Codice del Comune Catastale: Cos’è

Cos’è e dove trovare il codice del Comune catastale

Se stai compilando la tua dichiarazione dei redditi o i moduli relativi alla tua rendita catastale ad altri fini fiscali, molto probabilmente ti è stato richiesto di indicare il codice del comune catastale. Ma di cosa si tratta e, soprattutto, dove possiamo trovarlo? In questo articolo, rispondiamo a tutte queste domande.

Cos’è il codice del comune catastale

Il codice del comune catastale è un codice che identifica in modo univoco e determinato ogni singolo Comune italiano. Un codice catastale del comune è formato da quattro caratteri e, in particolare, da una lettera e tre numeri, nella forma A000.

Dove trovare il codice del comune catastale?

Il codice del comune catastale corrisponde a una parte del codice fiscale di ciascun individuo. In particolare, i caratteri numero 12, 13, 14, e 15 formano il codice catastale del comune di nascita. Il carattere numero 12 è infatti una lettera, mentre il 13, 14, e 15 sono numeri.

Codice del Comune Catastale

A volte, tuttavia, puoi avere bisogno di conoscere il codice catastale di un comune diverso da quello dove sei nato. Ad esempio, quando avvii trattative per la compravendita di un immobile, dovrai necessariamente conoscere questo codice.

Dove trovarlo in questo caso?
Il codice del comune catastale si trova all’interno della visura catastale. A sua volta, si può richiedere la visura catastale di un immobile comodamente online.

Come richiedere la visura catastale online

Il modo più veloce e semplice per richiedere la visura catastale online e avere facile accesso al codice del comune catastale di cui hai bisogno è fare affidamento su una piattaforma online come Prontocatasto, specializzate nel fornire all’utenza documenti come, tra gli altri, la visura catastale.

Puoi cercare la visura catastale che ti interessa per persona, per dati catastali dell’immobile, per indirizzo dell’immobile, o per numero di partita dell’immobile. Compila i moduli e ottieni la visura catastale immediatamente.

Il certificato di residenza: costi e tempi

A cosa serve e come richiedere il certificato di residenza

certificato di residenza Ti può essere richiesto per tanti motivi diversi, ad esempio per partecipare ad un concorso pubblico o – molto frequentemente – per aprire un conto in banca (specialmente per i sempre più diffusi conti bancari online). E’ utile, pertanto, sapere come richiedere il certificato di residenza in maniera veloce, anche e soprattutto perché il rilascio, come vedremo, non è immediato.

Come richiedere il certificato di residenza
Come abbiamo accennato, il certificato di residenza viene rilasciato dal Comune, appunto, di residenza. Per tua fortuna, però, non è più necessario recarsi fisicamente presso gli Uffici Anagrafe del Comune, ed è anche possibile bypassare i siti della PA per ottenere un servizio più efficiente allo stesso costo.

Prontocatasto è una piattaforma online che fornisce questo e altri tipi di servizi simili. Attraverso Prontocatasto, semplicemente compilando il form, puoi richiedere una copia originale del certificato di residenza e riceverla direttamente a casa, senza bisogno di recarsi fisicamente in alcun ufficio.

Certificato di residenza on-line: i tempi
Prontocatasto si interfaccia direttamente con gli uffici dei Comuni, pertanto, i tempi di rilascio del certificato possono variare a seconda dell’efficienza del Comune di riferimento e dei servizi postali. La tempistica media calcolata è, comunque, di 20 giorni. L’informazione sui tempi di rilascio del certificato di residenza è molto importante: per richiedere un certificato di residenza può essere importante muoversi per tempo, specialmente se ti serve per una domanda (ad esempio di partecipazione a un concorso) che ha una scadenza. E’ possibile anche richiedere il certificato di residenza storico che riporta i cambi di indirizzi di residenza effettuati dal soggetto richiedente in un certo intervallo di date nello stesso Comune.

Richiedere il certificato di residenza su Prontocatasto è la maniera più efficiente per ottimizzare i costi e ridurre i tempi al minimo.

Richiesta di Bilancio Aziendale: quando e come si può ottenere

Ci sono diversi motivi per cui un professionista o un’azienda possono avere bisogno di accedere ai bilanci aziendali di un’altra azienda: valutare una collaborazione, una sponsorizzazione, o anche l’acquisto di azioni e così via. Ma si può richiedere il bilancio aziendale di una azienda terza e, nel caso, come si fa?

