VISURA CATASTALE ONLINE: QUALI SONO LE NOVITA’ E COME RICHIEDERLA

La visura catastale è un importante strumento per rimanere sempre aggiornati sullo stato catastale di un immobile, dal momento che permette a chiunque la richieda di venire in possesso di dati importanti come: i dati identificativi e reddituali dell’immobile, i dati anagrafici degli intestatari, i dati anagrafici dei terreni (attraverso la mappa catastale) e delle unità immobiliari urbane (con la planimetria catastale online) ed infine tutti gli atti di aggiornamento catastale relativi all’immobile. Oggigiorno è possibile richiedere anche una visura catastale online, in pochi minuti, ed ottenerla per qualsiasi dispositivo. Ricordiamo che la visura catastale è l’unico strumento affidabile per conoscere la rendita catastale dell’immobile, che altro non è che quel parametro che consente di calcolare senza margine di errore le imposte sugli immobili (l’IMU, la Tasi, la IUC, ecc).

Ormai quasi tutti sanno che a breve il Governo varerà la nuova riforma del Catasto, che, tra le altre cose, permetterà di calcolare il valore patrimoniale dell’immobile. Questo decreto attuativo della delega fiscale, che seguirà il decreto sui compiti e la composizione delle commissioni censuarie, permetterà di stimare i valori patrimoniali di più di 62 milioni di immobili, che saranno valutati anche in base all’ambito territoriale (e non più in base alle microzone comunali), ai redditi medi di locazione, alla destinazione catastale e alle caratteristiche architettoniche dell’immobile. Un’altra importante novità che interesserà il calcolo del valore patrimoniale dell’immobile e che sarà presente sulla nuova visura catastale è che questo valore sarà basato sul calcolo del numero di metri quadrati dell’immobile, e non più sul calcolo del numero dei vani.

Attualmente attraverso la visura catastale è possibile stabilire quali sono le quote di possesso dei proprietari o intestatari, qualora la proprietà fosse condivisa. Per chiunque se lo stesse chiedendo: la visura catastale online è sicura al pari di una normale visura catastale! Sono i tempi di attesa l’unico fattore di differenza: se una normale visura catastale è richiedibile presso tutti gli Uffici Provinciali del Territorio (con l’unica esclusione delle province autonome di Trento e Bolzano) o presso gli sportelli catastali attivi presso le sedi dei Comuni, delle comunità montane, delle Unioni di Comuni e delle Associazioni di Comuni; la visura catastale online è richiedibile virtualmente da qualsiasi parte del mondo, inclusa casa propria!

Allora cosa serve per richiedere una visura catastale on line? È semplice! Bisogna essere in possesso di almeno uno dei seguenti dati:

  • i dati anagrafici del titolare del diritto di proprietà sull’immobile che desta il vostro interesse (o del titolare di altri diritti reali di godimento), in questo caso si effettua una ricerca per persona fisica;
  • la denominazione ed il numero della Partita Iva dell’azienda intestataria dell’immobile (ricerca per persona giuridica);
  • il foglio, la particella ed eventualmente il subalterno dell’immobile da cercare, per effettuare così una ricerca per dati catastali dell’immobile;
  • l’indirizzo dell’immobile di interesse (ricerca per indirizzo dell’immobile)
  • il numero partita dell’immobile.

Cosa aspettate a richiedere la vostra visura catastale on line?

STABILIRE IL VALORE DI UN IMMOBILE: LA VISURA CATASTALE E LA RENDITA CATASTALE

Cosa c’è dietro una visura catastale? La visura catastale non è una mera consultazione dei documenti e degli atti catastali relativi ad un immobile. Permette sì di acquisire dati identificativi e reddituali di terreni e fabbricati (la sezione urbana, particella, foglio, subalterno, o persino il Comune in cui l’unità immobiliare è sita), la consultazione dei dati anagrafici delle persone fisiche e giuridiche che godono del diritto di proprietà sui suddetti terreni o fabbricati, e permette di ottenere i dati grafici dei terreni – le mappe catastali – e delle unità immobiliari urbane – le planimetrie catastali; ma è anche una sorta di “promemoria fiscale” e assieme una garanzia per il proprietario dell’immobile. Scopriamo perché. La visura catastale è come una carta di identità dell’immobile, aggiornata e precisa (deve esserlo per legge!) e consente di determinare la rendita catastale.

La rendita catastale (che compare anche nei seguenti documenti: visura catastale storica, visura su soggetto ed elenco immobili) è il valore fiscale attribuito agli immobili (la rendita catastale si riferisce ai fabbricati, mentre il reddito dominicale ed agrario fa riferimento ai terreni) e rappresenta un parametro fondamentale per la determinazione delle imposte sugli immobili (IMU, Tasi, imposta di registro ecc) e per stipulare atti di compravendita, di permuta, di donazione e successione.

La rendita catastale in definitiva determina il valore di un’immobile, essa cambia infatti in base alla categoria, al Comune ed alla classe dello stesso ed ogni unità immobiliare ne possiede una, ad eccezione di tutti quegli immobili detti “a destinazione speciale” (chiese, cimiteri, porti, stazioni, ecc).

