FERMO AMMINISTRATIVO E VISURA PRA

Visura Pra e Fermo amministrativo: parole che fa bene ricordare assieme. Scopriamo perché.

Il fermo amministrativo è un procedimento mediante cui le amministrazioni o gli enti competenti (Comuni, INPS, Regione, Stato, Agenzia delle Entrate, ecc) possono bloccare un bene mobile iscritto nei pubblici registri, al fine di venire in possesso del credito dovuto da un debitore insolvente. Il credito non pagato può fare riferimento a tributi o tasse di varia natura: ne sono un comune esempio un mancato pagamento IVA, IRPEF o della tassa del bollo auto, il fermo però può derivare anche da multe per infrazioni del Codice Stradale non saldate.

In caso di un pagamento mancato della cartella esattoriale entro i termini previsti dalla legge, il concessionario della riscossione può imporre il fermo del veicolo intestato ad un soggetto, mediante un’iscrizione del provvedimento di fermo amministrativo nel PRA (pubblico registro automobilistico).

A seguito di fermo amministrativo la disponibilità del veicolo risulterà limitata, fino a quando il debitore non avrà saldato il proprio debito e non avrà provveduto a cancellarne le tracce dal registro del PRA. Se sottoposto a fermo amministrativo il veicolo sarà impossibilitato a circolare (qualora dovesse essere accertata la violazione di tale divieto, il titolare sarebbe sottoposto ad una ulteriore sanzione, per cui attenzione!), non potrà essere radiato dal pubblico registro automobilistico, né essere demolito od esportato. Inoltre, un ipotetico acquirente di un veicolo sottoposto a fermo amministrativo “erediterà” per quel veicolo il medesimo procedimento di fermo. Anche in questo caso al veicolo sarà impedito di circolare o di venir radiato dal PRA.

In ultima analisi, se il debitore non salderà ancora il proprio debito, il concessionario della riscossione avrà il potere di agire forzatamente per la vendita del veicolo sottoposto al fermo. È questo l’unico caso in cui un veicolo in stato di fermo amministrativo non conserverà tale stato pur non essendo stata avviata la pratica di cancellazione.

Come ci si può tutelare contro la possibilità di acquistare un veicolo (magari usato) sottoposto a fermo amministrativo? Molto semplice: è sufficiente richiedere una visura pra prima di procedere con l’acquisto.

La visura pra, infatti, è l’unico documento in grado di fornirci informazioni di natura giuridico-amministrativa su un qualsiasi veicolo iscritto al PRA. Come abbiamo già detto, il procedimento di fermo è sempre comunicato al PRA, fino a quando il debitore non ne richiede cancellazione dopo aver saldato il suo debito. Quindi, ecco come è possibile verificare che sul veicolo non risultino iscritte ipoteche di alcun tipo, e controllare che non sia soggetto a vincoli che ne limitano la disponibilità (come nel caso di sequestri, pignoramenti, fallimenti o, appunto, fermi amministrativi).

Per la cancellazione di un fermo su un veicolo occorre presentare ad un ufficio del PRA il provvedimento di revoca in originale (quello rilasciato dal concessionario della riscossione dopo che il debito è stato saldato): un documento che contiene i dati del veicolo del debitore e l’importo del credito per cui si richiede la cancellazione.

Altri documenti fondamentali acciocché il procedimento vada a buon fine sono: il certificato di proprietà o CdP (va bene anche quello in formato digitale, CDPD) sul cui retro è stata compilata la nota di richiesta o il foglio complementare, il modello NP-3 (se manca la nota di richiesta del CdP) ed infine la certificazione dell’avvenuto versamento di un’imposta di bollo del valore di 32 € (per chi utilizza il retro del CdP o il CDPD come nota di richiesta) o di 48 € per il modello NP-3. Se la richiesta di cancellazione soddisferà tutti questi requisiti, il PRA provvederà immediatamente a cancellare l’iscrizione del fermo sul proprio registro e rilascerà al proprietario del veicolo un nuovo Certificato di Proprietà Digitale aggiornato al nuovo stato.

MEMORANDUM E CONSIGLI PER CHI DEVE ACQUISTARE UN VEICOLO

La vostra vecchia automobile non è più recuperabile? Avete necessità o voglia di acquistare un nuovo veicolo? Questo articolo fa al caso vostro, ecco un piccolo memorandum per chi ha appena deciso di comprare una nuova automobile. Il modello è stato scelto, il colore pure, il concessionario di fiducia è pronto a fornirvi le chiavi, cosa manca? L’immatricolazione! Per chi acquista un veicolo nuovo ci sono ben due modalità di immatricolazione: la più comoda, ma anche costosa, è quella di ricorrere ad un’agenzia di pratiche auto. Nella maggior parte dei casi è lo stesso concessionario a segnalare all’agenzia la necessità di una nuova targa e una carta di immatricolazione del veicolo. L’agenzia si fa quindi carico di tutte le operazioni necessarie al regolare reperimento di questi documenti, si mette in contatto con Motorizzazione Civile e Pra, ed ottiene documenti e Certificato di Proprietà Digitale (CDPD) che poi consegna al nuovo proprietario. La seconda modalità di immatricolazione è fai-da-te, e prevede che sia proprio l’acquirente ad espletare online tutte le pratiche di immatricolazione della propria nuova auto; sarà suo il compito di inoltrare al concessionario i documenti necessari (tra cui, tra gli altri, il proprio documento di identità e codice fiscale, i modelli NP2C e NP2D opportunamente compilati, una dichiarazione di conformità o un certificato di conformità europeo con omologazione italiana  e la domanda compilata sul modulo TT2119 e firmata) nonché il famoso modello di iscrizione al Pra.

