Come correggere i dati catastali online: la guida

L’Agenzia delle Entrate ha fornito una guida pratica su come correggere eventuali errori riscontrati sui documenti catastali.

L’accesso ai servizi catastali online offre notevoli vantaggi, Come correggere i dati catastali onlineuno su tutti, la comodità di richiedere documenti senza dover visitare gli uffici, riducendo i tempi di attesa e semplificando la burocrazia. Un aspetto altrettanto importante è la possibilità di correggere i dati catastali online, un servizio reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate, che ha fornito una guida dettagliata su come procedere.

Correggere i dati catastali: la guida dell’Agenzia delle Entrate

In caso di errori riscontrati nella visura catastale, l’Agenzia delle Entrate indica un servizio specifico a cui rivolgersi. Gli utenti possono richiedere la correzione dei dati direttamente nella banca dati del Catasto, ad eccezione di Trento e Bolzano, dove il servizio è gestito dalle rispettive Province autonome. La richiesta di correzione può essere presentata presso gli uffici provinciali o, in alternativa, utilizzando il servizio online “Contact Center”.

Tramite quest’ultimo, il richiedente che ha fornito le proprie generalità e i dati catastali dell’immobile può ottenere la modifica di dati quali:
• dati anagrafici e altri dati relativi all’intestatario dell’immobile;
• dati relativi all’ubicazione dell’immobile;
• segnalazioni di incoerenza per fabbricato non dichiarato o per fabbricato rurale.
L’esito della richiesta di modifica dei dati verrà comunicato al richiedente tramite posta elettronica.

Come consultare i dati catastali online

Consultare i dati catastali online è possibile grazie a Prontocatasto, la piattaforma che fornisce servizi catastali online. Richiedere visure catastali, planimetrie e altri documenti è molto semplice grazie alle procedure guidate. I documenti richiesti si ottengono tramite posta elettronica in tempi brevi.

​​La verifica e la correzione dei dati catastali diventa così un processo efficiente e trasparente, adattato alle esigenze dell’era digitale.

Visura PRA e privacy

Targa auto: dato privato o pubblico?

La Visura PRA è un documento conservato presso il Pubblico Registro Automobilistico, Visura PRA e privacygestito dall’ACI, che contiene tutti i dati riguardanti la proprietà dei veicoli. In particolare, consente di conoscere chi è il proprietario di un veicolo a partire dalla targa.
Ma è legale richiedere la visura PRA? In altre parole: possono farlo tutti?

Il numero di targa è una dato personale

Una sentenza della Corte di Cassazione del 2011 ha stabilito che il numero di targa, per quanto esso sia visibile a tutti, è un dato personale, un numero di identificazione personale che è riconducibile esattamente ad una persona, fisica oppure giuridica.
Dal momento che il numero di targa è, per legge, un dato personale, è naturale chiedersi se è legittimo, per chiunque, consultare la visura PRA relativa a una qualsiasi targa.

Chi può richiedere la visura PRA

Nonostante sia stato confermato che il numero di targa è un dato personale, la consultazione della visura PRA per targa resta un servizio legittimo e legale: la consultazione è consentita a chiunque conosca quel dato numero di targa.
La consultazione, tuttavia, non è anonima: il richiedente deve presentare un documento di identità e il proprio codice fiscale.

Come si richiedere la visura PRA per targa

La visura PRA per targa può essere richiesta comodamente online. Per richiedere la visura PRA online basta visitare il sito Prontocatasto.it. E’ una piattaforma che mette a disposizione servizi catastali, ipotecari, camerali, e PRA e che consente di richiedere documentazione ufficiale con una semplice procedura online.

La procedura consente di richiedere la visura PRA sia per targa che per telaio e di ottenere il documento mediamente in 15 minuti. Il servizio verrà poi inviato via email come allegato.

Atti dello Stato Civile in modalità digitale

Verso un ampliamento dei Servizi Anagrafici disponibili online.

Il 2 novembre 2023, il Ministero dell’Interno ha annunciato un passo significativoservizi anagrafici online verso la modernizzazione dei Servizi Anagrafici con l’adozione controllata dell’Archivio nazionale informatizzato dei Registri dello Stato Civile (Ansc) da parte degli Uffici dello Stato Civile di alcuni Comuni pilota (Rosignano Marittimo, San Lazzaro di Savena, Serravalle Sesia, Tropea, e Valeggio sul Mincio). Questi comuni hanno iniziato ad utilizzare esclusivamente i servizi forniti dal nuovo sistema, abbandonando i Registri cartacei.