Ottenere i bilanci delle aziende: è possibile?
In Italia, tutte le società di capitali e le cooperative che siano iscritte al Registro delle Imprese hanno l’obbligo di depositare, ogni anno, il proprio bilancio aziendale. E’ possibile, pertanto, richiedere i bilanci aziendali di tutte le società, anche se vi sono delle eccezioni.Bilancio Aziendale

Le eccezioni riguardano quelle società che non hanno l’obbligo di depositare i propri bilanci presso la Camera di Commercio della Provincia di residenza. Queste sono tutte quelle società che adottano una gestione ordinaria contabile di tipo internazionale (le compagnie assicurative, gli istituti bancari, le società quotate in borsa…). Non sarà possibile, quindi, richiedere i bilanci di questo tipo di società.

Come richiedere i bilanci delle aziende?
La richiesta di bilancio aziendale avviene attraverso una visura, ovvero attraverso un’apposita domanda alla Camera di Commercio della Provincia di residenza della società per cui si richiede il bilancio.

Dal punto di vista pratico, richiedere un bilancio aziendale è semplicissimo grazie ai servizi appositi messi a disposizione da piattaforme come Prontocatasto.

Prontocatasto ti permette di richiedere un bilancio aziendale online, senza doverti recare alla Camera di Commercio. Per ottenere il bilancio aziendale di una società dovrai semplicemente cercarla nel database (attraverso dati come il numero di Partita Iva o il Codice Fiscale) e inoltrare la richiesta. Il bilancio aziendale richiesto ti verrà fornito in formato digitale (pdf) entro 1 ora circa dalla richiesta.

Il vantaggio della richiesta di bilancio aziendale online è anche nei costi contenuti: una richiesta costa solo 12 euro + IVA.

Certificati anagrafe online

Come richiederli in modo facile e veloce

Ti è stato richiesto un certificato di residenza, di matrimonio, o un diverso certificato rilasciato dall’Ufficio Anagrafe e non sai come fare a richiederlo? LCertificati anagrafe onlinea richiesta presso il tuo Comune, e le relative piattaforme online ti sembra troppo complicata? Per fortuna, esistono soluzioni semplici ed immediate per richiedere i certificati anagrafe online. Scopriamo come fare.

Quali sono i certificate anagrafe?

Ha bisogno di un servizio di rilascio certificati anagrafe se ti serve un:

  • Certificato di residenza
  • Certificato di stato di famiglia
  • Certificato di cittadinanza
  • Certificato di nascita
  • Certificato di matrimonio
  • Certificato di morte
  • Certificato di unione civile
  • Certificato contestuale
  • Certificato di esistenza in vita
  • Certificato di stato libero
  • Certificato di godimento dei diritti politici

Si può richiedere un certificato anagrafe online?

Sì, i certificati anagrafe possono essere richiesti online. L’alternativa è recarsi presso gli Uffici Anagrafe del tuo Comune ed inoltrare una richiesta di rilascio del certificato. Ovviamente, la richiesta online semplifica il processo e, soprattutto, accorcia le tempistiche.

Come richiedere i certificati anagrafe online

Se hai già provato a richiedere il certificato anagrafe che ti interessa presso il sito del tuo Comune e non hai avuto successo, questo non deve sorprenderti. Il fallimento non dipende dalla tua incapacità ma dalle piattaforme pubbliche stesse che, spesso, non sono facili da utilizzare e, ancora più spesso, si bloccano proprio sul più bello.

Per tua fortuna, esistono delle piattaforme online, come Prontocatasto, che mettono a disposizione di tutti i cittadini il rilascio di certificati anagrafe in maniera facile e veloce.

Grazie a questi servizi trovi, in un unico portale, la possibilità accedere a qualsiasi certificato anagrafe del quale puoi aver bisogno.

Una volta cliccato sul certificato anagrafe che ti serve, ti basterà fornire i tuoi dati ed ottenere il documento richiesto in tempi immediati.

Cosa verificare prima dell’acquisto di un’auto?

Quando si acquista un auto usata è importante controllare tutti i dettagli: lo stato del veicolo, i chilometri percorsi, la manutenzione effettuata, e così via. Non è da trascurare, poi, tutta la documentazione relativa al veicolo, e in questo articolo ci concentriamo proprio su questo punto: quali sono i documenti da verificare prima dell’acquisto di un veicolo usato, specialmente se lo compriamo direttamente da un privato?

