Legge di Bilancio 2024: priorità al welfare aziendale

Welfare aziendale, premi di risultato, e trasparenza: le priorità del Bilancio Aziendale 2024

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2024, l’Italia si apre a nuovi orizzonti nel campoLegge-di-Bilancio-2024 del welfare aziendale e dei premi di risultato. Scopriamo le principali novità per i bilanci aziendali.

Il welfare aziendale

L’obiettivo del welfare aziendale, che ha ottenuto un ruolo di primo piano nella Legge di Bilancio 2024, è quello di promuovere politiche aziendali che mirino al benessere dei lavoratori, sia fisico che mentale.

Di conseguenza, una delle novità più importanti della nuova Legge di Bilancio è l’incremento degli incentivi per le imprese che investono in iniziative di welfare aziendale. Ad esempio, le imprese sono incoraggiate ad istituire fondi aziendali destinati al welfare dei dipendenti.

Premi di risultato

Nella Legge di Bilancio 2024, le agevolazioni per i premi di risultato sono state molto potenziate. Le imprese possono beneficiare di significative detrazioni fiscali nel momento in cui decidono di distribuire premi ai dipendenti come riconoscimento del lavoro svolto.

Queste iniziative offrono alle imprese una preziosa opportunità per investire in iniziative che promuovono il benessere dei dipendenti promuovendo una cultura aziendale incentrata sulla crescita sostenibile. Il welfare aziendale, inoltre, non ha solo un effetto positivo sull’ambiente lavorativo, ma anche sulle performance aziendale.

Trasparenza

La Legge di Bilancio 2024 promuove la trasparenza e li coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni aziendali. Le imprese sono incoraggiate a creare meccanismi che permettano ai dipendenti di esprimere le proprie opinioni e influenzare con esse le politiche aziendali.

Per facilitare ulteriormente la trasparenza finanziaria e l’accessibilità alle informazioni aziendali, le imprese possono scaricare il bilancio aziendale online tramite servizi come Prontocatasto, contribuendo così a una maggiore trasparenza e accessibilità delle informazioni finanziarie.

Credito ipotecario e grandi metropoli

Il 25% del capitale finanziato nel 2022 proviene da prestiti ipotecari in cui le unità immobiliari ipotecate sono ubicate nelle otto maggiori città italiane.

A fine 2023, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il Rapporto mutui ipotecari 2023, che si riferisce credito-ipotecarioai dati dell’anno precedente. In questo report, grande attenzione è stata rivolta all’analisi territoriale dalla quale risulta che di tutto il capitale finanziato nel 2022, oltre 25 miliardi (circa il 25%) proviene da atti in cui le unità immobiliari offerte a garanzia del prestito sono ubicate nelle otto maggiori città italiane. Addirittura, circa il 20% di tutto il capitale finanziato a livello nazionale è riconducibile a immobili ipotecati ubicati a Milano e Roma, anche se, in entrambe le città, il numero di immobili ipotecati si è ridotto rispetto all’anno precedente.

Dinamiche si sono verificate anche nelle altre 6 grandi città: Bologna, Genova, Torino, Napoli, e Palermo: anche se il numero di immobili ipotecati in ciascuna di queste città si è ridotto rispetto al 2021, la maggior parte delle ipoteche iscritte nel paese sono ubicate in queste grandi metropoli.

Analizzando, invece, la destinazione dei finanziamenti richiesti ed ottenuti a fronte di ipoteche, si evince che il 50% del capitale finanziato attraverso immobili posti a garanzia torna nel mercato immobiliare. Questo non avviene solo nelle grandi città, ma – in media – in tutto il territorio italiano. Questo significa che nel momento in cui cittadini ed imprese richiedono un prestito ipotecario, nel 50% dei casi il finanziamento è destinato all’acquisto di un altro immobile, re-immettendo in questo modo il capitale all’interno dello stesso mercato immobiliare.

Controllare se un immobile – residenziale, commerciale o di altra natura – sia gravato da ipoteca è oltremodo facile: basta scaricare online la visura ipotecaria effettuando una ricerca per persona fisica, persona giuridica, attraverso i dati catastali dell’immobile. Con Prontocatasto, i documenti richiesti si ottengono entro un massimo di due ore e direttamente nella propria casella postale.

