VISURA CATASTALE E PROBATORIETA’

Il catasto italiano è probatorio? In che modo la visura catastale può garantire la probatorietà di un bene?
Un catasto può essere definito probatorio o non probatorio in base agli effetti giuridici che produce. Si ha un catasto probatorio quando esso è in grado di fornire la prova giuridica della proprietà.

Gli ultimi aggiornamenti in materia catastale ci dicono che il governo italiano ha recentemente presentato in Senato un disegno di legge in materia catastale (dopo il DEF 2016, la manovra del DL 50/2017 e vari altri tentativi più o meno fruttuosi di una nuova Riforma del Catasto) che ha lo scopo di riproporre l’art.2 della legge 23/2014. Il nuovo testo tiene conto dell’attuazione della delega in materia di competenze e organizzazione delle commissioni censuarie, di cui all’art.2, comma 3, lettera a della sopracitata 23/2014. Mediante l’attuazione di questo DL si garantirebbe un costante aggiornamento del Catasto, e quindi un allineamento con i dati relativi alle proprietà.

Il catasto italiano è attualmente non probatorio, in quanto non costituisce prova né dei diritti reali sui beni né della posizione dei confini rappresentati nelle mappe catastali, non ha quindi né probatorietà delle identificazioni né topografica.

In compenso l’attuale catasto fornisce – tra gli altri documenti – la visura catastale, la planimetria catastale (oltre che mappe catastali ed elaborati planimetrici, export di mappa e altro), tutti documenti che possono costituire prova dei diritti e dei confini nei quali questi diritti hanno validità e possono essere esercitati. La visura catastale e la planimetria catastale in particolare (soprattutto se certificate) offrono un prezioso supporto alla probatorietà di cui sopra.

Esiste in ultima analisi la possibilità di rendere il catasto probatorio, ma solo per l’aspetto topografico: un giudice può in mancanza di ulteriori elementi, far riferimento ai confini delineati da una mappa catastale, se è necessario determinare un confine incerto.

ARRIVANO LE VISURE PRA!

Da pochi giorni Prontocatasto fornisce un nuovo servizio! Oltre a visure catastali, visure camerali, planimetrie catastali, elaborati planimetrici ed altro, da questa settimana è possibile richiedere anche una visura PRA!

Ma cos’è una visura PRA?

Semplicissimo! Una visura PRA è un documento, rilasciato dall’Aci, che contiene informazioni su un veicolo e sul suo proprietario.

L’Aci (Automobile Club Italia) gestisce il Pubblico Registro Automobilistico (PRA appunto), che contiene tutte le informazioni relative alle iscrizioni, alle trascrizioni, alle annotazioni relative agli autoveicoli, ai motoveicoli e ai rimorchi, archiviate in quanto beni mobili registrati secondo le norme previste dal codice civile.

Il PRA è un registro pubblico, tutti possono richiedere ed ottenere dati e informazioni. Qualsiasi veicolo iscritto è rintracciabile in base al numero di targa. Il registro, in vigore dal 1927, fu istituito in base al Regio Decreto di Legge 15/03/1927 n. 436. Attualmente è regolamentato dal R.D. 29/07/1927 n. 436 e dalla legge 09/07/1990 n.187.

Richiedendo una visura Pra, il cliente otterrà in pochissimo tempo una scheda contenente tutte le informazioni tecniche relative al veicolo, i dati relativi al suo proprietario e altre informazioni (come ad esempio  notifiche di eventuali gravami).

E’ possibile richiedere la visura PRA per targa o la visura PRA per telaio, in entrambi i casi si otterrà il medesimo documento ufficiale.

I dati presenti in una visura PRA sono suddivisi nelle seguenti sezioni:

  • Dati tecnici del veicolo: accluse ci sono informazioni su targa, cilindrata, numero di telaio, data di immatricolazione, tipo di alimentazione del veicolo, KW, ecc.
  • Dati anagrafici del proprietario (inclusi codice fiscale, data e luogo di nascita e indirizzo di residenza).
  • Gravami (se presenti) con indicazione dei relativi attori e i loro rispettivi dati anagrafici.

A cosa serve richiedere una visura PRA?

La prima cosa che la visura PRA ci consente di fare è il calcolo del bollo auto, direttamente, basando il calcolo sulla potenza del veicolo (KW o CV) o inserendo i dati forniti dalla visura nel registro dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, per chi è interessato alla compravendita di un veicolo può risultare utile accertare, mediante visura PRA, i dati forniti dal venditore (compresa la sua identità, per proteggersi da frodi), o venire a sapere se l’automobile o il motoveicolo sono stati sottoposti a fermi amministrativi, ipoteche o vincoli di altro genere. L’acquisizione di una visura PRA è maggiormente consigliata a chi sta acquistando un veicolo usato: in questo modo ci si mette al sicuro da spiacevoli sorprese.