CALCOLO BOLLO AUTO E VISURA PRA. COME EFFETTUARE CORRETTAMENTE IL CALCOLO DEL BOLLO?

Il calcolo per la tassa di possesso auto e moto può spesso essere problematico: è frequente che anche le persone più attente sbaglino la corretta scadenza per il pagamento. Come si può fare ad evitare questo problema? È semplice: bisogna conoscere giusto un paio di informazioni per effettuare il corretto calcolo bollo auto. Questo calcolo si può fare partendo dal dato della targa, o dalla potenza del veicolo (in KW o CV) – dato va utilizzato omettendo le eventuali cifre decimali. Molte persone ritengono erroneamente che il calcolo bollo auto sia già incluso nei dati forniti da una visura pra, ma non è così! La visura pra riporta sì tutte le informazioni principali su un veicolo e l’eventuale presenza di gravami, ma non l’importo preciso della tassa di possesso da pagare.

Anche la visura pra si può ottenere da una ricerca per numero di targa o di telaio, essa elenca i dati tecnici principali che riguardano un autoveicolo, motoveicolo o rimorchio (quali ad esempio la data di immatricolazione, la cilindrata, i KW o CV, il tipo di alimentazione, i dati anagrafici del proprietario o la presenza o meno di procedimenti a carico del veicolo, come ad esempio il fermo amministrativo); ma per conoscere l’importo preciso da pagare occorre servirsi di altri metodi. Il più efficace può essere quello di rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, che a titolo gratuito e anche online, mette a disposizione dei suoi utenti una piattaforma per il calcolo del bollo auto gratis. La piattaforma dell’Agenzia delle Entrate offre persino la possibilità di risalire agli importi pagati negli anni passati, semplicemente inserendo i dati richiesti e precisando l’anno per cui si vuole conoscere l’importo è possibile ottenere in tempo reale questi dati, che è sempre importante poter conservare.

MEMORANDUM E CONSIGLI PER CHI DEVE ACQUISTARE UN VEICOLO

La vostra vecchia automobile non è più recuperabile? Avete necessità o voglia di acquistare un nuovo veicolo? Questo articolo fa al caso vostro, ecco un piccolo memorandum per chi ha appena deciso di comprare una nuova automobile. Il modello è stato scelto, il colore pure, il concessionario di fiducia è pronto a fornirvi le chiavi, cosa manca? L’immatricolazione! Per chi acquista un veicolo nuovo ci sono ben due modalità di immatricolazione: la più comoda, ma anche costosa, è quella di ricorrere ad un’agenzia di pratiche auto. Nella maggior parte dei casi è lo stesso concessionario a segnalare all’agenzia la necessità di una nuova targa e una carta di immatricolazione del veicolo. L’agenzia si fa quindi carico di tutte le operazioni necessarie al regolare reperimento di questi documenti, si mette in contatto con Motorizzazione Civile e Pra, ed ottiene documenti e Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) che poi consegna al nuovo proprietario. La seconda modalità di immatricolazione è fai-da-te, e prevede che sia proprio l’acquirente ad espletare online tutte le pratiche di immatricolazione della propria nuova auto; sarà suo il compito di inoltrare al concessionario i documenti necessari (tra cui, tra gli altri, il proprio documento di identità e codice fiscale, i modelli NP2C e NP2D opportunamente compilati, una dichiarazione di conformità o un certificato di conformità europeo con omologazione italiana  e la domanda compilata sul modulo TT2119 e firmata) nonché il famoso modello di iscrizione al Pra.