Gli atti formati nell’ambiente Ansc possono ora essere sottoscritti digitalmente attraverso l’Identità digitale Spid o Carta d’identità elettronica (Cie). Questo rappresenta un passo importante verso la completa digitalizzazione degli atti dello Stato Civile, con l’obiettivo di semplificare e migliorare l’efficienza delle attività svolte dagli Ufficiali dello Stato Civile e dell’Anagrafe

Attualmente, circa 40 Comuni sono ancora nella fase di sperimentazione, impegnati nella formazione di atti dello Stato Civile sia nell’ambiente di test digitale che in forma analogica nei Registri cartacei ancora vigenti. Nel frattempo, si prosegue con l’integrazione dell’Archivio nazionale nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (“Anpr”), coordinata dal Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Questa iniziativa rappresenta un passo avanti nella modernizzazione e nell’innovazione della Pubblica Amministrazione, introducendo strumenti significativi di semplificazione da parte degli Ufficiali dello Stato Civile e dell’Anagrafe. Si prevede un ampliamento dei Servizi Anagrafici online, in linea con la politica di digitalizzazione già avviata. Attualmente, su Prontocatasto sono già disponibili servizi anagrafici online – oltre a servizi catastali, ipotecari e altro ancora – anticipando un futuro in cui i cittadini e imprese potranno usufruire di una gamma sempre più ampia di servizi online per semplificare le procedure.

Criptovalute nel Bilancio Aziendale: tutte le novità del 2023

Nuove indicazioni in merito alle criptovalute per le aziende.

Tutte le società di capitali e le cooperative che sono iscritte nel Registro Imprese Criptovalute nel Bilancio Aziendaledella Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura hanno l’obbligo di depositare ogni anno il proprio bilancio aziendale. Negli ultimi anni, la grande incognita nella compilazione dei bilanci aziendali è cosa fare dei dati riguardanti le criptovalute. Quando si richiede il bilancio di un’azienda, ci si deve aspettare di trovare informazioni riguardanti i suoi investimenti in criptovalute?

Si devono inserire le criptovalute nel bilancio aziendale?

La risposta breve è che le criptovalute devono essere inserite nel bilancio aziendale. Per scendere più nel dettaglio, tuttavia, i principi contabili nazionali non dicono nulla a riguardo. Dobbiamo infatti fare riferimento ai principi contabili internazionali. Le criptovalute, quindi, devono essere inserite nel bilancio aziendale e possono essere inquadrate come attività immateriali o rimanenze.

La nuova Legge di Bilancio

La nuova Legge di Bilancio introduce alcune importanti novità in merito all’inserimento delle cripto nel bilancio aziendale che possiamo così riassumere:

1. viene definita la “cripto attività” di un’azienda come una rappresentazione digitale di valore o di diritti che possono essere emessi, trasferiti o memorizzati elettronicamente, utilizzando la tecnologia di un registro distribuito (blockchain);
2. sono considerate imponibili “le plusvalenze e gli altri proventi realizzati mediante rimborso o cessione a titolo oneroso, permuta o detenzione di cripto-attività”;
3. non concorrono alla formazione del reddito eventuali oscillazioni di valore delle criptovalute iscritte in bilancio.

In base a queste indicazioni, si può comprendere cosa ci si può aspettare di trovare in merito alle informazioni riguardanti le criptovalute in un bilancio aziendale di una compagnia. Si può richiedere il bilancio aziendale di una compagnia o cooperativa online attraverso i servizi di Prontocatasto.

Ci auguriamo tuttavia (e monitoreremo la cosa) che in futuro tali novità possano essere inquadrate anche a livello di principi contabili nazionali.

Bonus fiscali: per la verifica della proprietà non basta la visura catastale

I dati del Catasto possono contenere errori o trarre in inganno. Per essere sicuri, serve una visura in Conservatoria.

Quando si valuta di ristrutturare un edificio, la prima cosa da fare è verificare la titolarità, nota ipotecariaspecialmente nel momento in cui si ha l’intenzione di richiedere incentivi e agevolazioni. Se non si detiene ufficialmente la piena proprietà, infatti, si può andare incontro a diversi problemi: dalla corretta fruizione dei bonus fiscali, fino alla regolarità edilizia.

Dove si trovano le informazioni sulla titolarità di un immobile? Ci sono alcuni documenti ufficiali che contengono questa informazione. Richiedere la visura catastale, in questo contesto, potrebbe non essere sufficiente. Il Catasto può essere soggetto ad errori di trascrizione: un’ipoteca non registrata, un errore umano, e così via; dopotutto, il Catasto ha una finalità tributaria e si focalizza più sul censimento degli immobili che sull’attestazione della proprietà di ognuno.