In caso dell’acquisto di un usato bisognerà pensare ad un passaggio di proprietà. Il passaggio di proprietà prevede che la firma del proprietario del veicolo venga autenticata sull’atto di vendita e che entro 60 giorni dall’atto si registri al Pra il passaggio di proprietà. Dopo che ciò è avvenuto il Pra procede nell’aggiornamento del Certificato di Proprietà, da questo momento in avanti il nuovo proprietario del veicolo figurerà anche sui documenti telematici e sulla visura pra di quel veicolo. È importante inviare comunicazione alla Motorizzazione Civile contestualmente all’aggiornamento del Certificato di Proprietà: la Motorizzazione è tenuta per legge ad essere notificata anche di eventuali cambiamenti all’alimentazione del veicolo o altre trasformazioni d’uso, pena il pagamento di una sanzione. Un consiglio prezioso per chi sta acquistando un’auto usata è quello di acquistare una visura pra per targa o telaio del veicolo prima di procedere alla finalizzazione degli atti. Non c’è altro modo sicuro infatti per controllare che sul veicolo non siano iscritte ipoteche o altri tipi di gravami che ne renderebbero impossibile la circolazione. Una volta che il veicolo sarà intestato al nuovo proprietario e tutti i documenti saranno in regola non resterà che effettuare il calcolo bollo auto. Operazione semplice e rapida, il calcolo bollo auto è ora possibile anche online su molti siti, fornendo semplicemente il numero di targa e la regione (o provincia autonoma) di residenza del proprietario.

PRA E DIGITALIZZAZIONE

Grazie ad una completa digitalizzazione del settore pratiche auto, la quasi totalità dei documenti gestiti da Pra e Motorizzazione Civile, tradizionalmente disponibili in modalità esclusivamente cartacea, sono ora in versione telematica. Tramite codici e passwords è infatti possibile connettersi da qualsiasi luogo e accedere a ciascuna informazione di interesse. Prima tappa, ottobre 2015: Pra e Motorizzazione cessano di erogare tagliandi e certificati di proprietà dei veicoli in formato cartaceo. Da oramai più di un anno è infatti possibile consultare il proprio certificato di proprietà digitalmente. Da gennaio 2016 è iniziato il lungo processo di “cancellazione” del Pra che ha lo scopo di produrre meccaniche sempre più celeri per la produzione e l’amministrazione delle pratiche auto. L’obiettivo finale è la completa de-materializzazione delle pratiche relative alla proprietà del mezzo, agli atti di vendita e ai passaggi di proprietà. Fino ad oggi Pra e Motorizzazione hanno avuto funzioni differenti per aspetti amministrativi spesso collidenti: il Pra è l’ente preposto alla gestione dei dati e la Motorizzazione quello tenuto ad amministrare e gestire la circolazione dei veicoli e la loro esistenza simultanea, unita ad una burocrazia lenta e farraginosa ha creato non poco spesso difficoltà e ritardi nell’erogazione dei servizi ai cittadini.

Il principale documento erogato dal Pra che fornisce informazioni di natura tecnica, anagrafica e giuridica sui veicoli è la visura pra. Da ormai diversi anni è possibile acquistare online la visura pra partendo da una ricerca per targa o per telaio. Un altro importante servizio ormai disponibile anche online è la visura cronologico proprietari pra. Non una visura vera e propria, ma un documento in grado di fornire tutte le informazioni precise relative alle compravendite e ai passaggi di proprietà. La Motorizzazione Civile invece è responsabile dell’erogazione del Libretto di Circolazione e del Certificato di Proprietà, ora Certificato di Proprietà Digitale. Da qualche mese a questa parte anche l’Agenzia delle Entrate ha accelerato il suo processo di digitalizzazione e informatizzazione in materia di pratiche, permettendo anche online il calcolo bollo auto e il suo immediato pagamento (precedentemente era possibile effettuare il calcolo bollo auto presso le sedi Aci, o rivolgendosi ad un ufficio privato di pratiche auto).

VEICOLO IN EREDITÀ: ECCO COSA FARE

Oggi parliamo di veicoli ed eredità. Come dobbiamo comportarci all’arrivo di un’eredità che comprende un veicolo? Qual è la procedura corretta da seguire per non incorrere nel pagamento di spiacevoli sanzioni? É necessario effettuare un nuovo calcolo bollo auto? Tante domande che possono venire in mente, a cui speriamo di dar presto risposta.