Un nuovo passo verso l’energia sostenibile: Il Progetto del “Catasto Solare”

Nel costante sforzo per promuovere l’efficienza energetica e l’adozione di fonti rinnovabili, catasto-solareil Ministero dell’Università e della Ricerca (Miur) ha concesso un finanziamento per il programma “Smart Energy Master per il governo energetico del territorio”. Tra le iniziative più innovative di questo programma c’è il progetto del “catasto solare” che verrà realizzato dall’Agenzia di Telerilevamento Satellitare e Monitoraggio Ambientale (Marsec) di Benevento.

Il cuore di questa iniziativa è rappresentato da un sistema di monitoraggio che consentirà di mappare annualmente il potenziale fotovoltaico di ogni tetto dei centri abitati. Questo permetterà non solo di avere una panoramica dettagliata delle risorse solari disponibili, ma anche di valutare il rendimento energetico dei singoli edifici in termini di produzione fotovoltaica.

Il servizio offerto dal Marsec sarà integrato nel Fascicolo Elettronico del Fabbricato, consentendo ai proprietari di individuare il potenziale fotovoltaico dei propri tetti. Questo non solo renderà più accessibili le informazioni cruciali sull’efficienza energetica degli edifici, ma faciliterà anche la pianificazione e l’implementazione di progetti di energia solare.

La Provincia di Benevento ha abbracciato questa iniziativa. Queste attività sperimentali saranno fondamentali per valutare l’efficacia delle politiche energetiche locali e per promuovere una cultura dell’energia sostenibile.

Attualmente, il catasto contiene informazioni, consultabili anche online, relative alle installazioni di impianti fotovoltaici, in quanto i cittadini che installano un impianto solare sono tenuti a segnalare l’avvenuta connessione al catasto (accatastamento del fotovoltaico). Manca però un registro completo degli impianti solari presenti sul territorio e del potenziale energetico degli edifici. Questo progetto del “catasto solare” colmerà questa lacuna, fornendo una visione chiara e completa delle risorse solari disponibili e potenziali, promuovendo una transizione verso un futuro energetico più sostenibile.

Dichiarazione ISEE 2024: perché ci vuole la visura catastale

L’importanza della visura catastale ai fini della compilazione di un ISEE accurato

E’ l’inizio dell’anno nuovo e è tempo di procurarsi una nuova attestazione ISEE dichiarazione isee 2024 ci vuole la visura catastaleche, come ricordiamo, sarà valida per tutto l’anno corrente. Uno dei documenti che non si può trascurare per la redazione dell’ISEE è la visura catastale, la quale rappresenta un elemento molto importante per quanto riguarda la compilazione dell’indicatore della situazione economica equivalente. La mancanza della visura catastale ha delle conseguenze sull’accuratezza e quindi sulla validità della dichiarazione.

Il ruolo della visura catastale nell’ISEE

La visura catastale fornisce indicazioni molto specifiche su un immobile e, pertanto, include i dati del proprietario, la categoria catastale, i vani, la superficie completa, la classe e l’ubicazione dell’immobile. È, in sintesi, un documento fondamentale per stabilire il valore fiscale di un immobile. Ecco perché la visura catastale è un documento tanto importane per la redazione dell’attestazione ISEE, la quale è un indicatore della situazione economica di una famiglia: il patrimonio immobiliare incide sulla situazione economica e quindi sul calcolo dell’ISEE.

Potendo accedere ai dati contenuti in visura catastale, si può avere una maggiore accuratezza nel calcolo dell’ISEE. Essendo l’ISEE fondamentale per poter accedere ad agevolazioni e sussidi, avere un ISEE il più accurato possibile fa sì che si possano ottenere più facilmente gli aiuti fiscali necessari. Con un ISEE non corretto, il rischio è di essere esclusi dai benefici.

Infine, per sottolineare ancora una volta l’importanza della visura catastale per la redazione di un ISEE accurato, ricordiamo che la mancata dichiarazione dei beni immobiliari (o la presenza di errori) può far incorrere in sanzioni.

Come richiedere la visura catastale

Per fortuna dei cittadini, richiedere la visura catastale è facile ed economico. Prontocatasto mette a disposizione un servizio che permette di richiedere la visura catastale online con un costo di appena 8 euro. In appena 15 minuti si può ottenere, così, la documentazione richiesta in modo da procedere con maggiore rigore e tranquillità alla compilazione dell’ISEE.