COME FARE PER ROTTAMARE L’AUTO DI CONGIUNTO DECEDUTO?

La demolizione di un veicolo è una prassi che necessita di essere seguita alla lettera onde evitare di incorrere in noie o sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate o del Ministero dei Trasporti. I motivi alla base della rottamazione di un veicolo possono essere molteplici: il costo troppo elevato per la riparazione di un’auto troppo vecchia (soprattutto se posti a confronto con il costo per l’acquisto di un nuovo veicolo), il desiderio di passare ad un’auto meno inquinante e più al passo coi tempi, ecc. Insomma, quale che sia il motivo, la rottamazione è un argomento sempre attuale. Abbiamo già parlato di cosa fare e quali documenti vanno consegnati al concessionario, o all’impresa di rottamazione, per procedere con la demolizione; oggi però affrontiamo un argomento un po’ più spinoso. Cosa si deve fare se il proprietario di un veicolo da rottamare è deceduto senza la possibilità di intestare il veicolo ai suoi eredi? Un veicolo da rottamare può sempre essere consegnato da un erede, a patto che questi sia in possesso dei documenti di identità al momento della demolizione e che sottoscriva e consegni una dichiarazione in cui afferma, appunto, di trattarsi dell’erede del deceduto.

È bene sapere inoltre che in qualsiasi caso non è necessario che l’intestatario del veicolo sia presente alla demolizione. Il veicolo può infatti, per legge, essere consegnato anche dal detentore (cioè una persona differente dall’intestatario). Una cosa importante da controllare, nel caso in cui si voglia procedere alla rottamazione di un’auto che non era di nostra proprietà, come di un’auto che ci appartiene, è che su questa non gravi un fermo amministrativo. La maniera più sicura di conoscere l’eventuale stato di fermo amministrativo è quello di chiedere una visura pra per targa o telaio del veicolo. La visura pra infatti evidenzierà ogni tipo di gravame, iscrizioni, ipoteche, fermi amministrativi o impedimenti di altro genere. Qualora la carta di circolazione, il certificato di proprietà o la targa siano illeggibili o non a disposizione del detentore (o dell’erede) per la consegna al rottamatore, è necessario presentare copia della denuncia di smarrimento/furto/deterioramento presentata presso la stazione di Polizia o dei Carabinieri. Una volta che il veicolo sarà rottamato, per il proprietario non c’è più obbligo di effettuare il calcolo bollo auto per quel veicolo per i rimanenti mesi dell’anno. Cosa non vera ovviamente, se subito dopo la rottamazione di una vecchia auto se ne acquista una nuova: per ogni auto c’è l’obbligo annuale di effettuare il calcolo bollo auto e di pagare l’importo relativo, onde evitare di incorrere in pesanti sanzioni.

QUALI SONO LE REGOLE DA SEGUIRE QUANDO SI DEVE DEMOLIRE UN VEICOLO?

Oggi parliamo della procedura da seguire quando ci si deve disfare di un veicolo, qual è la prassi, quali consigli tenere a mente per evitare le inevitabili lungaggini e file agli sportelli?

Per iniziare occorre sapere che non tutti possono eseguire la richiesta di demolizione: può farlo il proprietario dell’auto, l’intestatario del bene, così come indicato dalla visura pra e dagli archivi del Pubblico Registro Automobilistico e poche altre figure. Se il proprietario è vivente e il suo nominativo è associato al veicolo, ma stenta comunque a comparire sulla visura pra, prima di procedere sarà necessario effettuare un aggiornamento al Pra. Se l’assenza del proprietario sulla visura è dovuta ad altra causa (decesso non ancora comunicato al Pra, passaggio di proprietà non ancora registrato ma comunque nei suoi tempi regolari, ecc) occorrerà procedere di volta in volta in maniera differente. Per legge la sola persona in grado di effettuare una richiesta di demolizione di un veicolo, oltre al legittimo proprietario, è infatti un soggetto che pur non risultando intestatario al Pra possa dimostrare di essere comunque proprietario di quel veicolo (come ad esempio nel caso degli eredi di un proprietario venuto a mancare che ha però fatto testamento, o una persona in possesso di un atto di vendita in proprio favore non ancora registrato al Pra che ha già ricevuto i documenti importanti del veicolo).

Solo in seguito alla presentazione della richiesta di demolizione si può considerare possibile procedere con l’effettivo processo di smantellamento dell’auto, di cui normalmente è incaricato un centro di raccolta veicoli o un demolitore autorizzato. Al demolitore va consegnato il veicolo, completo di targhe e certificati (Carta di Circolazione e Certificato di proprietà o in assenza di quest’ultimo, il Foglio Complementare) e documenti che comprovino le speciali condizioni di cui abbiamo sopra (atto di accettazione di un’eredità, atto di vendita non ancora registrato, dichiarazioni sostitutive di atti notarili ecc ecc). Se i documenti principali dell’auto sono stati rubati è necessario presentare la denuncia fatta presso Polizia o Carabinieri.

A demolizione avvenuta, normalmente, l’addetto alla rottamazione deposita un atto di Cessazione della Circolazione per Demolizione presso il Pra. Si hanno solo trenta giorni dall’avvenuta consegna del veicolo presso il centro di demolizione veicoli per espletare suddetta pratica. Con l’atto di Cessazione della Circolazione per Demolizione il proprietario è sollevato da qualsiasi responsabilità civile, penale ed amministrativa sul veicolo. Per lui decade anche l’obbligo di effettuare il calcolo bollo auto e di pagare la tassa automobilistica, a patto che la pratica sia stata presentata entro i termini di scadenza del calcolo bollo auto e del suo pagamento, e che tutto sia avvenuto nel rispetto dei termini di legge previsti da ogni Regione. Se tutti questi passaggi saranno svolti regolarmente e senza intoppi, il proprietario del veicolo ormai demolito otterrà dal Pra la ricevuta per il Certificato di Demolizione Digitale e potrà considerare di aver fatto tutto ciò che era necessario fare quando si deve demolire un veicolo.