Apostille: cos’è, quando serve, e come si ottiene

Diamo un occhiata più da vicino all’apostilla, timbro di autenticità.

Le persone che si trovano ad interagire con la burocrazia estera – per trasferimenti, affari, apostille-cos-e-quando-serve-e-come-si-ottieneadozioni, o altri motivi – spesso devono provvedere ad ottenere le apostille sui propri documenti. Si tratta di un timbro che permette di utilizzare con valore giuridico un documento in un Paese diverso da quello di provenienza (dove si è ottenuto il documento).

Cos’è l’apostille

L’apostille, o apostilla, o postilla, è un timbro che riconosce l’autenticità del documento e la qualità di funzionario pubblico che ha emesso l’atto. Una volta che un documento è stato apostillato, esso diventa riconosciuto come autentico in tutti gli altri paesi firmatari della Convenzione dell’Aja del 1961.

Quando serve l’apostille

L’apostille deve essere apposta ogni volta che un documento che si ottiene in Italia – ad esempio, un certificato di residenza rilasciato da un Comune – deve essere utilizzato all’Estero, in un Paese firmatario della Convenzione dell’Aja, ad eccezione di quelli che abolito l’apostille (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Olanda (con le Antille Olandesi e Aruba), Polonia, Portogallo e Turchia).

I casi più frequenti in cui è necessario l’apostilla sono: studi o lavoro all’estero, adozioni internazionali, matrimonio all’estero, eredità, transazioni immobiliari, affari, richiesta di residenza o cittadinanza.

Dove richiedere l’apostille

Gli enti preposti per apporre la postilla in Italia sono la Prefettura e la Procura della Repubblica. E’ importante rivolgersi alle Prefetture locali, ovvero – ad esempio – per apostillare un certificato di residenza rilasciato dal Comune di Roma, è necessario rivolgersi alla prefettura di Roma.

E’ anche possibile richiedere i certificati in separata sede (ad esempio richiedere il certificato di residenza online) e poi recarsi presso la Prefettura di competenza per ottenere l’apostille. Questa modalità è comoda per tutti coloro che vivono in un comune diverso da quello che rilascia i documenti necessari: in questo modo, dovranno recarsi fisicamente presso gli uffici locali (la Prefettura) sono una volta. Su Prontocatasto sono disponibili online tutti i certificati rilasciati dagli uffici anagrafe e quelli di residenza.

Come evitare la nullità degli atti di compravendita immobili

Quali sono i documenti da controllare per evitare la nullità dei contratti di compravendita legata ai profili di conformità catastale.

Nel 2010 (con il decreto legge numero 78) sono stati introdotti alcuni obblighi riguardanti compravendita-immobilile informazioni catastali da includere negli atti notarili di compravendita per evitare la nullità catastali. Tra queste informazioni è inclusa la conformità catastale, un documento che attesta che i dati riportati in planimetria catastale sono conformi alla realtà dei fatti.

Cosa occorre verificare, quindi, prima di rendere ufficiale l’atto di compravendita? Le conformità devono essere di due tipi:
1. conformità catastale oggettiva: la corrispondenza tra la rappresentazione catastale dell’immobile oggetto del contratto e il suo stato materiale effettivo. Per ufficializzare l’atto di compravendita, quindi, è necessaria – oltre all’identificazione catastale e al riferimento alle planimetrie depositate al catasto – una specifica dichiarazione degli intestatari di conformità catastali delle planimetria allo stato di fatto. Questa dichiarazione può essere sostituita con un attestazione effettuata da parte di un tecnico abilitato.
I dati che devono corrispondere tra attestazione e realtà di fatto sono:
a. i dati identificativi catastali;
b. le planimetrie con lo stato materiale dell’immobile;
c. il riferimento espresso di corrispondenza tra la planimetria e l’immobile in oggetto.
2. conformità catastale soggettiva: la conformità tra il venditore e l’intestatario catastale dell’immobile. A questo proposito, il notaio è obbligato ad individuare gli intestatari catastali e a verificare la corrispondenza con quanto registrato presso i registri immobiliari.

Come recuperare i dati catastali necessari?

Tutti i dati catastali necessari a verificare la conformità oggettiva e soggettiva sono reperibili online presso Prontocatasto. I documenti più importanti saranno la planimetria catastale – che attesta la distribuzione degli spazi interni di un immobile – e la visura catastale – che riporta i dati identificativi registrati al Catasto.

Come capire se un’azienda è sana?

Quali sono i dati e i documenti da analizzare per sapere se un’impresa è affidabile.