Il dato ufficiale va richiesto alla Conservatoria dei Registri Immobiliari dove sono archiviati tutti i documenti che attestano i passaggi di proprietà degli immobili. La buona notizia è che richiedere la nota ipotecaria, atto depositato presso la Conservatoria dei Registri immobiliari dell’Agenzia delle Entrate, è tanto facile quanto richiedere la visura catastale online.

Come richiedere la nota ipotecaria presso la Conservatoria

La nota ipotecaria in Conservatoria può essere richiesta da una persona fisica o persona giuridica. Non occorre recarsi fisicamente presso gli uffici: Prontocatasto mette a disposizione il servizio di richiesta di nota ipotecaria online che in pochi passaggi di permette di ricevere la documentazione ufficiale. Per richiedere la nota ipotecaria, è obbligatorio inserire la conservatoria dove è sito l’immobile, il tipo di nota, e l’anno di presentazione della stessa.

Dopodiché, basterà seguire la procedura guidata per ottenere la visura desiderata e verificare così, senza dubbi, la titolarità dell’immobile e poter procedere alla richiesta di incentivi e dare il via ai lavori.

Verifiche quinquennali gratuite sui terreni agricoli 2023

Come comunicare una modificazione colturale del terreno agricolo all’Agenzia delle Entrate e sfruttare la verifica delle segnalazioni gratuita del 2023.

Il DPR 917/1986 consente ai possessori di terreni terreni agricoliagricoli di richiedere la variazione del reddito dominicale all’Agenzia delle Entrate la quale, con cadenza quinquennale, verifica gratuitamente queste segnalazioni. Il 2023 è l’anno di scadenza di un quinquennio: ecco quello che c’è da sapere.

Il reddito dominicale su un terreno agricolo si riferisce all’entrata netta che il soggetto ricava dalla proprietà del terreno stesso (non si riferisce esclusivamente al reddito ricavato dall’attività agricola, ma a quello relativo alla proprietà dei beni). Un DPR del 1986 consente di modificare tale reddito quando la qualità della coltura nel terreno viene sostituita o quando si verifica una diminuzione della capacità produttiva del terreno ascrivibile a cause specifiche. L’Agenzia delle Entrate, ogni cinque anni, compie una verifica gratuita delle segnalazioni.

Nel corso del 2023, quindi, l’Agenzia delle Entrate ha proceduto con le verifiche. Anche se siamo a metà ottobre, tuttavia, i proprietari di terreni agricoli sono ancora in tempo per godere di questo beneficio: basta presentare la denuncia dei cambiamenti (ribadiamo: cambio coltura oppure diminuzione della capacità produttiva del terreno) presso l’Ufficio Provinciale Territorio dell’Agenzia delle Entrate competente entro il 31 gennaio 2024.

Come presentare la denuncia di variazione colturale?

La denuncia dei cambiamenti colturali si può presentare:
1. di persona, recandosi presso l’Ufficio Provinciale-Territorio dell’Agenzia delle Entrate locale e compilando l’apposito modulo;
2. online, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, all’interno della sezione Fabbricati e Terreni – Variazioni Colturali;
3. online, utilizzando la procedura DOCTE, sempre all’interno dell’Agenzia delle Entrate.

Verifica le informazioni catastali

Verificare le informazioni catastali del tuo terreno agricolo è facile con Prontocatasto: richiedi la visura catastale con pochi click e ricevi i documenti per email. I servizi catastali online di Prontocatasto sono economici e rapidi: costituiscono la soluzione migliore per verificare periodicamente i tuoi dati catastali ed evitare di incorrere in sanzioni.

Conservazione online dei documenti catastali: quali novità?

L’Agenzia delle Entrate semplifica l’accesso ai Registri Immobiliari introducendo nuovi servizi online

A partire dal 2 ottobre, l’Agenzia delle Entrate ha varato un documenti catastaliservizio rivoluzionario destinato a semplificare radicalmente l’accesso ai documenti archiviati in formato cartaceo nei registri immobiliari in tutta Italia. Questa innovazione è stata progettata principalmente per agevolare le operazioni di professionisti e operatori commerciali come notai, avvocati, visuristi e agenti immobiliari, consentendo loro di ottenere documenti essenziali senza dover più recarsi fisicamente presso gli uffici dell’Agenzia.