Il Pubblico Registro Automobilistico (PRA)Cosa verificare prima del acquisto di un auto

Il Pubblico Registro Automobilistico, conosciuto come PRA, è l’ente che raccoglie le iscrizioni relative a tutti i veicoli in circolazione, secondo le norme previste dal codice civile. E’ importante controllare la documentazione di un veicolo presso il PRA per sincerarsi che il venditore sia il legittimo proprietario dell’auto, e che il bene in questione sia libero da ipoteche, fermi amministrativi, o altri vincoli.
Quale documentazione richiedere, quindi?

 

La Visura Cronologico Proprietari PRA

Oltre alla visura PRA, il documento che contiene le informazioni relative al proprietario del veicolo, è importante avere visione anche della visura cronologico proprietari PRA. La visura cronologico proprietari PRA offre un quadro completo della storia di un veicolo. Questo documento, infatti, registra la storia di tutte le vicende giuridico-patrimoniali che hanno interessato l’auto in questione. Se il veicolo, quindi, è stato mai soggetto ad ipoteca, a fermo giudiziario, o se è ancora soggetto a vincoli, con la visura cronologico proprietari PRA ne verrai facilmente a conoscenza. La visura cronologico proprietari PRA contiene anche i dati anagrafici di tutti i proprietari presenti e passati dei veicolo.

Come richiedere la Visura Cronologico Proprietari PRA

Effettuare un controllo sulla documentazione PRA è facilissimo, perché richiedere la visura cronologico proprietari PRA è facilissimo. Puoi farlo comodamente online tramite una piattaforma specializzata che offre questo servizio. Ti basterà fornire pochi dati, come la targa e il tipo di veicolo, per avere accesso in pochi minuti alla documentazione. Il costo del servizio è molto contenuto (circa 11 euro + IVA). E’ sempre conveniente, pertanto, effettuare questo tipo di controllo prima dell’acquisto di un qualsiasi veicolo usato.

Visura PRA – Attenzione ai siti truffa

Ad Agosto 2022, la Polizia Postale e delle Comunicazioni con un avviso pubblicato sul sito del “Commissariato Online” avvertiva di una truffa che riguardava falsi siti che offrono visure automobilistiche. Scopriamo di cosa si tratta e come mettersi al sicuro da tale truffa.

La visura PRA, o visura automobilistica, è un documento che, oltre a permettere di verificare tutti i dati tecnici che riguardano il veicolo (marca, numero di telaio, cilindrata, cavalli e così via…), contiene anche i dati anagrafici del proprietario e la presenza di eventuali ipoteche. E’ un documento rilasciato dal PRA, Pubblico Registro Automobilistico, e che deve essereVisura PRA - Attenzione ai siti truffa aggiornato ogni qual volta avvenga un’operazione che comporti cambiamenti nella proprietà di un veicolo. La visura PRA, quindi, va aggiornata, ad esempio, in caso di ipoteche sull’auto, ma – ed è il caso più frequente – anche quando vi è un passaggio di proprietà dell’auto. Ed è proprio quest’ultima circostanza che viene sfruttata dai truffatori.

Ad Agosto, la Polizia Postale ha avvertito di una truffa ai danni di soggetti che mettevano in vendita la propria auto, specialmente su siti internet di vendita di usato. La truffa avviene con la seguente modalità:

Dopo aver pubblicato un annuncio per la vendita della propria auto, il venditore viene contattato da un potenziale acquirente via whatsapp che si mostra molto interessato ad un acquisto celere. Durante la conversazione, il truffatore chiede al venditore di effettuare la visura presso un sito internet che il suo meccanico gli avrebbe consegnato, inviando il link al venditore.

A questo punto, il venditore richiede la visura PRA presso il sito truffa pagando una piccola somma di denaro, inconsapevole di star fornendo i dati della propria carta di credito direttamente al truffatore.

Per la richiesta della visura PRA, la Polizia Postale e delle Comunicazioni consiglia di utilizzare esclusivamente servizi affidabili, regolarmente registrati alla Camera di Commercio.

La differenza tra visura catastale e visura ipotecaria

In fase di acquisto o vendita di un immobile, ci sono tantissimi documenti da dover consultare e non è sempre facile districarsi. Uno dei dubbi più frequenti è quello che concerne la visura catastale e la visura ipotecaria. Cosa sono? E, soprattutto, sono la stessa cosa? In questo articolo rispondiamo a questa domanda.