In caso dell’acquisto di un usato bisognerà pensare ad un passaggio di proprietà. Il passaggio di proprietà prevede che la firma del proprietario del veicolo venga autenticata sull’atto di vendita e che entro 60 giorni dall’atto si registri al Pra il passaggio di proprietà. Dopo che ciò è avvenuto il Pra procede nell’aggiornamento del Certificato di Proprietà, da questo momento in avanti il nuovo proprietario del veicolo figurerà anche sui documenti telematici e sulla visura pra di quel veicolo. È importante inviare comunicazione alla Motorizzazione Civile contestualmente all’aggiornamento del Certificato di Proprietà: la Motorizzazione è tenuta per legge ad essere notificata anche di eventuali cambiamenti all’alimentazione del veicolo o altre trasformazioni d’uso, pena il pagamento di una sanzione. Un consiglio prezioso per chi sta acquistando un’auto usata è quello di acquistare una visura pra per targa o telaio del veicolo prima di procedere alla finalizzazione degli atti. Non c’è altro modo sicuro infatti per controllare che sul veicolo non siano iscritte ipoteche o altri tipi di gravami che ne renderebbero impossibile la circolazione. Una volta che il veicolo sarà intestato al nuovo proprietario e tutti i documenti saranno in regola non resterà che effettuare il calcolo bollo auto. Operazione semplice e rapida, il calcolo bollo auto è ora possibile anche online su molti siti, fornendo semplicemente il numero di targa e la regione (o provincia autonoma) di residenza del proprietario.

PRA E DIGITALIZZAZIONE

Grazie ad una completa digitalizzazione del settore pratiche auto, la quasi totalità dei documenti gestiti da Pra e Motorizzazione Civile, tradizionalmente disponibili in modalità esclusivamente cartacea, sono ora in versione telematica. Tramite codici e passwords è infatti possibile connettersi da qualsiasi luogo e accedere a ciascuna informazione di interesse. Prima tappa, ottobre 2015: Pra e Motorizzazione cessano di erogare tagliandi e certificati di proprietà dei veicoli in formato cartaceo. Da oramai più di un anno è infatti possibile consultare il proprio certificato di proprietà digitalmente. Da gennaio 2016 è iniziato il lungo processo di “cancellazione” del Pra che ha lo scopo di produrre meccaniche sempre più celeri per la produzione e l’amministrazione delle pratiche auto. L’obiettivo finale è la completa de-materializzazione delle pratiche relative alla proprietà del mezzo, agli atti di vendita e ai passaggi di proprietà. Fino ad oggi Pra e Motorizzazione hanno avuto funzioni differenti per aspetti amministrativi spesso collidenti: il Pra è l’ente preposto alla gestione dei dati e la Motorizzazione quello tenuto ad amministrare e gestire la circolazione dei veicoli e la loro esistenza simultanea, unita ad una burocrazia lenta e farraginosa ha creato non poco spesso difficoltà e ritardi nell’erogazione dei servizi ai cittadini.

Il principale documento erogato dal Pra che fornisce informazioni di natura tecnica, anagrafica e giuridica sui veicoli è la visura pra. Da ormai diversi anni è possibile acquistare online la visura pra partendo da una ricerca per targa o per telaio. Un altro importante servizio ormai disponibile anche online è la visura cronologico proprietari pra. Non una visura vera e propria, ma un documento in grado di fornire tutte le informazioni precise relative alle compravendite e ai passaggi di proprietà. La Motorizzazione Civile invece è responsabile dell’erogazione del Libretto di Circolazione e del Certificato di Proprietà, ora Certificato di Proprietà Digitale. Da qualche mese a questa parte anche l’Agenzia delle Entrate ha accelerato il suo processo di digitalizzazione e informatizzazione in materia di pratiche, permettendo anche online il calcolo bollo auto e il suo immediato pagamento (precedentemente era possibile effettuare il calcolo bollo auto presso le sedi Aci, o rivolgendosi ad un ufficio privato di pratiche auto).

