Cosa verificare prima dell’acquisto di un’auto?

Quando si acquista un auto usata è importante controllare tutti i dettagli: lo stato del veicolo, i chilometri percorsi, la manutenzione effettuata, e così via. Non è da trascurare, poi, tutta la documentazione relativa al veicolo, e in questo articolo ci concentriamo proprio su questo punto: quali sono i documenti da verificare prima dell’acquisto di un veicolo usato, specialmente se lo compriamo direttamente da un privato?

Il Pubblico Registro Automobilistico (PRA)Cosa verificare prima del acquisto di un auto

Il Pubblico Registro Automobilistico, conosciuto come PRA, è l’ente che raccoglie le iscrizioni relative a tutti i veicoli in circolazione, secondo le norme previste dal codice civile. E’ importante controllare la documentazione di un veicolo presso il PRA per sincerarsi che il venditore sia il legittimo proprietario dell’auto, e che il bene in questione sia libero da ipoteche, fermi amministrativi, o altri vincoli.
Quale documentazione richiedere, quindi?

 

La Visura Cronologico Proprietari PRA

Oltre alla visura PRA, il documento che contiene le informazioni relative al proprietario del veicolo, è importante avere visione anche della visura cronologico proprietari PRA. La visura cronologico proprietari PRA offre un quadro completo della storia di un veicolo. Questo documento, infatti, registra la storia di tutte le vicende giuridico-patrimoniali che hanno interessato l’auto in questione. Se il veicolo, quindi, è stato mai soggetto ad ipoteca, a fermo giudiziario, o se è ancora soggetto a vincoli, con la visura cronologico proprietari PRA ne verrai facilmente a conoscenza. La visura cronologico proprietari PRA contiene anche i dati anagrafici di tutti i proprietari presenti e passati dei veicolo.

Come richiedere la Visura Cronologico Proprietari PRA

Effettuare un controllo sulla documentazione PRA è facilissimo, perché richiedere la visura cronologico proprietari PRA è facilissimo. Puoi farlo comodamente online tramite una piattaforma specializzata che offre questo servizio. Ti basterà fornire pochi dati, come la targa e il tipo di veicolo, per avere accesso in pochi minuti alla documentazione. Il costo del servizio è molto contenuto (circa 11 euro + IVA). E’ sempre conveniente, pertanto, effettuare questo tipo di controllo prima dell’acquisto di un qualsiasi veicolo usato.

Visura PRA – Attenzione ai siti truffa

Ad Agosto 2022, la Polizia Postale e delle Comunicazioni con un avviso pubblicato sul sito del “Commissariato Online” avvertiva di una truffa che riguardava falsi siti che offrono visure automobilistiche. Scopriamo di cosa si tratta e come mettersi al sicuro da tale truffa.

La visura PRA, o visura automobilistica, è un documento che, oltre a permettere di verificare tutti i dati tecnici che riguardano il veicolo (marca, numero di telaio, cilindrata, cavalli e così via…), contiene anche i dati anagrafici del proprietario e la presenza di eventuali ipoteche. E’ un documento rilasciato dal PRA, Pubblico Registro Automobilistico, e che deve essereVisura PRA - Attenzione ai siti truffa aggiornato ogni qual volta avvenga un’operazione che comporti cambiamenti nella proprietà di un veicolo. La visura PRA, quindi, va aggiornata, ad esempio, in caso di ipoteche sull’auto, ma – ed è il caso più frequente – anche quando vi è un passaggio di proprietà dell’auto. Ed è proprio quest’ultima circostanza che viene sfruttata dai truffatori.

Ad Agosto, la Polizia Postale ha avvertito di una truffa ai danni di soggetti che mettevano in vendita la propria auto, specialmente su siti internet di vendita di usato. La truffa avviene con la seguente modalità:

Dopo aver pubblicato un annuncio per la vendita della propria auto, il venditore viene contattato da un potenziale acquirente via whatsapp che si mostra molto interessato ad un acquisto celere. Durante la conversazione, il truffatore chiede al venditore di effettuare la visura presso un sito internet che il suo meccanico gli avrebbe consegnato, inviando il link al venditore.

A questo punto, il venditore richiede la visura PRA presso il sito truffa pagando una piccola somma di denaro, inconsapevole di star fornendo i dati della propria carta di credito direttamente al truffatore.

Per la richiesta della visura PRA, la Polizia Postale e delle Comunicazioni consiglia di utilizzare esclusivamente servizi affidabili, regolarmente registrati alla Camera di Commercio.