Visura catastale: cos’è

La visura catastale attesta la precisa ubicazione di un immobile e contiene dati quali:

  • la superficie totale dell’immobile

  • il numero dei vani interni

  • la categoria dell’immobile

  • altri dati catastali identificativi come subalterno catastale, foglio, mappale e particella.

La visura catastale ha valore a fini reddituali ma non ha valore giuridico.

Chi rilascia la visura catastale?

Differenza visura catastale e visura ipotecaria

La visura catastale è rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.

Quando occorre richiedere la visura catastale?

La visura catastale è un documento che serve in caso di:

  • compravendita di un immobile,

  • dichiarazione dei redditi,

  • calcolo dell’IMU.

Come richiedere la visura catastale?

Si può richiedere la visura catastale tramite appositi servizi online oltre che dal sito stesso dell’Agenzia delle Entrate.

Visura ipotecaria: cos’è

La visura ipotecaria è il documento che gli istituti di riscossione di crediti utilizzano per gli accertamenti patrimoniali. A differenza della visura catastale, quindi, la visura ipotecaria ha valore giuridico e, in pratica, è uno strumento utilizzato in caso di esecuzioni e pignoramenti.

Chi rilascia la visura ipotecaria?

Mentre la visura catastale è rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, a rilasciare la visura ipotecaria è la Conservatoria dei Registri Immobiliari.

Come richiedere la visura ipotecaria?

Anche se, come abbiamo visto, visura catastale e visura ipotecaria sono strumenti ben diversi, rilasciati da enti diversi, le procedure per la richiesta di questi documenti è molto simile.

Anche per richiedere la visura ipotecaria si può fare riferimento ad apposite piattaforme online, grazie alle quali è possibile ottenere il documento in pochi e semplici click.

Quando aggiornare la planimetria catastale?

Con gli incentivi messi a disposizione dal governo, le ristrutturazioni di immobili, sia ad uso privato che commerciale, si sono fatte più numerose nell’ultimo biennio, sollevando alcune domande in materia di conformità e aggiornamento delle planimetrie catastali.

planimetria catastale

La planimetria catastale è un disegno tecnico in scala che mostra i contorni, la suddivisione dei locali interni e la loro destinazione, i dati metrici e altre informazioni relative ad un immobile. Si tratta di un documento che deve essere registrato al catasto e che è interessato da altri obblighi. Uno dei più importanti riguarda la conformità catastale: dal 2010, infatti è obbligatorio che un immobile in compravendita sia conforme alla planimetria catastale. Questo significa che, se nel corso degli anni l’immobile subisce delle modificazioni – ad esempio, in caso di ristrutturazioni – la planimetria catastale deve essere obbligatoriamente aggiornata.

Come verificare la conformità della planimetria catastale?

L’aggiornamento delle planimetrie catastali può riguardare anche lavori di ristrutturazione effettuati in passato. Per verificare se il tuo bene immobile è conforme alla planimetria catastale, ti basterà procurarti la planimetria catastale del tuo bene e verificare che sia coerente con la struttura e la suddivisione degli spazi attuale.

Puoi richiedere la planimetria catastale del tuo immobile online attraverso i canali ufficiali oppure attraverso i servizi messi a disposizione da piattaforme apposite.

In tal caso, il costo per la richiesta di questo documento si aggira attorno ai 10 euro.

Come comunicare la variazione catastale?

Quando effettui lavori di ristrutturazione che implicano spostamento di tramezzi, frazionamento o fusione di diverse unità immobiliari, cambio di destinazione d’uso dell’immobile, o creazione di nuove superfici, hai l’obbligo di comunicare queste variazioni al catasto.

Dopo aver comunicato la variazione al comune di riferimento e aver ottenuto l’autorizzazione ai lavori, hai 30 giorni di tempo dopo la fine dei lavori per comunicare la variazione catastale, la quale si effettua tramite procedura DOCFA: dovrai fare riferimento ad un tecnico abilitato che, tramite un apposito software, invierà telematicamente la planimetria catastale aggiornata.

