Catasto 3D: verso una mappatura tridimensionale del territorio

Le PA si preparano a una rivoluzione: si progetta il Catasto 3D, integrando Intelligenza Artificiale e Big Data

Il sistema catastale italiano sta lentamente subendo una trasformazione che siCatasto-3D basa sull’integrazione di sistemi informativi e che persegue l’obiettivo di agevolare il lavoro delle PA, rendendolo più efficiente.

In tempi recenti si è iniziato a parlare di Catasto 3D, realizzabile grazie all’utilizzo delle Intelligenze Artificiali e Big Data. I nuovi sistemi dovrebbero consentire di mappare ogni edificio, ogni via, ogni porzione di terreno con una precisione tridimensionale, in modo da far convergere realtà virtuale e fisica al 100%.

In un’epoca in cui la tecnologia ci mette a disposizione sistemi innovativi e performanti, il nostro sistema catastale è ancora limitato a una rappresentazione bidimensionale della realtà tridimensionale.

Vantaggi di un Catasto 3D per le amministrazioni pubbliche

Il Catasto 3D rappresenta un supporto al quotidiano svolgimento delle funzioni nelle Amministrazioni Pubbliche: la pianificazione urbanistica, la valutazione immobiliare, la gestione del territorio possono diventare più efficienti nel momento in cui si dispone di una mappa 3D e di dati accurati.

Il Catasto 3D è inoltre un potente strumento di controllo perché permette una verifica diretta ed immediata tra ciò che risulta negli archivi catastali e anagrafici e l’osservazione della realtà.

Infine, il Catasto 3D rappresenta uno strumento per la prevenzione delle catastrofi naturali: le piattaforme che sono in sviluppo, infatti, non hanno solo la funzione di raccogliere dati accurati, ma anche di analizzarli ed elaborarli per evidenziare, ad esempio, zone ad alto rischio e prevedere scenari di crisi.

La Pubblica Amministrazione si prepara a una vera e propria rivoluzione nella gestione del Catasto, con dati e mappe che diventano sempre più accurate e servizi sempre più efficienti. Per il momento, i dati del Catasto rimangono bidimensionali ma sono comunque disponibili online, tramite apposita richiesta su Prontocatasto, presso il quale è possibile richiedere documenti catastali online.

Un nuovo passo verso l’energia sostenibile: Il Progetto del “Catasto Solare”

Nel costante sforzo per promuovere l’efficienza energetica e l’adozione di fonti rinnovabili, catasto-solareil Ministero dell’Università e della Ricerca (Miur) ha concesso un finanziamento per il programma “Smart Energy Master per il governo energetico del territorio”. Tra le iniziative più innovative di questo programma c’è il progetto del “catasto solare” che verrà realizzato dall’Agenzia di Telerilevamento Satellitare e Monitoraggio Ambientale (Marsec) di Benevento.

Il cuore di questa iniziativa è rappresentato da un sistema di monitoraggio che consentirà di mappare annualmente il potenziale fotovoltaico di ogni tetto dei centri abitati. Questo permetterà non solo di avere una panoramica dettagliata delle risorse solari disponibili, ma anche di valutare il rendimento energetico dei singoli edifici in termini di produzione fotovoltaica.

Il servizio offerto dal Marsec sarà integrato nel Fascicolo Elettronico del Fabbricato, consentendo ai proprietari di individuare il potenziale fotovoltaico dei propri tetti. Questo non solo renderà più accessibili le informazioni cruciali sull’efficienza energetica degli edifici, ma faciliterà anche la pianificazione e l’implementazione di progetti di energia solare.

La Provincia di Benevento ha abbracciato questa iniziativa. Queste attività sperimentali saranno fondamentali per valutare l’efficacia delle politiche energetiche locali e per promuovere una cultura dell’energia sostenibile.