PLANIMETRIA CATASTALE, ELENCO IMMOBILI, MAPPA CATASTALE ED EXPORT MAPPA CATASTALE: COSA SONO E QUANDO SERVONO

Quando si parla di Catasto, la prima cosa che viene in mente a tutti è generalmente la visura catastale o tutt’al più la mappa catastale. Invece, esistono molti documenti che hanno la loro propria utilità specifica e che è possibile richiedere per ottenere informazioni mirate e precise. Impariamo a conoscere le differenze tra tutti i principali documenti catastali che è possibile richiedere, così da non farci trovare mai impreparati:

La Planimetria Catastale

La planimetria catastale è una piantina, solitamente in scala 1:200, fornita dal Catasto, di una data unità immobiliare. Appartamenti, uffici, negozi o garage vengono rappresentati così come appaiono nei database degli uffici catastali dell’Agenzia del Territorio nella planimetria catastale. Mediante la planimetria catastale online è possibile identificare i “confini” delle stanze di una casa: il soggiorno, le stanze da letto, la cucina, i bagni, i ripostigli. La planimetria evidenzia anche cantinati e giardini, ripostigli e box, assieme a dati più tecnici come il piano dell’unità immobiliare, le altezze e le dimensioni dei singoli vani, i dati catastali e persino l’orientamento dell’immobile rispetto al Nord.

l’Elenco Immobili

L’elenco immobili catastale – altrimenti detto “elenco fabbricati”- invece, è un documento catastale atto ad enumerare tutte le unità immobiliari presenti in un fabbricato. Viene generalmente richiesto da chi ha necessità di avere accesso a tutte quelle informazioni catastali, quali ad esempio: il numero dei vani, le superfici in mq, o dati più tecnici, quali categorie, classi, rendite catastali, fogli, particelle, subalterni ed indirizzi, di uno o più immobili. L’elenco immobili però non fornisce alcuna informazione circa proprietari o intestatari di un immobile. È solitamente molto utile agli amministratori di condominio poiché è in grado di fornire in un unico documento le informazioni di più unità immobiliari contemporaneamente.

La Mappa Catastale

La mappa catastale (o un suo estratto) è un documento (una vera e propria “fotografia” del territorio in scala 1:2000), che evidenzia le forme dei fabbricati e dei terreni nel raggio di 1000 metri. Può essere utile per individuare i confini delle particelle degli immobili, le sagome degli edifici, gli accessi alle singole unità immobiliari, le parti comuni e le suddivisioni di immobili. La mappa catastale evidenzia anche i beni censibili come garage, cantine condominiali, box, giardini, cortili, alloggi dei portieri ecc.

L’Export Mappa Catastale

L’export mappa catastale infine, è un documento che rappresenta una porzione del foglio di mappa presente nella cartografia catastale nazionale. È fornito generalmente in scala 1:2000, ed  esemplifica una serie di informazioni sul territorio molto utili, quali ad esempio: le singole particelle, la viabilità, l’idrografia, i confini amministrativi comunali, provinciali, regionali e statali, ma anche i limiti di sezioni e dei fogli, i punti trigonometrici, le curve di livello ed i punti quotati. È possibile ottenere l’export di mappa catastale in tre distinti formati: il formato CXF (un foglio in formato Ascii, così come viene rilasciato dall’Agenzia del Territorio), il formato CML (Cadastal Markup Language, un linguaggio di esportazione dei dati cartografici in formato xml) ed il formato DXF (Drawing Interchange Format, o Drawing Exchange Format, che corrisponde allo standard più utilizzato per lo scambio di dati tra diversi programmi di disegno e di grafica vettoriale).

VISURA CATASTALE E PROVINCE A STATUTO SPECIALE

Perché non è possibile ottenere una Visura Catastale, una Mappa Catastale o un Elaborato Planimetrico per Bolzano o Trento?

Chiunque abbia già richiesto una visura catastale o un elaborato planimetrico prima d’ora, sa bene che i dati degli immobili presenti su tutto il territorio nazionale sono consultabili presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia del Territorio (purché siano essi inseriti in una banca dati informatica) o ottenibili online seguendo una procedura molto snella e l’immissione di pochi semplici dati. Trento e Bolzano, in quanto Province autonome, fanno eccezione.

Nelle province di Bolzano, Trento, Trieste e Gorizia, vige il sistema del catasto fondiario, derivante dal Catasto Austro-Ungarico, ed entrato a far parte del Catasto Italiano dal 1861. Prima di questa data infatti, nel nostro paese il catasto era formato da nove compartimenti; con l’inserimento del Catasto Austriaco nasce il decimo compartimento catastale, quello delle Nuove Province.

È quindi corretto dire che in Italia, attualmente, coesistono due sistemi di pubblicità immobiliare: da una parte la trascrizione delle vecchie province (improntata alla Legge Francese del 23 marzo 1855) e dall’altra il sistema detto Tavolare o Libro Fondiario, in vigore nelle nuove province di Trento, Bolzano, Trieste, Gorizia e in alcuni comuni delle province di Udine, Brescia, Belluno e Vicenza.

Ecco perché i dati relativi alle province suddette non sono presenti all’interno della banca dati del Catasto. A partire dall’entrata in vigore della L.R. 14 agosto 1999 n.4 e il successivo regolamento di esecuzione (D.P.G.R. 4 maggio 2000 n.4/L) tuttavia, anche le suddette province hanno iniziato una pratica di informatizzazione del libro fondiario, per giungere ad una trasposizione di tutte le informazioni sullo stato giuridico degli immobili su supporto tecnologico, sforzo volto a creare una banca dati per quei territori.