Cos’è un immobile non accatastato

Un immobile non accatastato può essere venduto?

Un immobile non accatastato è un bene che non è registrato nel Catasto, il registro nazionaleimmobile non accatastato che tiene traccia di tutti gli immobili presenti in Italia. Alcuni beni immobili, come le serre e le tettoie, non sono accatastabili, ma per tutti gli altri occorre verificare l’iscrizione al Catasto tramite la visura catastale. Come vedremo, infatti, un immobile non accatastato può procurare molti problemi in fase di compravendita.

Cos’è il catasto e a cosa serve

Il catasto è il registro nazionale che contiene informazioni dettagliate su tutti gli immobili presenti in Italia, compresi terreni e fabbricati. Serve principalmente a scopi fiscali, consentendo alle Autorità di calcolare le imposte in base al valore degli immobili e al loro potenziale reddito imponibile.

Cosa significa che un immobile non è accatastato

Un immobile non accatastato è un bene che non è registrato nel Catasto. Alcuni immobili potrebbero anche essere esenti dall’accatastamento per legge, come piccoli manufatti o strutture in degrado; per tutti gli altri, tuttavia, l’iscrizione al Catasto è obbligatoria o l’immobile risulterà abusivo.

Si può vendere un immobile non accatastato?

La vendita di un immobile non accatastato è problematica per diversi motivi. In primo luogo, la legge impedisce la compravendita di immobili non regolarmente accatastati. Inoltre, è necessario che i dati catastali, le planimetrie e altre informazioni siano aggiornate e corrispondenti alla realtà. La mancanza di conformità catastale può rendere nullo l’atto di compravendita, e il venditore potrebbe essere tenuto a risarcire il compratore. Ecco perché registrare regolarmente i propri immobili è di fondamentale importanza.

Come verificare l’accatastamento di un immobile

Tramite la visura catastale è possibile verificare sia la regolare iscrizione al Catasto dell’immobile, sia la correttezza e l’aggiornamento delle informazioni dichiarate.
Per richiedere la visura catastale puoi comodamente fare affidamento a Prontocatasto e seguire la procedura guidata online. Grazie ad essa, potrai richiedere la visura catastale comodamente da casa e ottenerla in pochi minuti.

In apertura il Bando Parchi Agrisolari: considerazioni su Catasto e ipoteche

Bando Parchi Agrisolari: considera gli aspetti burocratici oltre quelli economici. Verifica il Catasto e le ipoteche.

Il secondo bando Parchi Agrisolari del 2023 inizierà il prossimo 12 settembre.Bando Parchi Agrisolari Grazie ad esso, imprenditori e cooperative agricole potranno usufruire di un contributo a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici.

Sebbene l’energia solare sia una scelta economica, sostenibile e vantaggiosa, per le aziende agricole quanto per i privati, l’installazione dei pannelli fotovoltaici richiede attenzione ad alcuni aspetti burocratici.

1. Registrazione al catasto: prima di procedere con l’installazione dell’impianto solare e all’eventuale iscrizione al bando, occorre verificare se l’installazione richiede la registrazione presso l’Ufficio del Catasto locale. Alcune giurisdizioni, infatti, possono chiedere che le mappe catastali e le planimetrie tengano traccia di tali modifiche.

2. Verifica del mutuo ipotecario: se hai un mutuo ipotecario attivo sulla proprietà in cui stai pensando di effettuare modifiche sostenibili, verifica se l’installazione dei pannelli fotovoltaici può avere impatti sull’ipoteca esistente.

Controllare lo stato di aggiornamento dei dati ipotecari e del catasto è più facile di quanto si possa sembrare: Prontocatasto ad esempio fornisce un comodo servizio online che ti permette di richiedere planimetrie catastali, visure ipotecarie, e altri documenti, con pochi click. Il costo della procedura è irrisorio (si tratta di una media di 10 euro a pratica) e i tempi di attesa sono brevissimi; per non parlare del risparmio di tempo e risorse che si ottiene evitando di recarsi fisicamente negli uffici preposti.

L’installazione di pannelli fotovoltaici è un passo importante per un futuro sostenibile e il Bando Parchi Agrisolari è un’ottima opportunità di risparmio per molti agricoltori, ma è essenziale considerare gli aspetti burocratici tanto quanto quelli economici.

Prima di prendere decisioni importanti, prenditi del tempo per comprendere i requisiti catastali e verificare la documentazione. In questo modo si eviterà di dover sopperire alle mancanze in un secondo momento e magari con degli aggravi.