Attualmente, il catasto contiene informazioni, consultabili anche online, relative alle installazioni di impianti fotovoltaici, in quanto i cittadini che installano un impianto solare sono tenuti a segnalare l’avvenuta connessione al catasto (accatastamento del fotovoltaico). Manca però un registro completo degli impianti solari presenti sul territorio e del potenziale energetico degli edifici. Questo progetto del “catasto solare” colmerà questa lacuna, fornendo una visione chiara e completa delle risorse solari disponibili e potenziali, promuovendo una transizione verso un futuro energetico più sostenibile.

Trasformazione digitale del Catasto Italiano grazie all’innovazione tecnologica: il punto del Responsabile della Direzione Centrale dei Servizi Catastali

Un viaggio di 40 anni attraverso l’evoluzione del catasto italiano, dalle prime automazioni agli attuali servizi online

In una intervista recente, Claudio Fabrizi, Responsabile della Direzione centrale Servizi Trasformazione digitale del Catasto ItalianoCatastali, Cartografici e di Pubblicità Immobiliare, ha offerto uno sguardo approfondito sulla rivoluzione tecnologica che ha caratterizzato il Catasto italiano negli ultimi decenni. In un contesto dove l’innovazione digitale ha trasformato radicalmente il modo in cui svolgiamo tutte le attività quotidiane, anche il Catasto italiano ha compiuto notevoli progressi nella digitalizzazione e nella condivisione delle informazioni.

La storia della trasformazione digitale del Catasto inizia già negli anni ’80 con i primi passi verso l’automazione, seguiti da interventi normativi chiave nel 1999 e nel 2010 che hanno gettato le basi per l’Anagrafe Immobiliare Integrata. Claudio Fabrizi ha sottolineato come gli obiettivi principali siano stati il miglioramento della qualità dei dati, la semplificazione degli adempimenti e il monitoraggio del territorio.

L’introduzione del sistema WEGIS, poi, ha segnato un passo cruciale, rendendo possibile l’accesso ai servizi del Catasto attraverso la tecnologia WMS, una pietra miliare nella condivisione dei dati cartografici.

L’evoluzione continua con la dematerializzazione delle procedure e la telematizzazione, rendendo possibile la partecipazione attiva dei cittadini nel processo di aggiornamento delle banche dati. Per il futuro, ha rivelato Fabrizi, le prospettive del Catasto sono molto ambiziose: la modellazione 3D del catasto, che porterà l’accuratezza dei dati ad un livello ancora maggiore.

L’intervista ha evidenziato, infine, la trasformazione del Catasto italiano in un sistema informativo “aperto”, con servizi innovativi come il “Geoportale Cartografico Catastale” e la consultazione dinamica attraverso il protocollo WMS. Ad oggi, infatti, i documenti catastali sono accessibili online attraverso piattaforme come Prontocatasto che offrono servizi di consultazione e download online, facilitando ulteriormente l’accesso alle informazioni territoriali in modo efficiente e immediato.

Verifiche quinquennali gratuite sui terreni agricoli 2023

Come comunicare una modificazione colturale del terreno agricolo all’Agenzia delle Entrate e sfruttare la verifica delle segnalazioni gratuita del 2023.

Il DPR 917/1986 consente ai possessori di terreni terreni agricoliagricoli di richiedere la variazione del reddito dominicale all’Agenzia delle Entrate la quale, con cadenza quinquennale, verifica gratuitamente queste segnalazioni. Il 2023 è l’anno di scadenza di un quinquennio: ecco quello che c’è da sapere.

Il reddito dominicale su un terreno agricolo si riferisce all’entrata netta che il soggetto ricava dalla proprietà del terreno stesso (non si riferisce esclusivamente al reddito ricavato dall’attività agricola, ma a quello relativo alla proprietà dei beni). Un DPR del 1986 consente di modificare tale reddito quando la qualità della coltura nel terreno viene sostituita o quando si verifica una diminuzione della capacità produttiva del terreno ascrivibile a cause specifiche. L’Agenzia delle Entrate, ogni cinque anni, compie una verifica gratuita delle segnalazioni.