Una ricerca su internet non è mai sufficiente per scoprire se un’azienda è o non come-capire-se-un-azienda-e-sanaè affidabile, specialmente quando si devono valutare investimenti importanti. Come si fa, allora, a valutare un’impresa da diversi punti di vista, in modo da avere informazioni verificate sulla sua affidabilità, il suo stato finanziario, e i suoi trascorsi? Scopriamolo in questa breve guida.

1. Come sapere se un’azienda esiste davvero

Anche se può sembrare banale, la prima cosa da fare sarebbe verificare l’effettiva iscrizione dell’azienda in oggetto all’Ufficio delle Imprese. Per farlo, basterà richiedere la visura camerale online, la quale fornirà informazioni circa la regolare iscrizione dell’azienda all’Ufficio delle Imprese, oltre che tutti i dati societari, anagrafici e legali dell’azienda.

2. Come conoscere lo stato finanziario di un’impresa

I dati importanti riguardo allo stato finanziario di un’azienda lo fornisce il bilancio aziendale, che si può richiedere online su Prontocatasto. All’interno del bilancio, i dati da osservare sono:
• lo stato patrimoniale, per verificare il patrimonio sociale dell’azienda;
• le immobilizzazioni, ovvero le informazioni riguardo agli immobili di proprietà dell’azienda;
• il capitale versato, ovvero quant’è il valore delle somme conferite dai soci;
• il conto economico, che dà informazioni su qual è il flusso di cassa.

3. Come conoscere gli eventuali protesti

Per comprendere se un’azienda è sana è importante sapere se essa ha debiti in atto o se è mai stata segnalata come “cattivo pagatore”. La visura protesti, anch’essa richiedibile online su Prontocatasto, che riporta dati su eventuali protesti, in atto o passati.

Con questi pochi documenti, tutti reperibili comodamente online dallo stesso sito web, ogni cittadino può sincerarsi che l’azienda con cui si sta interfacciando sia affidabile e valutare così eventuali acquisti, investimenti o collaborazioni.

Obbligatorio denunciare la variazione di valore dell’immobile dopo Superbonus. L’Agenzia delle Entrate dà il via ai controlli.

Gli immobili che hanno subito un aumento di valore e/o di rendita dopo aver beneficiato del Superbonus devono essere denunciati al Catasto. L’Agenzia delle Entrate ha dato il via ai controlli per verificare le informazioni registrate nei documenti catastali.

Il panorama delle agevolazioni fiscali legate al Superbonus si arricchisce di nuove variazione-valore-immobile-dopo-superbonusregolamentazioni che coinvolgono direttamente l’Agenzia delle Entrate.

Il Superbonus, introdotto dall’art. 119 del DL 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio), ha introdotto disposizioni agevolative per interventi di efficienza energetica, sicurezza antisismica, installazione di impianti fotovoltaici, infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici e abbattimento delle barriere architettoniche. Questi interventi potrebbero influire sia sul valore di mercato degli immobili coinvolti, sia sulle loro capacità di reddito, con un possibile impatto sulle rendite catastali registrate nei documenti del Catasto.

Per questo, i proprietari degli immobili sono tenuti a denunciare la variazione del valore dell’immobile. A questo proposito, l’Agenzia è ora incaricata di verificare la presentazione delle dichiarazioni di variazione dello stato dei beni relativi alle unità immobiliari che sono state oggetto di interventi agevolati dal Superbonus.

La verifica assume particolare rilevanza, poiché è finalizzata anche a valutare eventuali effetti sulla rendita dell’immobile, come registrato nei documenti del catasto dei fabbricati. Questo processo di controllo sarà condotto utilizzando liste selettive elaborate attraverso moderne tecnologie di interoperabilità e analisi delle banche dati.

È importante notare che la rendita catastale “proposta” dal contribuente rimane nei documenti catastali fino a quando l’ufficio non procede con i necessari accertamenti informatici o tradizionali, entro dodici mesi dalla presentazione delle dichiarazioni. L’amministrazione finanziaria ha il diritto di verificare le caratteristiche degli immobili e, se necessario, apportare modifiche alle informazioni censuarie iscritte in catasto. Un passo che si colloca nell’ottica di garantire la corretta applicazione delle norme fiscali e la trasparenza nel contesto delle agevolazioni fiscali legate al Superbonus.

Per verificare che le informazioni catastali registrate nei documenti ufficiali siano accurate, i cittadini possono procurarsi i documenti catastali online, accedendo a Prontocatasto e seguendo le procedure guidate. I documenti si ottengono digitalmente, nel giro di qualche minuto, senza bisogno di recarsi fisicamente presso gli uffici catastali competenti.