOCTE, sempre all’interno dell’Agenzia delle Entrate.

Verifica le informazioni catastali

Verificare le informazioni catastali del tuo terreno agricolo è facile con Prontocatasto: richiedi la visura catastale con pochi click e ricevi i documenti per email. I servizi catastali online di Prontocatasto sono economici e rapidi: costituiscono la soluzione migliore per verificare periodicamente i tuoi dati catastali ed evitare di incorrere in sanzioni.

RENDITA CATASTALE? FACILE!

Approfondimento sulla rendita catastale.

Il calcolo della rendita catastale di un immobile ai fini IMU e TASI è fondamentale per determinare l’entità delle imposte che i contribuenti devono versare entro le scadenze fissate da ciascun Comune.

Scopriamo quindi cos’è la rendita catastale di un immobile, come ottenerne il dato e come calcolare la rendita e rivalutarla del 5% con esempi ed istruzioni di calcolo.

  • Rendita catastale immobile cos’è?

La rendita catastale è un valore – attribuito ai fini fiscali – a tutte le unità immobiliari in grado di produrre o generare un reddito autonomo. Il valore della rendita si ottiene moltiplicando la consistenza dell’immobile (in vani o in mq) per un coefficiente. Questo coefficiente altro non è chRendita catastalee un valore derivante dalle tariffe d’estimo. Tali tariffe sono elaborate dall’Agenzia del Territorio c.d. Catasto. Esso si ottiene in funzione della zona censuaria, alla categoria catastale e della classe di merito dell’immobile.

  • Cos’è la Zona censuaria in cui si trova un immobile?

La zona censuaria corrisponde alla porzione omogenea di territorio comunale; ordinariamente essa è una sola per i comuni medio piccoli e più di una per le città più grandi. La redditività dei fabbricati si può considerare uniforme.

La zona censuaria può comprendere un solo comune o una porzione di esso, a patto che le zone siano accomunate da similari caratteristiche ambientali e socio-economiche. Per ogni zona censuaria esiste uno specifico “quadro tariffario” consultabile presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate del proprio Comune.

  • E cos’è invece la Consistenza?

La consistenza di un immobile corrisponde alla sua dimensione. Per abitazioni e uffici (immobili di categoria A) essa si esprime in “vani”. Per i negozi, i magazzini, le rimesse (immobili di categoria C) si esprime in metri quadri. Per tutti gli immobili a destinazione collettiva invece (ospedali, caserme, ecc.) essa è espressa in metri cubi. Per gli immobili appartenenti alle categorie speciali dei gruppi D ed E la consistenza catastale non viene espressa in visura catastale.

  • Come si determina fisicamente la rendita?

Per le unità immobiliari facenti parte delle categorie A, B e C la rendita catastale si ottiene moltiplicando la consistenza per la tariffa unitaria specifica per comune, zona censuaria e corrispondente a categoria e classe. Per le unità immobiliari appartenenti ai gruppi delle categorie D ed E, invece, la rendita è determinata attraverso la stima diretta.

Il parametro della rendita catastale, per chiunque non fosse in grado di effettuarne il calcolo, è indicata, per ciascun immobile da una semplice visura catastale. Richiedendo quindi una visura si viene subito in possesso del valore della rendita per un fabbricato o del reddito dominicale e agrario, per ciascun terreno.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei consumatori un servizio di consultazione delle rendite catastali online. Tale servizio è gratuito. Consente di avere informazioni riguardanti i dati sulla rendita e informazioni su immobili censiti al Catasto fabbricati e dati sui redditi dominicale e agrario, nonché informazioni su immobili censiti al Catasto terreni.

È sufficiente indicare nei campi di ricerca del modulo il proprio codice fiscale, gli identificativi catastali del bene immobile (Comune, sezione, foglio, particella) e la Provincia di ubicazione del fabbricato/terreno.