VEICOLI STORICI E PRA: COME FUNZIONA LA RIDUZIONE DELL’IPT

I proprietari di veicoli storici con più di trent’anni non sono tenuti al pagamento dell’intera imposta provinciale di trascrizione (IPT) ma possono usufruire del beneficio del pagamento di un’IPT “ridotta”. L’imposta provinciale di trascrizione (o IPT) è una tassa dovuta alla provincia di residenza, che si applica alla maggior parte delle richieste presentate al Pubblico Registro Automobilistico. L’IPT è dovuta per ciascun veicolo, ma non per ciascuna operazione – sono esenti dal pagamento dell’imposta ad esempio il calcolo bollo auto e la visura pra, ma è obbligatorio per legge corrispondere un’IPT per la prima iscrizione di un veicolo al Pra o per la trascrizione di alcuni atti; il suo importo di partenza è stabilito da un Decreto del Ministero delle Finanze, anche se ciascuna Provincia può sempre deliberare per l’aumento dell’importo stabilito con una maggiorazione fino ad un massimo di un 30% della cifra.

I veicoli storici possono quindi ottenere uno sconto sul pagamento dell’IPT. Ma quali, tra tutti, sono da considerare “veicoli storici”? Rientrano in questa categoria tutti i veicoli costruiti da oltre trent’anni salvo prova contraria, nel nostro paese l’anno di costruzione coincide con l’anno di prima immatricolazione – compresi tutti quelli non adibiti ad uso professionale o utilizzati nell’esercizio di attività di impresa, arti o professioni. Come si fa a non sbagliare nel riconoscimento di un veicolo di interesse storico o collezionistico?

Per conoscere dati così precisi è sempre consigliabile affidarsi ad una visura pra. Attualmente, per disposizione del Ministero delle Finanze, la riduzione dell’IPT per gli autoveicoli porta la tassa a 51,65 euro, 25,82 euro invece per tutti i motoveicoli. Il proprietario che vuole usufruire della riduzione deve farne espressa richiesta sulla nota di presentazione al Pra, non dimenticando di indicare anche gli estremi di legge (art.63, comma 4, della L. 342/2000) in virtù della quale è possibile servirsi di quest’agevolazione. È importante ricordare che:

  • A partire dal 1 gennaio 2015, a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2015, non godono delle riduzioni dell’imposta provinciale di trascrizione i veicoli storici ultraventennali (ma solo gli ultratrentennali), come invece avveniva in precedenza.
  • Fa eccezione a questa disposizione la provincia autonoma di Bolzano, che ha invece confermato una riduzione a partire dal ventesimo anno d’età per tutte le auto d’epoca, ed ha garantito l’esenzione IPT per tutti i motocicli ultraventennali di interesse storico e collezionistico.
  • La riduzione dell’IPT non ha nulla a che fare con il calcolo bollo auto. Il bollo è sì una tassa provinciale anch’esso, ma ciascun proprietario è sempre tenuto a pagarlo per il solo possesso del veicolo che è iscritto a lui presso il Pra, perché “il possesso vale titolo”.

 

VISURA PRA E BOLLO: COSA NON DIMENTICARE PER NON INCORRERE IN SANZIONI

Il Pra è un registro pubblico, preposto alla raccolta e conservazione delle informazioni relative a tutti gli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi ad esso iscritti. Il Pra può rilasciare – a richiesta, dati su qualsiasi veicolo mediante visura pra, una vera e propria “carta di identità del veicolo”, in grado di evidenziare, tra le altre cose, anche la presenza di eventuali gravami, ipoteche e procedimenti, come ad esempio il fermo amministrativo – iscritti su di esso. Perché è così importante conoscere l’esistenza di gravami? Alcune iscrizioni su veicolo possono avere vero e proprio “carattere ereditario” – tra i più noti di essi, appunto, il fermo amministrativo – nel senso che passano di proprietario in proprietario e non vengono considerati estinti fino a quando il debito per cui il procedimento è stato iscritto non viene opportunamente saldato. Dicevamo che la visura pra è l’unico modo attendibile, pratico e veloce per riuscire a verificare l’esistenza di iscrizioni e gravami su un veicolo: per ottenerne una è necessario semplicemente possedere il numero di targa o il numero di telaio dell’autoveicolo interessato, il resto faranno i sistemi informatici del Pra, che rilasciano visure quotidianamente, con precisione e puntualità.