Elenco immobili: il servizio catastale per identificare unità immobiliari all’interno degli edifici

L’elenco immobili consente di identificare il numero di unità all’interno dell’edificio per poter poi risalire dunque ai proprietari. Da non confondere con la planimetria catastale.

Nell’ambito dei servizi catastali, un’importante risorsa per identificare il numero diElenco immobili - servizio catastale unità immobiliari all’interno di edifici è emersa con forza: la visura elenco immobili, uno strumento essenziale per ottenere una panoramica accurata di tutte le proprietà presenti in un edificio, sia esso residenziale o commerciale. L’elenco immobili si può richiedere online tramite i servizi offerti da Prontocatasto.

Cos’è l’elenco immobili

L’elenco immobili è un documento fornito dall’Agenzia delle Entrate che contiene informazioni e dettagli riguardanti l’intero elenco degli immobili presenti all’interno di uno stabile. Sono riportati i dati circa il tipo dell’immobile (abitazioni, locale commerciale, cantine, uffici, o altro…), la categoria catastale e la classe. Altri dati come foglio, particella, subalterno e eventuale zona censuaria sono contenuti in questo documento, oltre la partita, la consistenza, la rendita e l’indirizzo dell’immobile.

In sostanza, la visura elenco immobili riporta tutti dati utili a poter poi risalire all’effettivo proprietario di ciascuno di questi immobili, mediante la richiesta di una visura catastale immobile.

Cosa non contiene l’elenco immobili

La visura elenco immobili non contiene riproduzioni in scala della divisione interna dell’immobile. Per ottenere queste informazioni occorre procurarsi la planimetria catastale, anch’essa reperibile online attraverso Prontocatasto.

Come richiedere l’elenco immobili (e/o la planimetria catastale)

Come già accennato, entrambi i documenti sono reperibili online attraverso Prontocatasto.
La piattaforma offre entrambi i servizi.

Per ottenere l’elenco immobili, dopo aver effettuato la richiesta, occorrono appena 15 minuti per ottenere la documentazione, mentre per la planimetria catastale ci vogliono massimo 2 ore. In entrambi i casi, basta riempire il modulo con i dati richiesti e proseguire nella semplice procedura guidata.

Con questi semplici passaggi si possono ottenere tutte le informazioni riguardanti la divisione interna di un edificio, qualsiasi sia la sua destinazione d’uso.

Incendi estivi 2023: controlla l’aggiornamento della mappa catastale per la tua sicurezza

I Comuni hanno l’obbligo di aggiornare le mappe catastali delle aree interessate dagli incendi.

Quest’estate, l’Italia è stata nuovamente teatro di devastanti incendi naturali, ma forse anche dolosi, Incendi estivi 2023 controlla aggiornamento della mappa catastaleche hanno colpito ampie aree di territorio. Questi incendi non solo minacciano l’ambiente e mettono a rischio la vita di persone e animali, ma possono anche aprire la porta a tentativi speculativi su terreni colpiti dalle fiamme. Per prevenire tali situazioni, ogni Comune ha l’obbligo legale di aggiornare le mappe catastali delle aree interessate dagli incendi.

L’obiettivo principale di questo aggiornamento è impedire l’uso improprio dei terreni colpiti, come la caccia e il pascolo non autorizzati, l’edificazione abusiva tramite nuove concessioni, il cambio di destinazione d’uso senza adeguata valutazione ambientale, e la mancata promozione di rimboschimenti necessari per la rigenerazione dell’ecosistema.

Cosa può fare il cittadino?

I cittadini che desiderano controllare e garantire la corretta gestione dei terreni colpiti dagli incendi, hanno due possibilità:
1. Richiesta di aggiornamento catasto
È possibile inviare una email al proprio Comune, esprimendo la richiesta di aggiornamento della mappa catastale per le zone colpite dagli incendi in modo da sollecitare le autorità locali a compiere i passi necessari.
2. Controllo mappa catastale
I cittadini possono verificare se le mappe catastali sono state effettivamente aggiornate. Le mappe aggiornate possono essere scaricate online da piattaforme autorizzate quali Prontocatasto. Il servizio di richiesta mappa catastale costa solo 6,10€ + IVA e ti permette di ricevere i documenti che ti occorrono in appena 15 minuti. Le richieste possono essere effettuate da chiunque, anche da persone diverse dai proprietari del terreno.

È nell’interesse diretto dei proprietari di terreni colpiti dagli incendi e di ogni cittadino garantire che le mappe catastali siano aggiornate in modo accurato e tempestivo, in modo che la proprietà e le destinazioni d’uso siano rispettate e il patrimonio naturale di ogni territorio sia tutelato.

