Quando aggiornare la planimetria catastale?

Con gli incentivi messi a disposizione dal governo, le ristrutturazioni di immobili, sia ad uso privato che commerciale, si sono fatte più numerose nell’ultimo biennio, sollevando alcune domande in materia di conformità e aggiornamento delle planimetrie catastali.

planimetria catastale

La planimetria catastale è un disegno tecnico in scala che mostra i contorni, la suddivisione dei locali interni e la loro destinazione, i dati metrici e altre informazioni relative ad un immobile. Si tratta di un documento che deve essere registrato al catasto e che è interessato da altri obblighi. Uno dei più importanti riguarda la conformità catastale: dal 2010, infatti è obbligatorio che un immobile in compravendita sia conforme alla planimetria catastale. Questo significa che, se nel corso degli anni l’immobile subisce delle modificazioni – ad esempio, in caso di ristrutturazioni – la planimetria catastale deve essere obbligatoriamente aggiornata.

Come verificare la conformità della planimetria catastale?

L’aggiornamento delle planimetrie catastali può riguardare anche lavori di ristrutturazione effettuati in passato. Per verificare se il tuo bene immobile è conforme alla planimetria catastale, ti basterà procurarti la planimetria catastale del tuo bene e verificare che sia coerente con la struttura e la suddivisione degli spazi attuale.

Puoi richiedere la planimetria catastale del tuo immobile online attraverso i canali ufficiali oppure attraverso i servizi messi a disposizione da piattaforme apposite.

In tal caso, il costo per la richiesta di questo documento si aggira attorno ai 10 euro.

Come comunicare la variazione catastale?

Quando effettui lavori di ristrutturazione che implicano spostamento di tramezzi, frazionamento o fusione di diverse unità immobiliari, cambio di destinazione d’uso dell’immobile, o creazione di nuove superfici, hai l’obbligo di comunicare queste variazioni al catasto.

Dopo aver comunicato la variazione al comune di riferimento e aver ottenuto l’autorizzazione ai lavori, hai 30 giorni di tempo dopo la fine dei lavori per comunicare la variazione catastale, la quale si effettua tramite procedura DOCFA: dovrai fare riferimento ad un tecnico abilitato che, tramite un apposito software, invierà telematicamente la planimetria catastale aggiornata.

IMMOBILE DA FRAZIONARE: COME E QUANDO È OPPORTUNO FARLO?

Frazionamento di un appartamento: come e quando è opportuno farlo? Quali sono i costi che comporta? E quali i pro e i contro?

Il frazionamento di un’unità immobiliare in due o più partizionamenti è una prassi comune, che talvolta può far aumentare notevolmente il valore di un bene immobile. Frazionare un bene unico è utile soprattutto nelle grandi città, dove non è inusuale che appartamenti di piccole dimensioni possano avere un valore di mercato per metro quadro superiore rispetto ad appartamenti di grandi dimensioni. Chi ricorre a quest’operazione solitamente? La divisione di un bene immobile è un’operazione diffusa, adatta a chi, ad esempio, ha la necessità di rimanere accanto al proprio nucleo familiare d’origine – pur volendo mantenere la propria privacy. È questo il caso di un nucleo familiare allargato (una famiglia con figli e genitori a carico), o più semplicemente, è quel tipo di soluzione adatta a chi non considera necessario vivere in un grande appartamento, e che invece desidera mettere a reddito il proprio bene. Anche oggi, dopo il decreto SbloccaItalia, il frazionamento rappresenta una soluzione con indubbi vantaggi: i costi per gli oneri da contribuire, variabili in base al Comune di appartenenza e comunque quantificabili con un computo metrico, sono considerati dal decreto pari a quelli per lavori di “manutenzione straordinaria”, e pertanto sono realizzabili senza titolo abilitativo ma con semplice CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata).

La procedura standard per il frazionamento di un immobile prevede, come prima cosa, la richiesta di un’autorizzazione. La procedura di frazionamento può avere inizio solo in seguito ad un opportuno controllo di legittimità delle preesistenze (conformità urbanistica, che può essere effettuata in Comune e conformità catastale, ottenibile dal Catasto). Il controllo prevede la verifica di tutti i documenti (visura catastale, planimetria catastale, conformità degli impianti, disposizioni e atti ufficiali che riguardano l’appartamento, ecc) e dello stato di fatto del bene. È importante fare attenzione che la verifica della conformità dei dati contenuti nella planimetria catastale online coincida con lo stato di fatto: eventuali difformità pongono un chiaro rischio, oltre a venire annoverati tra le false dichiarazioni.

Il passo successivo è ottenere una CILA, da consegnare in Comune. Attraverso la Comunicazione Inizio Lavori Asseverata il frazionamento può essere autorizzato dal punto di vista amministrativo ed urbanistico, ed è da questo punto in avanti che i lavori possono cominciare.

Una volta che i lavori saranno conclusi è opportuno ottenere una soppressione del precedente subalterno indicato dalla visura catastale online e la riassegnazione di due nuovi subalterni per ciascun frazionamento. Nelle note è opportuno richiamare il titolo abitativo con cui i lavori sono stati realizzati, per dimostrarne la conformità dal punto di vista urbanistico. La registrazione della nuova proprietà va effettuata con atto notarile: in caso di vendita delle unità, i nuovi proprietari devono venire in possesso di nuovi subalterni.