Nel corso del 2023, quindi, l’Agenzia delle Entrate ha proceduto con le verifiche. Anche se siamo a metà ottobre, tuttavia, i proprietari di terreni agricoli sono ancora in tempo per godere di questo beneficio: basta presentare la denuncia dei cambiamenti (ribadiamo: cambio coltura oppure diminuzione della capacità produttiva del terreno) presso l’Ufficio Provinciale Territorio dell’Agenzia delle Entrate competente entro il 31 gennaio 2024.

Come presentare la denuncia di variazione colturale?

La denuncia dei cambiamenti colturali si può presentare:
1. di persona, recandosi presso l’Ufficio Provinciale-Territorio dell’Agenzia delle Entrate locale e compilando l’apposito modulo;
2. online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, all’interno della sezione Fabbricati e Terreni – Variazioni Colturali;
3. online, utilizzando la procedura DOCTE, sempre all’interno dell’Agenzia delle Entrate.

Verifica le informazioni catastali

Verificare le informazioni catastali del tuo terreno agricolo è facile con Prontocatasto: richiedi la visura catastale con pochi click e ricevi i documenti per email. I servizi catastali online di Prontocatasto sono economici e rapidi: costituiscono la soluzione migliore per verificare periodicamente i tuoi dati catastali ed evitare di incorrere in sanzioni.

Conservazione online dei documenti catastali: quali novità?

L’Agenzia delle Entrate semplifica l’accesso ai Registri Immobiliari introducendo nuovi servizi online

A partire dal 2 ottobre, l’Agenzia delle Entrate ha varato un documenti catastaliservizio rivoluzionario destinato a semplificare radicalmente l’accesso ai documenti archiviati in formato cartaceo nei registri immobiliari in tutta Italia. Questa innovazione è stata progettata principalmente per agevolare le operazioni di professionisti e operatori commerciali come notai, avvocati, visuristi e agenti immobiliari, consentendo loro di ottenere documenti essenziali senza dover più recarsi fisicamente presso gli uffici dell’Agenzia.

Questo passo segna una svolta nell’accesso ai documenti ipotecari e catastali, rendendo la consultazione più agevole ed efficiente. La digitalizzazione ha già reso disponibili online servizi come la richiesta di visure camerali e planimetria catastali. Per semplificare ulteriormente il lavoro degli operatori nel settore, piattaforme come Prontocatasto mettono a disposizione procedure online semplici ed immediate per richiedere i documenti catastali e non solo, indipendentemente dal Comune o la Regione di residenza.

Con il servizio varato il 2 ottobre, tuttavia, l’Agenzia delle Entrate compie un ulteriore passo avanti, introducendo importanti novità per quanto riguarda la tipologia di documenti che saranno disponibili online in futuro.

I documenti archiviati in formato cartaceo presso il Registro del Catasto ora sono consultabili online. Questa iniziativa migliora l’accesso alle informazioni fondamentali per il settore immobiliare, offrendo un servizio più rapido ed efficiente. Tra i documenti disponibili telematicamente figurano i titoli conservati in formato cartaceo, le note di trascrizione, di iscrizione e le domande di annotazione non digitalizzate, e le ricerche a partire dal 1957. Inoltre, gli elenchi individuali delle trascrizioni a favore e contro, relativi a un determinato soggetto, sono ora facilmente accessibili.

L’ispezione ipotecaria via web è stata già testata in 33 uffici, e permette di condurre ricerche in rete, sia per soggetto (persona fisica o giuridica) che per documento. Questo servizio è aperto ai titolari di convenzione ordinaria per l’accesso alla piattaforma telematica. Possiamo aspettarci che, ben presto, questi servizi diverranno disponibili su tutto il territorio.

La Riforma del Catasto del 2024: cosa aspettarsi e come cambieranno gli importi

La Riforma del Catasto del 2024 è sempre più vicina ad essere confermata: scopriamo di cosa si tratta e quali sono le possibili conseguenze per i cittadini

La tanto attesa riforma del catasto sembra finalmente pronta a vedere la luce Riforma del Catasto del 2024nel corso del prossimo anno, con il 1° gennaio come data possibile per l’entrata in vigore. Questa riforma, tanto discussa e ritardata nel tempo, è destinata a portare significative novità nel sistema di tassazione immobiliare e nel modo in cui vengono valutati gli immobili.