Qualora si dovessero riscontrare errori nei dati catastali riguardanti il proprio immobile, ciascun cittadino può chiedere una correzione alla banca dati dell’Agenzia.

La domanda di correzione può essere presentata presso tutti gli Uffici, o, in alternativa, servendosi del servizio online Contact center. Il richiedente deve specificare nella sua richiesta, le proprie generalità, i dati catastali dell’immobile, la situazione riscontrata e tutte le altre notizie utili alla correzione dell’errore.

Per avere una stima della rendita catastale gratis online di un immobile è possibile andare sul sito rendita-catastale.it

COSA C’È DIETRO UNA VISURA CATASTALE ONLINE?

La visura non è una mera sintesi di dati e atti catastali relativi ad un immobile. Prima di tutto essa è un documento che permette di acquisire dati identificativi e reddituali di terreni e fabbricati (i vari: sezione, foglio, particella, subalterno) mediante i quali è possibile rintracciare fisicamente sul territorio urbano proprio quella data unità. Poi, ciascuna visura catastale online permette la consultazione di dati anagrafici delle persone fisiche e giuridiche aventi diritto di proprietà sui suddetti terreni e fabbricati. Grazie ai dati catastali risultanti dalla visura catastale on line è possibile ottenere anche dati grafici di terreni (mappa catastale) o di unità immobiliari urbane (planimetria catastale online). La planimetria catastale online infatti consente di desumere – in conformità alle regole catastali – contorni, suddivisione e distribuzione dei locali interni di un immobile, dati metrici e altre informazioni.

Un’altra importante caratteristica della visura catastale, tuttavia, è il suo essere una sorta di “promemoria fiscale”, promemoria e garanzia assieme, per il proprietario dell’immobile. La visura deve riportare per legge tutte le informazioni principali relative ad un immobile regolarmente registrato e censito in catasto. Le informazioni contenute devono essere sempre aggiornate e precise. In particolare tra esse quella della rendita catastale, che rappresenta il valore fiscale attribuito a tutti i fabbricati (per i terreni esiste il reddito dominicale ed agrario, che ha la stessa funzione ed importanza della rendita catastale) censiti sul suolo italiano e che costituisce un parametro fondamentale per la determinazione delle imposte sugli immobili. La rendita catastale è importantissima anche per la stipula di atti di compravendita, di donazione e di successione. Essa determina, in definitiva, il valore di un immobile, cambia infatti in base alla categoria, alla classe, e al Comune in cui l’unità immobiliare si trova.

FOCUS SULLA RENDITA CATASTALE

La rendita catastale è quel dato numerico indicato dalla visura catastale online che serve ad identificare il valore di un immobile per il fisco. Ogni volta che un immobile diviene agibile (ed entro trenta giorni dalla sua dichiarata agibilità) per la destinazione d’uso prevista il proprietario deve richiedere all’Agenzia del territorio l’attribuzione di una rendita catastale per quell’immobile. Solitamente l’ente si avvale di un perito, o un altro tecnico abilitato alla stima delle rendite catastali, ed è bene sapere che ciascun proprietario di un bene immobile può però proporre un proprio valore di rendita, avvalendosi a sua volta della stima di un professionista. Sussiste quindi un anno di tempo per poter ricorrere presso l’Agenzia, se si constata che la rendita proposta per un dato appartamento non sia conforme al valore stimato da un altro perito non di parte. Ciascuna visura catastale online riporta tra i dati fiscali dell’immobile anche il valore della rendita, è così anche per la visura catastale storica ovviamente. La purtroppo crescente inadeguatezza come strumento per la base imponibile, ha comportato nel tempo l’adeguamento del parametro della rendita catastale, che dal 1997 è aumentata già del 5% per questo motivo. I provvedimenti per le rivalutazioni e gli adeguamenti della rendita catastale interessano tutti i fabbricati che hanno subito delle modifiche sostanziali (non opportunamente dichiarate attraverso una variazione catastale o una comunicazione di inizio lavori) alla struttura dei vani principali, quali bagni e cucine, alla disposizione dei tramezzi o alla destinazione d’uso. È questo ad esempio il caso di fabbricati rurali che a seguito di modifiche e lavori hanno in fine perso il loro carattere di ruralità. Anche i terreni sono tenuti ad avere un valore fiscale che faccia da base imponibile, ma questo non è chiamato rendita catastale, quanto piuttosto reddito dominicale. Il reddito dominicale è indicato parimenti su tutte le visure catastali per terreni e sulla visura catastale storica per terreni.