Consultazione planimetrie catastali con delega dal 12 luglio

Dal 12 luglio gli agenti immobiliari potranno effettuare la consultazione telematica delle planimetrie catastali

Nell’ambito del suo percorso di digitalizzazione delle modalità di consultazione delle planimetrie catastali,Consultazione planimetrie catastali con delega dal 12 luglio l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che dal 12 luglio 2023 sarà disponibile un nuovo servizio di consultazione online che renderà possibile per gli agenti immobiliari consultare online le planimetrie catastali, semplicemente da PC.

Consultazione via delega delle planimetrie catastali

Con il nuovo servizio web fornito dall’Agenzia delle Entrate, anche gli agenti immobiliari avranno la possibilità di consultare le planimetrie catastali degli immobili a loro affidati.

I proprietari che vogliono affittare o vendere un immobile usufruendo del servizio di un’agenzia, potranno presentare una delega nella propria area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. La delega ha una durata limitata di 30 giorni.

Con essa, l’agente immobiliare potrà consultare la planimetria catastale dell’immobile in piena autonomia. La delega può essere affidata esclusivamente ad agenti immobiliari regolarmente iscritti al Repertorio delle notizie economiche e amministrative (REA) presso la Camera di Commercio.

Con questo passo in avanti nella digitalizzazione dei servizi catastali, l’Agenzia delle Entrate fornisce maggiore autonomia agli agenti immobiliari e libertà ai clienti i quali saranno in grado di delegare anche la consultazione delle planimetrie al proprio agente.

Come consultare la planimetria catastale online

Dopo aver ottenuto la delega, l’agente immobiliare può consultare la planimetria catastale di un immobile tramite il servizio Consulta Planimetrie fornito dall’Agenzia delle Entrate sul proprio sito. Quando la planimetria è disponibile, il file viene inviato via email sia all’agente immobiliare che ne ha fatto richiesta, sia al delegante.

Restano attivi, inoltre, i servizi online per la consultazione di planimetrie catastali messi a disposizione da piattaforme terze apposite, come Prontocatasto, in grado di fornire un servizio veloce ed economico.

Si ricorda che, per la legge sulla privacy, la planimetria catastale può essere fornita ad un proprietario, comproprietario, erede dell’immobile o ad un rappresentante legale dell’azienda proprietaria dell’immobile.

Come avere tutti i dati catastali e ipotecari di un immobile

Perché dovresti procurarteli e quanto si paga

Quando acquisti un immobile, non c’è niente che ti vieta di conoscere tutti i dati catastali e ipotecari dello stesso. Dati catastali e ipotecariIn effetti, conoscere questi dettagli è molto importante. In questo articolo, non solo scopriremo perché dovresti procurarti i dati catastali e ipotecari di un immobile prima di acquistarlo, ma anche come si fa e quanto costa.

Dati catastali e ipotecari prima dell’acquisto: perché è importante?

Prima di acquistare un immobile, è sempre importante conoscere i dati catastali dello stesso per vari motivi. Ad esempio, vorrai verificare che chi ti vende l’immobile è l’effettivo proprietario dello stesso; ma, soprattutto, vorrai verificare che la planimetria catastale sia conforme. Se così non è e te ne accorgi solo dopo il rogito, l’atto di compravendita potrebbe risultare annullato.

I dati ipotecari sono altrettanto importanti: sicuramente, prima del rogito, vorrai essere sicuro che l’immobile che stai acquistando non è soggetto ad ipoteche.

Come avere i dati catastali e ipotecari di un immobile

Avere accesso a tutte queste informazioni rispetto ad un immobile è un tuo diritto. Anzi, richiedere i dati catastali e ipotecari è piuttosto facile grazie a piattaforme predisposte a questo scopo specifico, come Prontocatasto.

Per verificare i dati più importanti avrai bisogno di:
visura catastale: che riporta i dati relativi al possesso dell’immobile;
planimetria catastale: che riporta la superficie e la suddivisione degli spazi interni dell’immobile;
visura ipotecaria: che riporta informazioni su eventuali ipoteche o pignoramenti a cui è o è stato soggetto l’immobile.

Tutti questi documenti possono essere richiesti online ad un prezzo molto contenuto. Per i tre documenti si spendono circa 30 euro. I tempi di attesa sono molto brevi: si tratta di un quarto d’ora per la visura catastale, e appena 2 ore per planimetria catastale e visura ipotecaria. Per i dettagli su prezzi e tempistiche, visita la pagina dei servizi di Prontocatasto.