Quali sono i cambiamenti principali e cosa ci aspetta in termini di importi?

Uno degli obiettivi chiave della riforma è quello di individuare con precisione il classamento e il valore di ogni edificio. Attualmente, gli immobili non sono accatastati con valori accurati, portando spesso a una tassazione iniqua.

La riforma mira a semplificare il sistema di tassazione: come verrà implementata?

Ogni unità immobiliare riceverà un valore patrimoniale specifico, calcolato utilizzando parametri definiti. Inoltre, la rendita catastale dell’immobile sarà allineata al suo valore di mercato, garantendo aggiornamenti periodici dei dati catastali, cosa che – al contrario – non avviene attualmente.

Numerosi indicatori influenzeranno la valutazione degli immobili, tra cui dimensioni, posizione geografica, stato di manutenzione e altre caratteristiche dell’abitazione. L’obiettivo principale è aumentare la trasparenza e l’equità nella valutazione delle proprietà, garantendo una tassazione più equa grazie all’aggiornamento regolare dei dati catastali.

Un altro importante obiettivo della riforma è la lotta all’abusivismo e all’evasione fiscale. Eliminando la possibilità di sottostimare il valore degli immobili per ridurre le tasse, si prevede di ridurre notevolmente questa pratica scorretta. Tuttavia, è importante notare che l’impatto preciso sulla tassazione varierà da comune a comune, poiché saranno le autorità locali a decidere come applicare queste nuove regole.

Per sintetizzare, la riforma del catasto prevista per il 2024 promette di apportare trasparenza ed equità nel sistema di valutazione e tassazione immobiliare. Sebbene ci siano ancora incertezze sulle conseguenze precise per i cittadini, l’obiettivo generale è quello di migliorare l’efficienza del sistema e combattere le pratiche illecite.

Per conoscere le informazioni relative alla situazione catastale del tuo immobile o degli immobili di tuo interesse, puoi ottenere i documenti ufficiali anche online attraverso appositi siti privati. Tramite Prontocatasto è possibile richiedere le visure catastali, verificare la situazione dei propri immobili e ottenere documentazione ufficiale direttamente via web.

Questo strumento si rivela estremamente utile per coloro che desiderano tenere sotto controllo la propria posizione catastale e ottenere informazioni chiare e affidabili in vista dei cambiamenti introdotti dalla Riforma del Catasto del 2024.

Consultazione planimetrie catastali con delega dal 12 luglio

Dal 12 luglio gli agenti immobiliari potranno effettuare la consultazione telematica delle planimetrie catastali

Nell’ambito del suo percorso di digitalizzazione delle modalità di consultazione delle planimetrie catastali,Consultazione planimetrie catastali con delega dal 12 luglio l’Agenzia delle Entrate ha comunicato che dal 12 luglio 2023 sarà disponibile un nuovo servizio di consultazione online che renderà possibile per gli agenti immobiliari consultare online le planimetrie catastali, semplicemente da PC.

Consultazione via delega delle planimetrie catastali

Con il nuovo servizio web fornito dall’Agenzia delle Entrate, anche gli agenti immobiliari avranno la possibilità di consultare le planimetrie catastali degli immobili a loro affidati.

I proprietari che vogliono affittare o vendere un immobile usufruendo del servizio di un’agenzia, potranno presentare una delega nella propria area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. La delega ha una durata limitata di 30 giorni.

Con essa, l’agente immobiliare potrà consultare la planimetria catastale dell’immobile in piena autonomia. La delega può essere affidata esclusivamente ad agenti immobiliari regolarmente iscritti al Repertorio delle notizie economiche e amministrative (REA) presso la Camera di Commercio.

Con questo passo in avanti nella digitalizzazione dei servizi catastali, l’Agenzia delle Entrate fornisce maggiore autonomia agli agenti immobiliari e libertà ai clienti i quali saranno in grado di delegare anche la consultazione delle planimetrie al proprio agente.