La nuova visura catastale

Le linee guida di Ottobre 2022

A Febbraio 2021 l’Agenzia delle Entrate ha attivato una nuova piattaforma (Sistema Integrato del Territorio, o SIT) che integra le banche dati catastali e cartografiche. Il passaggio dalle vecchie piattaforme alla nuova ha cambiato le modalità di presentazione e predisposizione delle domande di voltura catastale.

Di recente, a Ottobre 2022, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un documento dal titolo La nuova visura catastale che fornisce vere e proprie linee guida aggiornata su tutto ciò che riguarda la visura catastale.

In particolare, la guida dell’Agenzia delle Entrate illustra il nuovo modello di visura catastale il quale supera l’ormai obsoleto schema tabellare – che risultava sin troppo sintetico – e fornisce le modalità con cui cittadini e professionisti possono richiedere le visure catastali, attuali e storiche, sia per immobile che per soggetto.

La nuova visura catastale: principali novità

Il nuovo modello di visura catastale supera l’ormai obsoleto schema tabellare e diventa un documento più descrittivo. Questa modalità facilita la lettura del documento sia ai cittadini che ai professionisti del settore.

Le nuove visure catastali sono organizzate in sezioni omogenee, le quali sono identificate con diverse colorazioni. Anche questo espediente è finalizzato a migliorare l’esperienza di lettura e consultazione del documento e a renderne più facile e immediata la comprensione.

Le sezioni della visura catastale sono le seguenti:La nuova visura catastale

  1. Intestazione della Visura
  2. Dati Identificativi
  3. Indirizzo
  4. Dati di classamento
  5. Dati di superficie
  6. Intestazione dell’immobile

Tra le altre importanti novità della nuova visura catastale indicate nelle linee guida pubblicate a Ottobre possiamo citare:

  • l’introduzione di una legenda che aiuta a chiarire il significato dei dati riportati nella visura;
  • l’introduzione di elementi grafici, anch’essi mirati a facilitare l’immediato riconoscimento della sezione che si sta consultando.

Come richiedere la visura catastale

Le informazioni catastali sono pubbliche: tutti possono accedere, quindi, al SIT e richiedere il documento che gli interessa.

Dal punto di vista pratico, per richiedere la visura catastale si possono utilizzare appositi servizi online grazie ai quali è possibile richiedere:

  • le visure attuali per soggetto;
  • le visure per immobile, attuali o storiche.

Conclusione

La nuova visura catastale presenta importanti novità che rendono il documento più descrittivo e facile da consultare. Puoi richiedere le informazioni catastali di cui hai bisogno tramite il nostro servizio online dedicato.

Visure catastali, obblighi e responsabilità del notaio

notaioIn qualità di pubblico ufficiale e professionista incaricato dalle rispettive parti, il notaio ha il dovere di attenersi a determinate regole nel predisporre gli atti immobiliari, al fine di rendere l’atto finale conforme alla legge e alle volontà delle parti. In particolare, il notaio incaricato della stipula di una compravendita di un immobile è tenuto all’accertamento preliminare di determinati passaggi. È prima di tutto dovere del notaio informare le rispettive parti di tutte le conseguenze che possono derivare dalla stipula di un atto.

Mediante l’accesso ai pubblici registri, il notaio è poi tenuto a verificare che negli ultimi venti anni non risultino gravami o pregiudizievoli a carico dell’immobile che potrebbero limitarne la disponibilità o l’usufrutto. A tal proposito, lo strumento principale e necessario per adempiere a tale obbligo sono la visura catastale e la visura ipotecaria. La visura catastale (sia nella sua versione attuale che la visura catastale storica) oltre ad identificare la posizione esatta dell’immobile sul territorio nazionale mediante specifici parametri unici (gli identificativi catastali). La visura catastale di un immobile ne definisce inoltre la categoria catastale, la classe, la consistenza, la rendita catastale (se si tratta di un fabbricato) e il reddito dominicale (se si tratta di un terreno). La visura ipotecaria o ipocatastale è un documento erogato dagli Uffici di Pubblicità Immobiliare (ex Conservatoria Registri Immobiliari) che si trovano in tutta Italia. La visura ipotecaria ha lo scopo di rendere noti i dati di un proprietario di immobile o comproprietari, la natura del diritto reale, della quota, della tipologia dell’atto di provenienza e consente inoltre di verificare l’esistenza di eventuali gravami (ipoteche volontarie, vincoli) o pregiudizievoli (ipoteche legali, esattoriali, pignoramenti o decreti ingiuntivi) a carico di un determinato immobile.