COSA FARE QUANDO I DATI DI VISURA E PLANIMETRIA NON CORRISPONDONO?

Ecco un piccolo vademecum per tutte le persone che hanno riscontrato errori sulla visura catastale o sulla planimetria catastale online. A chi non è capitato di richiedere una visura per un immobile e di notare difformità con i dati forniti per lo stesso immobile da una planimetria? Visure e planimetrie sono documenti molto diversi. La visura fornisce i dati identificativi dell’immobile (sezione, foglio, particella e subalterno, che servono a rintracciare il luogo in cui l’immobile si trova fisicamente, sulla base degli schemi catastali), l’indirizzo, i dati anagrafici del proprietario (e di eventuali usufruttuari o nudi proprietari, se la proprietà è condivisa e la visura è una visura per immobile lo segnalerà), e i dati cosiddetti “di classamento”. I dati di classamento indicati dalla visura catastale online corrispondono a categoria, classe, numero di vani e/o metri quadri, zona censuaria ed eventuale microzona – se presente per il catasto -, consistenza, rendita e reddito dominicale per i terreni.

La planimetria catastale online invece, altro non è che un disegno, una piantina. Piantina che rappresenta graficamente  gli spazi interni dell’immobile. Ad un primo sguardo, in presenza di una planimetria catastale è possibile distinguere la distribuzione interna dei vani dell’appartamento, e individuare dove si trovano le camere, la cucina, il soggiorno, i bagni e persino eventuali pertinenze dell’unità immobiliare, quali cantine, ripostigli, cantinole e giardini. In secondo luogo la planimetria riporta i dati catastali (proprio come la visura catastale online) e altri dati tecnici, quali ad esempio l’altezza dei vani, le varie destinazioni dei locali, l’orientamento dell’immobile rispetto al nord e l’indicazione del piano dell’unità abitativa.

È possibile che talvolta i dati catastali indicati da visura e planimetria non corrispondano. Come procedere in questi casi?

Per tutti gli utenti con credenziali già registrate sulle piattaforme Entratel o Fisconline, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione uno sportello online che permette la correzione degli errori che non richiedono l’intervento diretto di un perito. Le planimetrie catastali fanno casistica a sé, richiamando praticamente sempre l’intervento di un professionista per la verifica della corrispondenza con lo stato di fatto. Se l’errore riguarda però inesattezze circa i dati del proprietario dell’immobile (nominativo o codice fiscale errati, luogo e data di nascita errati ecc) sia su visura che su planimetria, è possibile presentare richiesta di correzione tramite il Contact Center dell’Agenzia delle Entrate. L’utente dovrà trovarsi in possesso dell’atto notarile di acquisto (o un altro atto pubblico), della dichiarazione di successione, la domanda di voltura catastale, o, se presente, di una copia della denuncia di nuova costruzione o di variazione, così come presentate al catasto. Se invece l’errore riportato dalla visura riguarda più direttamente i dati dell’immobile o altro (es: variazioni nel numero di vani o dei metri quadrati dichiarati dell’unità), sarà necessario essere in possesso dell’identificativo catastale dell’immobile e gli estremi di uno dei seguenti documenti: atto notarile di acquisto, dichiarazione di successione, una denuncia al catasto per nuova costruzione o di variazione (e tutti gli altri eventuali documenti che possano aiutare ad attestare le avvenute variazioni).

