COME FUNZIONA IL SISTEMA CAMERALE ITALIANO?

Il Sistema Camerale italiano è una struttura che comprende l’insieme delle Camere di Commercio sul territorio nazionale e quelle all’estero, tutte le Unioni Regionali, le sedi distaccate, i Centri Estero Regionali, le Aziende Speciali, gli Eurosportelli, e molte altre infrastrutture, società e consorzi. Tutti questi organi concorrono a tutelare gli interessi generali del sistema produttivo, al fine di promuovere lo sviluppo locale, la trasparenza del mercato e generare armonia tra le singole imprese e l’amministrazione pubblica. L’organismo rappresentante l’Unione italiana delle Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura in Italia è Unioncamere, unico rappresentante istituzionale del sistema camerale italiano e attivo sin dal 1901; quello a livello europeo invece, – fondato nel 1958 in risposta alla nascita della Comunità Economica Europea – è Eurochambres: occhi, orecchie e voce della comunità economica a livello europeo.

Il Registro delle Imprese è una vera e propria anagrafe delle attività imprenditoriali del paese. È questo infatti il luogo dove sono immagazzinati e catalogati tutti quei dati (come gli atti di costituzione e le successive modifiche, gli atti di cessazione ecc) delle imprese italiane costituite in qualsiasi forma giuridica e settore di attività economica, purché aventi sede o altre unità locali sul territorio nazionale italiano. Il registro imprese è un registro pubblico, che, in seguito al D.M. 24 luglio 1996 e soprattutto al regolamento di attuazione successivamente emesso, ha previsto il riordino delle Camere di Commercio.

Il Registro delle Imprese, affidato alla Camera di Commercio locale, opera sotto la sorveglianza di un Giudice e si propone di fornire il quadro completo della situazione giuridica di ogni attività. Tra i suoi innumerevoli compiti vi è quello di erogare le visure camerali, le ispezioni camerali, le visure registro protesti ed il bilancio aziendale.

La visura camerale, in quanto “carta di identità”dell’impresa, restituisce le principali informazioni anagrafiche, giuridiche e societarie dell’attività. La visura camerale ordinaria ci informa circa la forma giuridica, la sede legale e le eventuali sedi secondarie od unità locali dell’impresa e fornisce dati sull’attività svolta e sulle sue cariche sociali; la visura camerale storica invece, ci permette di ottenere dati fin dalla fondazione dell’attività per arrivare ai giorni nostri. Questi servizi, ormai da qualche anno, sono comodamente richiedibili e fruibili anche online. Ma andiamo a vedere più approfonditamente di cosa si sta parlando.

L’ispezione camerale (o ricerca Partita Iva) è un documento contenente le principali informazioni relative alla denominazione, al codice REA, Codice Fiscale, Partita Iva, natura giuridica, stato dell’attività, indirizzo, attività primaria e posta elettronica certificata dell’impresa.

La visura protesti – che tiene conto dei dati aggiornati del Registro Informatico dei Protesti – è quel documento che fornisce informazioni in relazione ai mancati pagamenti (cambiali, vaglia cambiari o assegni bancari in tutto il territorio nazionale) a carico di una persona fisica o giuridica.

Il bilancio aziendale, infine, è quel documento contenente tutte le informazioni relative alle voci contabili dello stato patrimoniale, della nota integrativa e del conto economico dell’attività imprenditoriale che l’azienda è tenuta a redigere periodicamente, allo scopo di consentire il corretto accertamento della propria situazione patrimoniale e finanziaria. Il deposito di bilancio è obbligatorio unicamente per le Società di capitali.