Questo passo segna una svolta nell’accesso ai documenti ipotecari e catastali, rendendo la consultazione più agevole ed efficiente. La digitalizzazione ha già reso disponibili online servizi come la richiesta di visure camerali e planimetria catastali. Per semplificare ulteriormente il lavoro degli operatori nel settore, piattaforme come Prontocatasto mettono a disposizione procedure online semplici ed immediate per richiedere i documenti catastali e non solo, indipendentemente dal Comune o la Regione di residenza.

Con il servizio varato il 2 ottobre, tuttavia, l’Agenzia delle Entrate compie un ulteriore passo avanti, introducendo importanti novità per quanto riguarda la tipologia di documenti che saranno disponibili online in futuro.

I documenti archiviati in formato cartaceo presso il Registro del Catasto ora sono consultabili online. Questa iniziativa migliora l’accesso alle informazioni fondamentali per il settore immobiliare, offrendo un servizio più rapido ed efficiente. Tra i documenti disponibili telematicamente figurano i titoli conservati in formato cartaceo, le note di trascrizione, di iscrizione e le domande di annotazione non digitalizzate, e le ricerche a partire dal 1957. Inoltre, gli elenchi individuali delle trascrizioni a favore e contro, relativi a un determinato soggetto, sono ora facilmente accessibili.

L’ispezione ipotecaria via web è stata già testata in 33 uffici, e permette di condurre ricerche in rete, sia per soggetto (persona fisica o giuridica) che per documento. Questo servizio è aperto ai titolari di convenzione ordinaria per l’accesso alla piattaforma telematica. Possiamo aspettarci che, ben presto, questi servizi diverranno disponibili su tutto il territorio.

Posso aprire un conto corrente se sono protestato?

La legge italiana non vieta ai cattivi pagatori di aprire un conto corrente, ma potrebbero esserci comunque dei problemi

Una delle domande più comuni tra coloro che sono stati protestati è se è possibile aprire un conto corrente se sono protestatoconto corrente in Italia. La risposta breve è sì, la legge italiana non vieta ai soggetti protestati di aprire un conto corrente. Tuttavia, ci sono alcune sfumature importanti da considerare.

Cos’è il protesto?

Il protesto è una procedura legale che viene attivata quando un debitore non adempie al pagamento di un’obbligazione finanziaria, come un assegno o una cambiale, entro la scadenza prevista. Il creditore può richiedere il protesto presso un notaio o una camera di commercio. Questo atto ufficiale dichiara pubblicamente l’inadempimento del debitore e può avere conseguenze negative sulla sua reputazione creditizia, rendendo difficile l’ottenimento di prestiti o la stipula di contratti finanziari in futuro.

Apertura del conto corrente per un protestato

La legge italiana non vieta a un soggetto protestato di aprire un conto corrente. Sono le banche che, tuttavia, dopo un breve controllo possono impedire ai soggetti protestati di aprire un conto corrente presso il proprio istituto. Per questo, il cattivo pagatore può avere problemi ad aprire un conto corrente, anche se la legge non ha niente in contrario.

Come aprire un conto corrente se sono soggetto a protesto?

Per coloro che sono stati protestati, l’opzione migliore per poter aprire un conto corrente è cercare di migliorare la propria situazione finanziaria. La cancellazione del protesto può richiedere tempo e sforzo, ma può essere un passo importante per riconquistare la fiducia delle banche e degli istituti di credito.

Una volta risanato il debito, la cancellazione del protesto può non essere immediata. E’ importante, quindi, controllare il proprio stato rispetto al protesto.

E’ possibile richiedere la visura protesti online semplificando così il processo di registrazione e cancellazione del protesto. Questo è un passo positivo verso la risoluzione della situazione finanziaria.

In sintesi, se sei protestato in Italia, hai il diritto di aprire un conto corrente secondo la legge italiana. Tuttavia, la decisione finale spetta all’istituto di credito, che valuterà la tua situazione finanziaria. Se hai protesti, considera l’opzione di cancellarli e di migliorare la tua posizione fiscale per aumentare le tue possibilità di ottenere un conto corrente o un finanziamento. Ricorda che puoi anche richiedere la visura protesti online per verificare il processo.

La Riforma del Catasto del 2024: cosa aspettarsi e come cambieranno gli importi

La Riforma del Catasto del 2024 è sempre più vicina ad essere confermata: scopriamo di cosa si tratta e quali sono le possibili conseguenze per i cittadini

La tanto attesa riforma del catasto sembra finalmente pronta a vedere la luce Riforma del Catasto del 2024nel corso del prossimo anno, con il 1° gennaio come data possibile per l’entrata in vigore. Questa riforma, tanto discussa e ritardata nel tempo, è destinata a portare significative novità nel sistema di tassazione immobiliare e nel modo in cui vengono valutati gli immobili.