Come consultare la planimetria catastale online

Dopo aver ottenuto la delega, l’agente immobiliare può consultare la planimetria catastale di un immobile tramite il servizio Consulta Planimetrie fornito dall’Agenzia delle Entrate sul proprio sito. Quando la planimetria è disponibile, il file viene inviato via email sia all’agente immobiliare che ne ha fatto richiesta, sia al delegante.

Restano attivi, inoltre, i servizi online per la consultazione di planimetrie catastali messi a disposizione da piattaforme terze apposite, come Prontocatasto, in grado di fornire un servizio veloce ed economico.

Si ricorda che, per la legge sulla privacy, la planimetria catastale può essere fornita ad un proprietario, comproprietario, erede dell’immobile o ad un rappresentante legale dell’azienda proprietaria dell’immobile.

La nuova visura catastale

Le linee guida di Ottobre 2022

A Febbraio 2021 l’Agenzia delle Entrate ha attivato una nuova piattaforma (Sistema Integrato del Territorio, o SIT) che integra le banche dati catastali e cartografiche. Il passaggio dalle vecchie piattaforme alla nuova ha cambiato le modalità di presentazione e predisposizione delle domande di voltura catastale.

Di recente, a Ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un documento dal titolo La nuova visura catastale che fornisce vere e proprie linee guida aggiornata su tutto ciò che riguarda la visura catastale.

In particolare, la guida dell’Agenzia delle Entrate illustra il nuovo modello di visura catastale il quale supera l’ormai obsoleto schema tabellare – che risultava sin troppo sintetico – e fornisce le modalità con cui cittadini e professionisti possono richiedere le visure catastali, attuali e storiche, sia per immobile che per soggetto.

La nuova visura catastale: principali novità

Il nuovo modello di visura catastale supera l’ormai obsoleto schema tabellare e diventa un documento più descrittivo. Questa modalità facilita la lettura del documento sia ai cittadini che ai professionisti del settore.

Le nuove visure catastali sono organizzate in sezioni omogenee, le quali sono identificate con diverse colorazioni. Anche questo espediente è finalizzato a migliorare l’esperienza di lettura e consultazione del documento e a renderne più facile e immediata la comprensione.

Le sezioni della visura catastale sono le seguenti:La nuova visura catastale

  1. Intestazione della Visura
  2. Dati Identificativi
  3. Indirizzo
  4. Dati di classamento
  5. Dati di superficie
  6. Intestazione dell’immobile

Tra le altre importanti novità della nuova visura catastale indicate nelle linee guida pubblicate a Ottobre possiamo citare:

  • l’introduzione di una legenda che aiuta a chiarire il significato dei dati riportati nella visura;
  • l’introduzione di elementi grafici, anch’essi mirati a facilitare l’immediato riconoscimento della sezione che si sta consultando.

Come richiedere la visura catastale

Le informazioni catastali sono pubbliche: tutti possono accedere, quindi, al SIT e richiedere il documento che gli interessa.

Dal punto di vista pratico, per richiedere la visura catastale si possono utilizzare appositi servizi online grazie ai quali è possibile richiedere:

  • le visure attuali per soggetto;
  • le visure per immobile, attuali o storiche.

Conclusione

La nuova visura catastale presenta importanti novità che rendono il documento più descrittivo e facile da consultare. Puoi richiedere le informazioni catastali di cui hai bisogno tramite il nostro servizio online dedicato.

VISURA CATASTALE E PROBATORIETA’

Il catasto italiano è probatorio? In che modo la visura catastale può garantire la probatorietà di un bene?
Un catasto può essere definito probatorio o non probatorio in base agli effetti giuridici che produce. Si ha un catasto probatorio quando esso è in grado di fornire la prova giuridica della proprietà.

Gli ultimi aggiornamenti in materia catastale ci dicono che il governo italiano ha recentemente presentato in Senato un disegno di legge in materia catastale (dopo il DEF 2016, la manovra del DL 50/2017 e vari altri tentativi più o meno fruttuosi di una nuova Riforma del Catasto) che ha lo scopo di riproporre l’art.2 della legge 23/2014. Il nuovo testo tiene conto dell’attuazione della delega in materia di competenze e organizzazione delle commissioni censuarie, di cui all’art.2, comma 3, lettera a della sopracitata 23/2014. Mediante l’attuazione di questo DL si garantirebbe un costante aggiornamento del Catasto, e quindi un allineamento con i dati relativi alle proprietà.