Planimetria catastale non conforme dopo rogito: cosa succede?

Cosa succede quando la planimetria catastale non è conforme?

Come abbiamo già affermato in un altro articolo che spiega quando aggiornare la planimetria catastale, è Planimetria catastale non conforme dopo rogito. importantissimo che quest’ultima sia conforme all’immobile. Se così non è, come stiamo per vedere, nel momento in cui si decide di vendere o acquistare l’immobile in questione si va incontro a grossi problemi. Vediamo più in dettaglio la questione.

Cos’è la planimetria catastale

Facendo un breve passo indietro, la planimetria catastale è un documento, registrato al Catasto, che contiene il disegno in scala di un immobile e l’indicazione delle dimensioni, dei contorni e della suddivisione dei locali interni.

Ovviamente, la planimetria catastale deve sempre essere conforme all’immobile, tanto che, nel momento in cui si effettuano dei lavori – ad esempio, di ristrutturazione – si ha l’obbligo di aggiornare la planimetria catastale.

Planimetria catastale non conforme: cosa succede?

Secondo la legge del 2010 che sancisce l’obbligo di conformità catastale, all’atto di compravendita di un’immobile il notaio ha l’obbligo di verificare la conformità catastale. Se questo non avviene, e l’atto di compravendita viene siglato comunque, secondo la legge, l’atto stesso è da considerarsi nullo.

In caso di donazioni o suddivisioni di un fabbricato, vige lo stesso obbligo, ed è quindi comunque fondamentale controllare la conformità della planimetria catastale.

Come richiedere la planimetria catastale?

Per evitare di vedersi annullare un rogito, quindi, è di fondamentale importanza assicurarsi di verificare la conformità catastale dell’immobile oggetto dell’atto.
Per farlo, è necessario richiedere la planimetria catastale al Registro del Catasto. Come si fa?

La procedura è semplicissima e può avvenire online. Per richiedere la planimetria catastale online basta collegarsi ad una piattaforma apposita, come Prontocatasto, accedere al servizio dedicato e compilare i moduli richiesti.

Il costo è esiguo, si tratta di 10 euro + IVA e le tempistiche brevissime: con Prontocatasto puoi ricevere la planimetria catastale entro 2 ore.

E’ bene ricordare che solo gli aventi diritti reali sull’immobile possono richiederne la planimetria attraverso compilazione dell’apposita delega. Tra i possessori di diritti reali fanno parte i proprietari, comproprietari, eredi e rappresentanti legali in caso di azienda.

Codice del Comune Catastale: Cos’è

Cos’è e dove trovare il codice del Comune catastale

Se stai compilando la tua dichiarazione dei redditi o i moduli relativi alla tua rendita catastale ad altri fini fiscali, molto probabilmente ti è stato richiesto di indicare il codice del comune catastale. Ma di cosa si tratta e, soprattutto, dove possiamo trovarlo? In questo articolo, rispondiamo a tutte queste domande.

Cos’è il codice del comune catastale

Il codice del comune catastale è un codice che identifica in modo univoco e determinato ogni singolo Comune italiano. Un codice catastale del comune è formato da quattro caratteri e, in particolare, da una lettera e tre numeri, nella forma A000.

Dove trovare il codice del comune catastale?

Il codice del comune catastale corrisponde a una parte del codice fiscale di ciascun individuo. In particolare, i caratteri numero 12, 13, 14, e 15 formano il codice catastale del comune di nascita. Il carattere numero 12 è infatti una lettera, mentre il 13, 14, e 15 sono numeri.

Codice del Comune Catastale

A volte, tuttavia, puoi avere bisogno di conoscere il codice catastale di un comune diverso da quello dove sei nato. Ad esempio, quando avvii trattative per la compravendita di un immobile, dovrai necessariamente conoscere questo codice.

Dove trovarlo in questo caso?
Il codice del comune catastale si trova all’interno della visura catastale. A sua volta, si può richiedere la visura catastale di un immobile comodamente online.

Come richiedere la visura catastale online

Il modo più veloce e semplice per richiedere la visura catastale online e avere facile accesso al codice del comune catastale di cui hai bisogno è fare affidamento su una piattaforma online come Prontocatasto, specializzate nel fornire all’utenza documenti come, tra gli altri, la visura catastale.

Puoi cercare la visura catastale che ti interessa per persona, per dati catastali dell’immobile, per indirizzo dell’immobile, o per numero di partita dell’immobile. Compila i moduli e ottieni la visura catastale immediatamente.