Quali sono i cambiamenti principali e cosa ci aspetta in termini di importi?

Uno degli obiettivi chiave della riforma è quello di individuare con precisione il classamento e il valore di ogni edificio. Attualmente, gli immobili non sono accatastati con valori accurati, portando spesso a una tassazione iniqua.

La riforma mira a semplificare il sistema di tassazione: come verrà implementata?

Ogni unità immobiliare riceverà un valore patrimoniale specifico, calcolato utilizzando parametri definiti. Inoltre, la rendita catastale dell’immobile sarà allineata al suo valore di mercato, garantendo aggiornamenti periodici dei dati catastali, cosa che – al contrario – non avviene attualmente.

Numerosi indicatori influenzeranno la valutazione degli immobili, tra cui dimensioni, posizione geografica, stato di manutenzione e altre caratteristiche dell’abitazione. L’obiettivo principale è aumentare la trasparenza e l’equità nella valutazione delle proprietà, garantendo una tassazione più equa grazie all’aggiornamento regolare dei dati catastali.

Un altro importante obiettivo della riforma è la lotta all’abusivismo e all’evasione fiscale. Eliminando la possibilità di sottostimare il valore degli immobili per ridurre le tasse, si prevede di ridurre notevolmente questa pratica scorretta. Tuttavia, è importante notare che l’impatto preciso sulla tassazione varierà da comune a comune, poiché saranno le autorità locali a decidere come applicare queste nuove regole.

Per sintetizzare, la riforma del catasto prevista per il 2024 promette di apportare trasparenza ed equità nel sistema di valutazione e tassazione immobiliare. Sebbene ci siano ancora incertezze sulle conseguenze precise per i cittadini, l’obiettivo generale è quello di migliorare l’efficienza del sistema e combattere le pratiche illecite.

Per conoscere le informazioni relative alla situazione catastale del tuo immobile o degli immobili di tuo interesse, puoi ottenere i documenti ufficiali anche online attraverso appositi siti privati. Tramite Prontocatasto è possibile richiedere le visure catastali, verificare la situazione dei propri immobili e ottenere documentazione ufficiale direttamente via web.

Questo strumento si rivela estremamente utile per coloro che desiderano tenere sotto controllo la propria posizione catastale e ottenere informazioni chiare e affidabili in vista dei cambiamenti introdotti dalla Riforma del Catasto del 2024.

ANPR si apre agli Uffici Comunali: modernizzazione dei Servizi Pubblici

I cittadini avranno accesso a servizi socio-sanitari online: la trasformazione digitale del paese è sempre più una realtà

L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) si apre agli uffici comunali grazie ANPR si apre agli uffici comunalialla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND). Con la recente pubblicazione delle Linee Guida del Ministero dell’Interno (circolare n. 73/2023), tutti gli uffici comunali ora avranno accesso ai dati ANPR. Questo significa che una vasta gamma di servizi comunali, dalla gestione delle attività produttive all’erogazione di servizi socio-sanitari, potrà consultare direttamente i servizi e-service forniti da ANPR. La PDND, realizzata e gestita da pagoPA per conto del Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è il ponte che abilita lo scambio dati tra le amministrazioni, sfruttando il capitale informativo della Pubblica Amministrazione.

Per accedere ai dati ANPR, i Comuni dovranno aderire alla PDND e sviluppare interfacce applicative (API) in linea con le indicazioni del Ministero dell’Interno. Questa apertura rappresenta un passo significativo verso la modernizzazione dei servizi pubblici, semplificando le procedure amministrative per i cittadini.

Questa evoluzione si inserisce in un processo di semplificazione dell’accesso alla documentazione erogata dagli Uffici Anagrafe. Già da tempo, infatti, è possibile fare richiesta di documenti, quali certificati di residenza, di nascita, e altri, attraverso piattaforme terze come Prontocatasto.

Prontocatasto mette a disposizione servizi online di richiesta di documentazione all’Ufficio Anagrafe che semplifica la vita dei cittadini ai quali non è più richiesto di recarsi fisicamente negli uffici per inoltrare le richieste e ricevere i documenti.

Con l’accesso all’ANPR e il sostegno di piattaforme come Prontocatasto, oggi i cittadini hanno accesso facilitato e immediato alla documentazione fornita dall’Ufficio Anagrafe. Grazie a questa apertura, ci aspettiamo che saranno ancora maggiori i servizi che i Comuni riusciranno ad erogare attraverso la rete Internet.

La direzione sembra dunque quella giusta, rimane solo da chiedersi quanto tempo occorrerà per la reale attivazione.