Cos’è il protesto e come richiedere la visura protesti
Protesto: cos’è
L’atto di protesto è un atto pubblico con cui un creditore mette nero su bianco un mancato pagamento da parte di un debitore per mezzo di una cambiale o di un assegno.
Con il protesto, quindi, si dimostra tramite un atto pubblico che esiste un credito da saldare da parte di un soggetto debitore, che può essere una persona fisica o giuridica. E’ un atto che rende ufficiale un mancato mancato pagamento e mette il debitore, il protestato, in condizione di dover saldare il suo debito.
Ma quali sono le conseguenze di questo atto per il soggetto protestato?
Protesto: quali sono le conseguenze per il debitore?
Per il soggetto protestato esistono delle conseguenze sul piano finanziario e/o fiscale. In particolare, questa persona – fisica o giuridica – avrà difficoltà ad ottenere mutui o prestiti, sia presso le banche sia presso altri istituti di credito (come le finanziarie).
Come riabilitarsi dall’atto protesto?
Il soggetto che ha ricevuto un atto di protesto può riabilitarsi – ovvero “togliere il protesto” – se, in primo luogo, riesce a pagare il suo debito. La procedura di riabilitazione però non finisce qui. Per ottenere la riabilitazione completa deve passare almeno un anno dal pagamento del debito e, nel frattempo, il soggetto non deve subire altri protesti.
Come controllare lo stato del protesto?
Per controllare lo stato del protesto basta accedere al servizio di visura protesti, che è disponibile anche online su Prontocatasto.
La visura protesti fornisce i dati relativi ai mancati pagamenti prelevandoli direttamente dal Registro Informatico dei Protesti.
La ricerca può essere effettuata tramite nome, cognome e provincia di domicilio per le persone fisiche, e tramite ragione sociale e provincia della sede legale per le imprese. Il costo del servizio è di soli €5,50 + IVA e occorrono appena 15 minuti per ricevere la documentazione richiesta via email.