La differenza tra visura catastale e visura ipotecaria

In fase di acquisto o vendita di un immobile, ci sono tantissimi documenti da dover consultare e non è sempre facile districarsi. Uno dei dubbi più frequenti è quello che concerne la visura catastale e la visura ipotecaria. Cosa sono? E, soprattutto, sono la stessa cosa? In questo articolo rispondiamo a questa domanda.

Visura catastale: cos’è

La visura catastale attesta la precisa ubicazione di un immobile e contiene dati quali:

  • la superficie totale dell’immobile

  • il numero dei vani interni

  • la categoria dell’immobile

  • altri dati catastali identificativi come subalterno catastale, foglio, mappale e particella.

La visura catastale ha valore a fini reddituali ma non ha valore giuridico.

Chi rilascia la visura catastale?

Differenza visura catastale e visura ipotecaria

La visura catastale è rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.

Quando occorre richiedere la visura catastale?

La visura catastale è un documento che serve in caso di:

  • compravendita di un immobile,

  • dichiarazione dei redditi,

  • calcolo dell’IMU.

Come richiedere la visura catastale?

Si può richiedere la visura catastale tramite appositi servizi online oltre che dal sito stesso dell’Agenzia delle Entrate.

Visura ipotecaria: cos’è

La visura ipotecaria è il documento che gli istituti di riscossione di crediti utilizzano per gli accertamenti patrimoniali. A differenza della visura catastale, quindi, la visura ipotecaria ha valore giuridico e, in pratica, è uno strumento utilizzato in caso di esecuzioni e pignoramenti.

Chi rilascia la visura ipotecaria?

Mentre la visura catastale è rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, a rilasciare la visura ipotecaria è la Conservatoria dei Registri Immobiliari.

Come richiedere la visura ipotecaria?

Anche se, come abbiamo visto, visura catastale e visura ipotecaria sono strumenti ben diversi, rilasciati da enti diversi, le procedure per la richiesta di questi documenti è molto simile.

Anche per richiedere la visura ipotecaria si può fare riferimento ad apposite piattaforme online, grazie alle quali è possibile ottenere il documento in pochi e semplici click.

Quando aggiornare la planimetria catastale?

Con gli incentivi messi a disposizione dal governo, le ristrutturazioni di immobili, sia ad uso privato che commerciale, si sono fatte più numerose nell’ultimo biennio, sollevando alcune domande in materia di conformità e aggiornamento delle planimetrie catastali.

planimetria catastale

La planimetria catastale è un disegno tecnico in scala che mostra i contorni, la suddivisione dei locali interni e la loro destinazione, i dati metrici e altre informazioni relative ad un immobile. Si tratta di un documento che deve essere registrato al catasto e che è interessato da altri obblighi. Uno dei più importanti riguarda la conformità catastale: dal 2010, infatti è obbligatorio che un immobile in compravendita sia conforme alla planimetria catastale. Questo significa che, se nel corso degli anni l’immobile subisce delle modificazioni – ad esempio, in caso di ristrutturazioni – la planimetria catastale deve essere obbligatoriamente aggiornata.

Come verificare la conformità della planimetria catastale?

L’aggiornamento delle planimetrie catastali può riguardare anche lavori di ristrutturazione effettuati in passato. Per verificare se il tuo bene immobile è conforme alla planimetria catastale, ti basterà procurarti la planimetria catastale del tuo bene e verificare che sia coerente con la struttura e la suddivisione degli spazi attuale.

Puoi richiedere la planimetria catastale del tuo immobile online attraverso i canali ufficiali oppure attraverso i servizi messi a disposizione da piattaforme apposite.

In tal caso, il costo per la richiesta di questo documento si aggira attorno ai 10 euro.

Come comunicare la variazione catastale?

Quando effettui lavori di ristrutturazione che implicano spostamento di tramezzi, frazionamento o fusione di diverse unità immobiliari, cambio di destinazione d’uso dell’immobile, o creazione di nuove superfici, hai l’obbligo di comunicare queste variazioni al catasto.

Dopo aver comunicato la variazione al comune di riferimento e aver ottenuto l’autorizzazione ai lavori, hai 30 giorni di tempo dopo la fine dei lavori per comunicare la variazione catastale, la quale si effettua tramite procedura DOCFA: dovrai fare riferimento ad un tecnico abilitato che, tramite un apposito software, invierà telematicamente la planimetria catastale aggiornata.