La differenza tra visura catastale e visura ipotecaria

In fase di acquisto o vendita di un immobile, ci sono tantissimi documenti da dover consultare e non è sempre facile districarsi. Uno dei dubbi più frequenti è quello che concerne la visura catastale e la visura ipotecaria. Cosa sono? E, soprattutto, sono la stessa cosa? In questo articolo rispondiamo a questa domanda.

Visura catastale: cos’è

La visura catastale attesta la precisa ubicazione di un immobile e contiene dati quali:

  • la superficie totale dell’immobile

  • il numero dei vani interni

  • la categoria dell’immobile

  • altri dati catastali identificativi come subalterno catastale, foglio, mappale e particella.

La visura catastale ha valore a fini reddituali ma non ha valore giuridico.

Chi rilascia la visura catastale?

Differenza visura catastale e visura ipotecaria

La visura catastale è rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.

Quando occorre richiedere la visura catastale?

La visura catastale è un documento che serve in caso di:

  • compravendita di un immobile,

  • dichiarazione dei redditi,

  • calcolo dell’IMU.

Come richiedere la visura catastale?

Si può richiedere la visura catastale tramite appositi servizi online oltre che dal sito stesso dell’Agenzia delle Entrate.

Visura ipotecaria: cos’è

La visura ipotecaria è il documento che gli istituti di riscossione di crediti utilizzano per gli accertamenti patrimoniali. A differenza della visura catastale, quindi, la visura ipotecaria ha valore giuridico e, in pratica, è uno strumento utilizzato in caso di esecuzioni e pignoramenti.

Chi rilascia la visura ipotecaria?

Mentre la visura catastale è rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, a rilasciare la visura ipotecaria è la Conservatoria dei Registri Immobiliari.

Come richiedere la visura ipotecaria?

Anche se, come abbiamo visto, visura catastale e visura ipotecaria sono strumenti ben diversi, rilasciati da enti diversi, le procedure per la richiesta di questi documenti è molto simile.

Anche per richiedere la visura ipotecaria si può fare riferimento ad apposite piattaforme online, grazie alle quali è possibile ottenere il documento in pochi e semplici click.

Quando aggiornare la planimetria catastale?

Con gli incentivi messi a disposizione dal governo, le ristrutturazioni di immobili, sia ad uso privato che commerciale, si sono fatte più numerose nell’ultimo biennio, sollevando alcune domande in materia di conformità e aggiornamento delle planimetrie catastali.

planimetria catastale

La planimetria catastale è un disegno tecnico in scala che mostra i contorni, la suddivisione dei locali interni e la loro destinazione, i dati metrici e altre informazioni relative ad un immobile. Si tratta di un documento che deve essere registrato al catasto e che è interessato da altri obblighi. Uno dei più importanti riguarda la conformità catastale: dal 2010, infatti è obbligatorio che un immobile in compravendita sia conforme alla planimetria catastale. Questo significa che, se nel corso degli anni l’immobile subisce delle modificazioni – ad esempio, in caso di ristrutturazioni – la planimetria catastale deve essere obbligatoriamente aggiornata.

Come verificare la conformità della planimetria catastale?

L’aggiornamento delle planimetrie catastali può riguardare anche lavori di ristrutturazione effettuati in passato. Per verificare se il tuo bene immobile è conforme alla planimetria catastale, ti basterà procurarti la planimetria catastale del tuo bene e verificare che sia coerente con la struttura e la suddivisione degli spazi attuale.

Puoi richiedere la planimetria catastale del tuo immobile online attraverso i canali ufficiali oppure attraverso i servizi messi a disposizione da piattaforme apposite.

In tal caso, il costo per la richiesta di questo documento si aggira attorno ai 10 euro.

Come comunicare la variazione catastale?

Quando effettui lavori di ristrutturazione che implicano spostamento di tramezzi, frazionamento o fusione di diverse unità immobiliari, cambio di destinazione d’uso dell’immobile, o creazione di nuove superfici, hai l’obbligo di comunicare queste variazioni al catasto.

Dopo aver comunicato la variazione al comune di riferimento e aver ottenuto l’autorizzazione ai lavori, hai 30 giorni di tempo dopo la fine dei lavori per comunicare la variazione catastale, la quale si effettua tramite procedura DOCFA: dovrai fare riferimento ad un tecnico abilitato che, tramite un apposito software, invierà telematicamente la planimetria catastale aggiornata.