Il catasto italiano è attualmente non probatorio, in quanto non costituisce prova né dei diritti reali sui beni né della posizione dei confini rappresentati nelle mappe catastali, non ha quindi né probatorietà delle identificazioni né topografica.

In compenso l’attuale catasto fornisce – tra gli altri documenti – la visura catastale, la planimetria catastale (oltre che mappe catastali ed elaborati planimetrici, export di mappa e altro), tutti documenti che possono costituire prova dei diritti e dei confini nei quali questi diritti hanno validità e possono essere esercitati. La visura catastale e la planimetria catastale in particolare (soprattutto se certificate) offrono un prezioso supporto alla probatorietà di cui sopra.

Esiste in ultima analisi la possibilità di rendere il catasto probatorio, ma solo per l’aspetto topografico: un giudice può in mancanza di ulteriori elementi, far riferimento ai confini delineati da una mappa catastale, se è necessario determinare un confine incerto.

VISURA CATASTALE ONLINE E RIFORMA, RIAPRONO LE TRATTATIVE

Una brutta notizia per Confedilizia e per i proprietari degli immobili, già scottati dalla precedente patrimoniale sul mattone introdotta dai governi Monti e Letta. È notizia recente che il ministro Padoan stia caldeggiando l’inserimento di un progetto, precedentemente congelato dall’esecutivo Renzi, all’interno del PNR (Piano Nazionale delle Riforme) che accompagnerà il DEF (Documento di Programmazione Economica Finanziaria).visura catastale

Già al tempo del ritiro della proposta del governo Renzi, nel giugno 2015, il Presidente di Confedilizia, che da anni si batte per la tutela dei proprietari degli immobili e richiede un alleggerimento della pressione fiscale a loro carico, aveva tirato un sospiro di sollievo. Stando alle sue parole, la proposta: «non forniva adeguate garanzie di invarianza di gettito, aprendo all’opposto uno scenario di ulteriori aumenti di tassazione mascherati attraverso improbabili redistribuzioni». Ma adesso che le trattative sembrano riaperte, ci si aspetta nuovamente battaglia.

L’intenzione a procedere da parte del governo Gentiloni deriverebbe dalle numerose pressioni ricevute dalla Commissione Europea. Tra le raccomandazioni all’Italia figurerebbe un invito a tassare maggiormente i consumi le rendite catastali online, oltre che una spinta ad avviare una riforma del catasto che possa dare finalmente un assetto definitivo a quest’ente, attualmente così problematico.

Il governo in carica avrebbe abbracciato il suggerimento di Bruxelles, riprendendo il vecchio schema di decreto Renzi, con però la possibilità di effettuare variazioni di natura tecnica. Il calcolo per il valore degli immobili indicato in visura catastale on line dovrebbe essere affidato ad un nuovo algoritmo dell’Agenzia delle Entrate. Questo sarebbe in grado di stabilire il valore medio di mercato analizzando, quali fattori determinanti, l’ubicazione, l’ anno di costruzione e il pregio dell’edificio in cui l’immobile è sito.

Lo scopo della riforma, in linea teorica, prevede il raggiungimento di una maggiore equità. Uno degli esempi migliori del raggiungimento di quest’ultima è la necessità di correggere tutti gli errori in visura catastale online. Figurano in testa quelli che attribuiscono la categoria “economico” a immobili “di lusso” in centro città, o vice versa, quegli immobili considerati “di lusso”, che in realtà sono piccoli appartamenti in periferia.

La paura più grande da parte dei non addetti ai lavori e dei contribuenti, è però ciò che riguarda l’impossibilità di mantenere un’invarianza di gettito. Un’incognita che angoscia più parti e che precedentemente aveva costituito l’argomento più aspramente dibattuto. Non ci resta che aspettare una delibera definitiva per prendere nuovamente in esame la situazione.