È ormai noto che entro il 2018 la riforma del catasto entrerà in pieno regime, e con essa nuove misure per il calcolo della rendita degli immobili. C’è grande subbuglio e timore, perché anche se alcuni passaggi sono ancora fortemente incerti, quasi tutti gli addetti ai lavori concordano su un punto: con il passaggio dai vani al metro quadro (da dicembre anche già in visura catastale online e non più desumibile solo dal calcolo sulla base della planimetria catastale online) c’è un grosso rischio che la tassazione sugli immobili aumenti notevolmente. Attualmente il sistema delle rendite catastali prevede che a chi è proprietario di un immobile sito nel centro storico di una città o in altra area considerata di pregio (o comunque interessante dal punto di vista del mercato immobiliare) non risulti la medesima rendita catastale di chi possiede una casa in periferia. La rendita catastale sulla visura catastale online è quel valore utilizzato per determinare il valore catastale dell’immobile come base imponibile per le imposte. Questo valore varia a seconda della destinazione d’uso dell’immobile e alla categoria di appartenenza. La rendita definitiva risulta dalla moltiplicazione per un coefficiente prestabilito che varia in relazione ai parametri già citati. Mentre i valori di mercato sono calati in maniera preoccupante, negli ultimi dieci anni le rendite sono rimaste invariate, con le conseguenze del caso. Dal 2018, per determinare il valore fiscale dei beni immobili si terrà conto dei metri quadrati e del valore commerciale del momento, e non più solo del numero dei vani. Sebbene tra le intenzioni della riforma c’è quella far rimanere invariato il gettito, è molto difficile credere che gli enti locali accettino di rivedere al ribasso – ove necessario – le loro aliquote. L’ultimo interrogativo rispetto al Fisco e ai nuovi parametri riguarda l’indicazione della superficie: ancora non è noto se il valore indicato dalla planimetria catastale online rimarrà invariato o se saranno adottate misure correttive a seconda del tipo di destinazione. Non ci resta che aspettare l’entrata in vigore della riforma completa per saperlo.