STABILIRE IL VALORE DI UN IMMOBILE: LA VISURA CATASTALE E LA RENDITA CATASTALE

Cosa c’è dietro una visura catastale? La visura catastale non è una mera consultazione dei documenti e degli atti catastali relativi ad un immobile. Permette sì di acquisire dati identificativi e reddituali di terreni e fabbricati (la sezione urbana, particella, foglio, subalterno, o persino il Comune in cui l’unità immobiliare è sita), la consultazione dei dati anagrafici delle persone fisiche e giuridiche che godono del diritto di proprietà sui suddetti terreni o fabbricati, e permette di ottenere i dati grafici dei terreni – le mappe catastali – e delle unità immobiliari urbane – le planimetrie catastali; ma è anche una sorta di “promemoria fiscale” e assieme una garanzia per il proprietario dell’immobile. Scopriamo perché. La visura catastale è come una carta di identità dell’immobile, aggiornata e precisa (deve esserlo per legge!) e consente di determinare la rendita catastale.

La rendita catastale (che compare anche nei seguenti documenti: visura catastale storica, visura su soggetto ed elenco immobili) è il valore fiscale attribuito agli immobili (la rendita catastale si riferisce ai fabbricati, mentre il reddito dominicale ed agrario fa riferimento ai terreni) e rappresenta un parametro fondamentale per la determinazione delle imposte sugli immobili (IMU, Tasi, imposta di registro ecc) e per stipulare atti di compravendita, di permuta, di donazione e successione.

La rendita catastale in definitiva determina il valore di un’immobile, essa cambia infatti in base alla categoria, al Comune ed alla classe dello stesso ed ogni unità immobiliare ne possiede una, ad eccezione di tutti quegli immobili detti “a destinazione speciale” (chiese, cimiteri, porti, stazioni, ecc).

TUIR E REDDITO FONDIARIO: COME SI DETERMINANO LE IMPOSTE SUGLI IMMOBILI E SUI TERRENI

Il TUIR, o Testo unico delle imposte sui redditi, è un decreto legge (DPR 917/1986) atto a regolare le imposte sul reddito dei cittadini italiani. È il testo di riferimento per chi ha bisogno di conoscere i meccanismi attraverso cui generare le imposte sui redditi. Il TUIR sancisce quali sono i redditi, gli oneri e le perdite che concorrono a formare il reddito complessivo dei proprietari o titolari di un diritto di godimento; determinando separatamente per ciascuna categoria e secondo le disposizioni dei singoli capi del DPR il totale complessivo dell’imponibile da pagare.

Di seguito seguirà una serie di informazioni importanti sul trattamento fiscale da adottare relativamente ai redditi fondiari, ossia quelli derivanti dal possesso di terreni che devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi.

I redditi fondiari, ai sensi della Legge Italiana, sono quelli inerenti a fabbricati e terreni sul territorio dello Stato. Sono o devono essere iscritti con attribuzione di rendita al catasto dei terreni o al catasto edilizio urbano. Questi, stando all’Art.25, c.2, D.P.R. 917/1986 vanno dichiarati, secondo il criterio di competenza, nella dichiarazione dei redditi e sono formati da tre distinte tipologie di reddito (i redditi dominicali dei terreni, i redditi agrari ed i redditi di fabbricati), che vanno calcolate separatamente, ma che infine, sommate, concorrono a formare un reddito complessivo. Il reddito fondiario si applica a tutti i soggetti che possiedono degli immobili, a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale per il periodo di imposta in cui si attesta il possesso.

I redditi dominicali dei terreni corrispondono a quella tipologia di reddito che attiene alla proprietà derivante da terreni situati nel territorio dello Stato. Essi sono disciplinati dagli articoli 27 a 35 del TUIR, e ad essi si riferiscono quei terreni che sono o devono essere iscritti, con attribuzione di rendita, nel catasto dei terreni (i terreni siti all’estero costituiscono e generano redditi diversi).