Un’altra importante verifica che ciascun proprietario di auto deve effettuare annualmente è che sia stato fatto il calcolo bollo auto correttamente. Il bollo auto, o tassa automobilistica (precedentemente denominata “tassa di circolazione”) è un tributo locale che grava su tutti gli autoveicoli e motoveicoli italiani immatricolati presso il Pra, in favore della Regione italiana in cui è iscritta la residenza del proprietario del veicolo. Il calcolo bollo auto va effettuato periodicamente, e la tassa deve essere pagata anche in caso di mancata circolazione del veicolo. Chi non paga il bollo è passibile di sanzioni anche molto elevate (in caso di mancato pagamento per tempi prolungati), e in ultima analisi, può vedersi iscrivere anche un procedimento di fermo sul veicolo con bollo non pagato (procedimento che ne impedirebbe la circolazione).

ATTENZIONE AL FERMO AMMINISTRATIVO!

Come si può verificare l’esistenza di un fermo amministrativo su un veicolo? L’iscrizione del fermo amministrativo avviene presso il Pubblico registro automobilistico e può comportare dei gravi disagi per il proprietario di un’auto o un motoveicolo. Verificare se su un veicolo sussiste procedimento di fermo è relativamente semplice, con una visura pra si può infatti venire rapidamente a conoscenza di ciò, anche senza recarsi mai fisicamente in un ufficio della motorizzazione o del Pra. La visura pra infatti ricerca l’esistenza di gravami e ipoteche, oltre a fornire le informazioni più importanti circa la tipologia di un veicolo e il suo proprietario. Il fermo amministrativo può derivare da molteplici cause: una banale multa presa su strada e non pagata, il mancato saldo di un tributo o una tassa di altra natura (IRPEF, IVA, ICI, persino bollo auto non pagato); quale che sia il caso però, può avere delle conseguenze gravi. La disponibilità di un veicolo sotto fermo amministrativo è limitata per legge, e il proprietario sorpreso a circolare su veicolo in stato di fermo è costretto al pagamento di una forte penale. Inoltre il veicolo in stato di fermo non può essere venduto, ceduto, radiato, demolito od esportato in nessun modo. Anche in questi casi sono previste penali o addirittura conseguenze più gravi!

Consigliamo sempre a chiunque possegga un veicolo di fare molta attenzione e di non sottovalutare mai le scadenze per il calcolo bollo auto e del suo pagamento, di non incorrere in spiacevoli dimenticanze quando si tratta di saldare una multa presa per aver violato il codice della strada, e generalmente, di tenere sempre a mente e sotto controllo le proprie scadenze in materia di tributi e tasse!

Il calcolo bollo auto, che è una procedura semplice ma che salva dai rischi conseguenti da un mancato pagamento della tassa regionale sul possesso, è ora effettuabile anche online!

BOLLO AUTO: COSA FARE QUANDO SI RICEVE UN AVVISO ERRATO PER IL RITARDATO PAGAMENTO

Talvolta le Regioni e le Province autonome inviano comunicazione ai privati cittadini per il pagamento del bollo auto anche quando questo è stato già pagato entro i tempi. Il calcolo bollo auto va effettuato una volta all’anno, anche se la tassa ha più scadenze e va corrisposta in diversi momenti. Il bollo è direttamente legato al possesso del veicolo e non al suo reale usufrutto, per cui il calcolo bollo auto è obbligatorio anche per chi possiede un veicolo che non usa effettivamente. Può succedere che le Regioni ricevano con ritardo comunicazione dei pagamenti, e che quindi inviino notifica di pendenza anche quando non vi è stato ritardo. Per tutte quelle persone che ritengono questa notifica superflua, non necessaria, o basata su presupposti errati, è bene sapere che esiste un servizio apposito dell’Aci (l’ente preposto all’amministrazione e registrazione degli eventi riguardanti tutti i veicoli in circolazione in Italia).