Ogni veicolo che ci viene intestato va registrato al Pra, e un veicolo ricevuto in eredità non fa eccezione. Il documento principale legato ad un’eredità è l’autentica della firma apposta sull’atto di accettazione dell’eredità, che va depositato presso uno qualsiasi dei numerosi uffici provinciali del Pra assieme alla richiesta di registrazione, da presentarsi entro e non oltre 60 giorni dalla data dell’autentica (sia che l’accettazione della firma sia avvenuta con un atto pubblico o una scrittura privata). In seguito alla registrazione, il Pra potrà rilasciare il nuovo Certificato di Proprietà digitale (CDPD), che ricondurrà immediatamente il veicolo al nuovo intestatario, come sarà possibile verificare semplicemente chiedendo una visura pra.
Qualora la registrazione dell’atto di accettazione dell’eredità venisse presentata oltre i sessanta giorni dall’autentica della firma, la legge prevede che la possibilità di consegnare i documenti previo pagamento di una sanzione pari al trenta per cento dell’importo dell’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) dovuta, in aggiunta agli interessi legali dovuti sulla sola IPT e, ovviamente, la cifra dell’ITP stessa.

Il secondo atto necessario al completamento della procedura di intestazione di un veicolo ricevuto in eredità è l’avanzamento di una richiesta da presentare all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) per ottenere un aggiornamento della Carta di Circolazione per quel veicolo. Se la presentazione dell’autentica avviene presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) del Pra o della Motorizzazione Civile, si consiglia di eseguire la richiesta di registrazione contestualmente alla presentazione del documento. È infatti proprio la contestualità ad essere considerata garanzia giuridica per l’aggiornamento dei registri del Pra. (In sede di accertamento su strada, il soggetto trovato sprovvisto di un CDPD o Carta di Circolazione, o con uno o entrambi i documenti non aggiornati è costretto per legge a pagare una sanzione monetaria, e subirà il ritiro della propria Carta di Circolazione).

Una volta completata la procedura il veicolo può essere considerato a tutti gli effetti intestato al beneficiario dell’eredità. Solo a questo punto il nuovo proprietario non dovrà dimenticare di effettuare il calcolo bollo auto per il nuovo veicolo di sua proprietà.
Consigliamo, come sempre dopo aver effettuato procedure simili, di richiedere una visura pra sul veicolo. Un’attenzione così piccola ci permette di tenere sotto controllo e verificare in tempo reale i dati registrati al Pra, evidenziando tempestivamente eventuali difformità da correggere.

I CINQUE PASSAGGI FONDAMENTALI DA SEGUIRE PER CHI STA PER ACQUISTARE UN’AUTO USATA

Quando si acquista un’auto usata è bene attenersi ad una serie di piccole regole da rispettare per non incorrere in fastidiosi problemi.

  1. Richiedere una visura pra per il veicolo prescelto.

Questa è senza dubbio la prima cosa da fare, e la più indispensabile. Da essa dipende il procedere effettivo dell’acquisto (o meno) del veicolo in questione. Infatti solo una visura pra può fugare ogni dubbio sull’automobile che stiamo per acquistare, fornendoci tutte le informazioni importanti su di essa in un unico documento.

  1. Fare autenticare la firma del venditore del veicolo sull’atto di vendita.

Se la firma del venditore viene autenticata telematicamente, tramite STA (Sportello Telematico dell’Automobilista) del PRA o direttamente alla Motorizzazione Civile, sarà imperativo procedere contestualmente anche alla registrazione del passaggio di proprietà. La contestualità di questo passaggio è ciò che garantisce la certezza giuridica dell’aggiornamento dell’archivio del pubblico registro automobilistico e del nuovo proprietario del veicolo.

  1. Registrare il passaggio di proprietà presso l’unità territoriale ACI più vicina, per far sì che esso sia poi iscritto al PRA.

In questo modo il PRA potrà rilasciare il Certificato di Proprietà Digitale aggiornato (CDPD) e interagire per richiedere l’aggiornamento del secondo documento più importante per chi intende possedere un autoveicolo e circolare: la Carta di Circolazione.

  1. Ottenere la carta di circolazione aggiornata dalla Motorizzazione Civile.

La mancata richiesta di aggiornamento del CDPD o della Carta di Circolazione determina (in caso in cui la polizia municipale attesti l’assenza a richiesta, su strada, di anche uno solo dei due documenti) l’applicazione di una sanzione monetaria e il ritiro della Carta di Circolazione, stando a quanto stabilisce l’articolo 94 del Codice della Strada.

  1. Effettuare il calcolo del bollo auto.

Il bollo auto è la tassa automobilistica regionale che ogni cittadino è tenuto a versare. Per legge sono tenuti ad effettuare il calcolo del bollo auto e al pagamento della tassa automobilistica tutti coloro che risultano essere proprietari di un veicolo iscritto al PRA.