I redditi agrari sono quella parte di reddito fondiario attribuita al capitale di esercizio ed all’organizzazione di un’attività agricola. È quindi, in sostanza, quel reddito attribuito ai fini fiscali a chi utilizza un terreno agricolo. Sia il reddito dominicale che quello agrario si determinano mediante l’applicazione di tariffe d’estimo stabilite in base alle norme e alle leggi catastali, tariffe che possono variare in base alla qualità, classe e persino tipologia di coltura presente sul terreno. Il modo più sicuro ed affidabile per conoscere i redditi dominicali o agrari derivanti da un terreno è consultare la sua visura catastale aggiornata. La visura catastale infatti è l’unico documento che fornisce dati quali l’identificativo dell’immobile (foglio, numero o mappale, e subalterno), i dati di classamento (superficie, tipo di coltura, classe ed eventuali deduzioni), il comune censuario di riferimento, ed i redditi dominicali ed agrari del terreno. È importante controllare che la visura catastale sia aggiornata alle ultime variazioni sull’immobile, poiché ogni cambiamento va, per legge, sempre segnalato al catasto.

Infine i redditi di fabbricati, disciplinati dagli articoli da 36 a 43 del D.P.R. 22 dicembre 1986 n.917, sono costituiti dal reddito medio ritraibile da ciascuna unità immobiliare urbana, e cioè i fabbricati e le altre costruzioni stabili o le loro porzioni suscettibili di reddito autonomo. Anche le aree occupate dalle costruzioni, e quelle che ne costituiscono pertinenze si considerano parti integranti delle unità immobiliari. Per determinare il reddito medio ordinario di un fabbricato, come per il reddito dominicale e quello agrario, è necessario attribuire tariffe d’estimo, stabilite per ciascuna categoria e classe di immobile.

COME SI LEGGE LA VISURA CATASTALE DI UN TERRENO?

Poche sono le differenze tra una Visura Catastale di un immobile e la Visura Catastale di un terreno; tenendo presente tutti i parametri elencati nel nostro post precedente, passiamo ora in rassegna i parametri specifici della Visura Catastale di un terreno, per facilitare la vostra lettura:

  • Dati Identificativi

Identificano il terreno in carico ad un soggetto.

Foglio: Indica una porzione del territorio del Comune.

Particella: Indica una determinata area adibita a terreno che si trova all’interno del foglio.

Subalterno o Sub: Non viene indicato per i terreni. È presente solo nel caso in cui si richieda la Visura Catastale di un terreno che include porzioni di fabbricati rurali, e che prevede quote di possesso differenti detenute da soggetti differenti. In questo caso, in questo campo, viene indicato il subalterno per distinguere la singola unità immobiliare.

  • Dati di Classamento

Indicano l’insieme dei dati che permettono di ricavare la corrispettiva rendita di un terreno.

Qualità: indica la tipologia di coltura effettuata su tale terreno (ad esempio: seminativo irriguo, seminativo arborato, prato, pascolo ecc). Al momento presente si identificano all’incirca un centinaio di qualità.

Classe: Esprime la produttività di una coltura. Si individuano cinque classi, la prima esprimente il parametro della migliore produttività colturale.

Superficie: Indica l’unità di misura di un terreno. Può essere riportata in Ettari (10.000 mq), Are (100 mq) e Centiare (1mq).

Reddito: È costituito dal Reddito Dominicale e dal Reddito Agrario. Il Reddito Dominicale (RD) è il reddito attribuibile alla proprietà. Il Reddito Agrario (RA) invece è quello attribuibile all’imprenditore agricolo. Per individuare le tariffe per tali redditi è necessario consultare la Gazzetta Ufficiale per Comune, qualità di coltura e classe.

  • Altre Informazioni

Qui di sotto la Visura Catastale riporta informazioni come l’anno dell’ultimo frazionamento che ha interessato il terreno in carico al soggetto ecc.

Buona lettura della vostra Visura Catastale Online !