È infatti possibile inviare una richiesta di riesame corredata da documentazione in formato elettronico. Perché la richiesta venga presa in considerazione è necessario utilizzare il modulo di richiesta ufficiale (reperibile anche online, oltre che negli uffici territoriali dell’Aci) e uno o più file in formato PDF o JPEG, a seconda delle necessità. Tutto il materiale inviato all’ente viene esaminato da operatori alla ricerca della soluzione di eventuali disallineamenti d’archivio, pendenze dal tributarie o contenziosi di altra natura in materia di tasse automobilistiche. Fino ad ora questo servizio è attivo per le seguenti Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Umbria oltre che per le Province autonome di Trento e Bolzano. È comunque consigliabile controllare lo stato del proprio veicolo mediante la richiesta di una visura pra, prima di procedere con un reclamo formale o con un ricorso all’Aci. La visura pra consente di avere in tempi rapidi tutte le informazioni circa eventuali gravami iscritti su un veicolo e relativi attori.

TUTTO CIÒ CHE C’È DA SAPERE SUL BOLLO AUTO

Il bollo auto è quella tassa che ogni proprietario di auto o motoveicolo è tenuto a pagare annualmente, perché il bollo auto è una tassa legata esclusivamente al possesso del bene. Indipendentemente dall’uso che si fa di un veicolo, quindi,  è sempre necessario effettuare il calcolo bollo auto e corrispondere la cifra dovuta alla Regione (o Provincia Autonoma) di residenza entro i termini previsti dalla legge. Chi non paga il bollo auto può incorrere in pesanti sanzioni, quindi attenzione! Le principali scadenze del bollo auto fanno riferimento ai mesi di aprile, agosto e dicembre (per le auto), gennaio e luglio (per quanto riguarda i motoveicoli) e gennaio, maggio e settembre per tutti i veicoli commerciali o quelli adibiti al trasporto merci (come ad esempio i rimorchi).

Bisogna sempre fare attenzione e distinguere il mese di scadenza e il mese di pagamento del bollo. Il mese di scadenza corrisponde al termine di scadenza effettivo della tassa automobilistica, oltrepassato il quale il veicolo viene considerato privo della copertura, e quindi sanzionabile; al secondo termine di scadenza invece corrisponde il limite ultimo entro il quale va corrisposta l’intera cifra del bollo (solitamente il mese di pagamento è immediatamente successivo a quello di scadenza della tassa). In tutti i casi farsi sorprendere con il bollo scaduto è una pessima idea! Ecco perché conviene effettuare il calcolo bollo auto per tempo e pagare sempre la tassa prima della sua scadenza! Per gli uffici regionali è molto semplice venire a scoprire un mancato pagamento, poiché ciascun veicolo, dal momento dell’acquisto viene iscritto al Pubblico Registro Automobilistico (Pra), che ne registra la proprietà e ne annota tutte le principali caratteristiche. È sempre possibile infatti rintracciare un veicolo (auto, moto o rimorchio) tramite numero di targa o telaio richiedendo una visura pra online. La visura pra riporta le informazioni principali di auto, moto o rimorchi (targa, telaio, dati tecnici, dati anagrafici del proprietario, presenza di eventuali gravami, ecc ecc) ma nessuna informazione circa l’importo del bollo auto da pagare!

COME FARE PER ROTTAMARE L’AUTO DI CONGIUNTO DECEDUTO?

La demolizione di un veicolo è una prassi che necessita di essere seguita alla lettera onde evitare di incorrere in noie o sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate o del Ministero dei Trasporti. I motivi alla base della rottamazione di un veicolo possono essere molteplici: il costo troppo elevato per la riparazione di un’auto troppo vecchia (soprattutto se posti a confronto con il costo per l’acquisto di un nuovo veicolo), il desiderio di passare ad un’auto meno inquinante e più al passo coi tempi, ecc. Insomma, quale che sia il motivo, la rottamazione è un argomento sempre attuale. Abbiamo già parlato di cosa fare e quali documenti vanno consegnati al concessionario, o all’impresa di rottamazione, per procedere con la demolizione; oggi però affrontiamo un argomento un po’ più spinoso. Cosa si deve fare se il proprietario di un veicolo da rottamare è deceduto senza la possibilità di intestare il veicolo ai suoi eredi? Un veicolo da rottamare può sempre essere consegnato da un erede, a patto che questi sia in possesso dei documenti di identità al momento della demolizione e che sottoscriva e consegni una dichiarazione in cui afferma, appunto, di trattarsi dell’erede del deceduto.

È bene sapere inoltre che in qualsiasi caso non è necessario che l’intestatario del veicolo sia presente alla demolizione. Il veicolo può infatti, per legge, essere consegnato anche dal detentore (cioè una persona differente dall’intestatario). Una cosa importante da controllare, nel caso in cui si voglia procedere alla rottamazione di un’auto che non era di nostra proprietà, come di un’auto che ci appartiene, è che su questa non gravi un fermo amministrativo. La maniera più sicura di conoscere l’eventuale stato di fermo amministrativo è quello di chiedere una visura pra per targa o telaio del veicolo. La visura pra infatti evidenzierà ogni tipo di gravame, iscrizioni, ipoteche, fermi amministrativi o impedimenti di altro genere. Qualora la carta di circolazione, il certificato di proprietà o la targa siano illeggibili o non a disposizione del detentore (o dell’erede) per la consegna al rottamatore, è necessario presentare copia della denuncia di smarrimento/furto/deterioramento presentata presso la stazione di Polizia o dei Carabinieri. Una volta che il veicolo sarà rottamato, per il proprietario non c’è più obbligo di effettuare il calcolo bollo auto per quel veicolo per i rimanenti mesi dell’anno. Cosa non vera ovviamente, se subito dopo la rottamazione di una vecchia auto se ne acquista una nuova: per ogni auto c’è l’obbligo annuale di effettuare il calcolo bollo auto e di pagare l’importo relativo, onde evitare di incorrere in pesanti sanzioni.

APPROFONDIMENTO SU VISURE PRA, PUBBLICO REGISTRO AUTOMOBILISTICO E BOLLO AUTO

L’automobile Club Italia (ACI) è l’ente incaricato di gestire il Pubblico Registro Automobilistico, altrimenti noto con l’acronimo Pra. Nel Pra sono contenute tutte le informazioni, attuali e storiche, circa le auto immatricolate in Italia. Il Pra custodisce iscrizioni, annotazioni e trascrizioni relative a tutti gli autoveicoli, i motoveicoli e ai rimorchi, e i loro proprietari, in quanto aventi diritti e doveri su beni mobili registrati secondo le norme previste dal codice civile, sono tenuti a comunicare con tempestività e precisione qualsiasi informazione (o variazione di dati) riguardante il proprio bene. Persino gli atti di demolizione o di cancellazione devono essere comunicati al Pra, che è archivio anche dei beni che ormai non esistono più.

Essendo il Pra un registro pubblico, può fornire a chiunque informazioni circa un veicolo regolarmente registrato. Attraverso la visura pra infatti, tutti possiamo venire a conoscenza di dati quali, il numero di targa, il numero di telaio, l’anagrafica del proprietario, lo storico dei precedenti proprietari del veicolo, ecc ecc. Richiedere una visura pra è una cosa semplice e rapida: è sufficiente essere in possesso del numero di targa del veicolo, o alternativamente, del suo numero di telaio.

Alcune società di servizi si incaricano di fornire, oltre la sopracitata visura pra, anche il calcolo bollo auto. Effettuare il calcolo bollo auto è importante! È un’operazione che ciascun proprietario di auto è tenuto a fare almeno una volta all’anno. Il bollo auto (o tassa regionale di possesso) è un tributo dovuto alla Regione che ogni proprietario di un veicolo è tenuto a versare. Ha una scadenza annuale che conviene sempre rispettare. Per effettuare il calcolo del bollo auto è necessario essere in possesso del numero di targa o di telaio del veicolo di nostro interesse.